giovedì 22 ottobre 2015

DAL 21 AL 25 OTTOBRE 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

21 OTTOBRE 2015




De l'ombre à la lumière
DAL 21/10/2015 AL 15/11/2015


Mostra fotografica a cura di Daniela Rosi, che presenta una serie di lavori fotografici realizzati da sei diversi fotografi, in collaborazione con persone in stato di detenzione in diversi Paesi come Italia, Francia, Lettonia, Russia, Brasile. La mostra è promossa dalla Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia, in collaborazione con l'Ente formativo 'Preface' e l'Associazione di Creativi 'Officina delle Nuvole', con il sostegno delle Cooperativa Rio Terà dei Pensieri e di Lao, laboratorio artisti outsider, e Università Ca' Foscari di Venezia.
L'inaugurazione si tiene martedì 20 ottobre nella sede di Palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa.
Il titolo 'De l'ombre à la lumiere' fa riferimento non solo a quanto avviene con la fotografia, quando le immagini, nella camera oscura, vengono alla luce, ma anche alla condizione di chi opera nell'ombra e, attraverso il proprio lavoro, emerge all'attenzione dell'interesse collettivo. Lavoro, quindi, come opera fotografica, ma anche, soprattutto, come professione. L'interesse collettivo è sia rappresentato dal contributo che chi lavora offre alla società, sia dall'attenzione a determinati temi che la mostra fotografica può suscitare nel visitatori.
Artisti: Marco Ambrosi, Maison Centrale de Arles, Francia; Giorgio Bombieri, Casa di reclusione femminile, Venezia Giudecca, Italia; Davide Dutto,Casa di reclusione - Saluzzo (Rodolfo Morandi), Italia; CasaCircondariale - Torino (Lorusso e Cotugno), Italia; Giovanna Magri, Casa circondariale di Verona, Montorio, Italia; Eric Oberdorff, Maison d'Arrèt de Nice, Francia; Klauvdij Sluban,Camp disciplinaire de Kolpino, Saint Péterburg, Russia; Camp disciplinaire, Cesis, Lettonia; Camp disciplinaire de Mojaisk, Russia; Prisons bresilliennes pour mineurs, Mario Covas et Arujà deSao Paulo, Brasile.
L'esposizione riunisce i lavori di sei fotografi di differenti nazionalità che hanno lavorato in alcune realtà carcerarie in Francia, in Italia, nei paesi dell'Est Europeo e anche Oltreoceano, con approcci diversi fra loro, unendo attitudine artistica e sensibilità umana. Marco Ambrosi ad Arles ha insegnato la tecnica fotografica a dieci aspiranti fotografi, portandoli ad una competenza professionale e sperimentando con loro le potenzialità della fotografia nell'ambito dell'arte applicata, attraverso un percorso che, dalla tecnica, è sfociato spontaneamente nella composizione creativa e in un risultato artistico.
Giorgio Bombieri a Venezia si è concentrato sulla dignità che il lavoro riesce sempre a restituire a chi lo pratica; il fotografo riesce a cogliere tale dignità nelle espressioni di orgoglio trasmesse dai volti delle donne che tengono in mano strumenti-simbolo del loro lavoro: una vanga, una scopa, un rastrello diventano l'espressione di una 'ricchezza' esistenziale recuperata.
Davide Dutto a Saluzzo e a Torino ripercorre, sfidandole a distanza di un secolo e mezzo, le note teorie fisiognomiche di Cesare Lombroso, proponendo unintenso lavoro contro lo stigma. Egli interroga provocatoriamente chiguarda, lo invita a 'scoprire' le diverse identità e il discrimine scientifico che distingue la personalità di chi vive nella legalità e di chi, invece, risulta essere un deviante per la collettività.
Giovanna Magri a Verona si è cimentata in un progetto che mette in dialogo la fotografia e la parola e che vede, nella rappresentazione del proprio volto, del proprio 'ritratto riscritto', un'occasione di reinvenzione e di palingenesi della propria identità, la quale, come un'araba fenice, può sempre rinascere.
Eric Oberdorff ha lavorato investigando il rapporto del corpo con lo spazio che lo reclude. Una sorta di presa di possesso, attraverso gli scatti, di uno spazio vitale più grande delle anguste pareti di un luogo di detenzione. I corpi divengono un paesaggio e, oltre l'orto concluso della costrizione e del proprio vissuto, aprono nuovi orizzonti.
Klavdij Slubanda oltre venti anni gira il mondo cercando di stabilire un dialogo artistico con minori che si trovano in una situazione extra-ordinaria, come può essere quella di un carcere, offrendo aloro un mezzo espressivo: la macchina fotografica. Un medium che li mette in condizione di guardare, attraverso un obiettivo, spazi,oggetti, persone che fanno parte del loro quotidiano e che, in quanto isolati dal tutto, assumono una bellezza e dei significati inaspettati.
Le immagini in mostra sono in dialogo tra di loro e con il visitatore, cercando di stabilire con esso una sorta d'intimità. Registrando luoghi, sguardi, strumenti, ma anche sensazioni emotive, queste fotografie sono sguardi su una quotidianità in spazi altrimenti preclusi alla maggior parte di noi.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35008.htm






Metamorfosi - Gruppo Boiler
DAL 19/10/2015 AL 15/01/2016


Il Gruppo Boiler presenta una nuova esposizione collettiva che ha luogo presso il Françoise Calcagno Art Studio di Venezia. In quest’occasione fa la sua entrata nel gruppo una nuova artista, la scultrice Maria Cristina Pacelli. L’esposizione viene completata inoltre dai nuovi lavori di tutti gli artisti.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Françoise Calcagno espone xilografie sperimentali in cui i segni pastosi trovano nella tavolozza tutte le gamme delle terre. Gli 'spaccati' bianchi sul foglio riportano in fondo al mondo interiore, come si percepisce dal titolo delle sue opere che si propongono, quindi, come veri e propri paesaggi dell'anima (Nicola Sene)
Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
I lavori di Hélène Galante hanno come tema centrale la vita con i suoi cicli, che mostra con la rappresentazione della natura vegetale. Il lavoro che ci presenta è un’installazione che mostra l’idea di “Eclosions”, con l’idea della fragilità della vita.
L’emotività è la chiave per capire l’arte di Angela Grazia Galletto, come si denota dai titoli dei suoi quadri. Sensazioni differenti sono date dall’uso di colori caldi e freddi e nelle sue tele c’è un utilizzo decisamente consapevole del cromatismo, nella sua fondamentale funzione emotiva. L’importanza che viene attribuita alla tecnica, inoltre, fa di queste opere delle incisioni, dei graffiti, con i rilievi solcati dai segni, spesso di colori contrastanti.
Di Gabriele Perissinotto scrive Gianni Boato: “Gabriele non è informale ma potrebbe essere informale, non è artista astratto ma potrebbe esserlo, è tendenzialmente figurativo anche se non è propriamente figurativo. Gabriele è come un rabdomante e con le sue antenne sente vibrazioni, segnali, dalla natura, dalla vita e questi segnali poi li traduce in immagini che vengono create in modi diversi a seconda del significato che sente di dovergli attribuire.”
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
Aura Papastere ,i suoi lavori spaziano dal disegno a tecnica mista alla scultura in vetro e metallo.
Ha esposto in Romania, Italia e in vari Paesi del mondo e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. All’interno della mostra presenta l’opera Alter ego, disegno a tecnica mista su carta.
L'artista Katia Scotti nelle sue tele ad olio e acrilico accompagna l'osservatore in un viaggio onirico in cui lo spazio è dominato da enigmatici cieli nuvolosi da cui emergono in primo piano figure che rappresentano dei momenti di vita sublimati in un piano trascendente, carico di suggestioni emotive che sta allo spettatore interpretare in base alla propria sensibilità e al proprio vissuto.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
Caterina Fagan ci consegna un lavoro che ruota attorno alla vita di una sorgente. Uno sguardo ad una libellula si concretizza con fili di ferro, colla vinilica e colori ad olio mentre i cocci antichi e le schegge di vetro che affiorano dalla sorgente diventano gusci di chitina di un esoscheletro d'insetto.
Luigi Longega ci consegna meravigliose opere con tema principale i bellissimi scorci veneziani. Queste foto rivelano i segreti che l’occhio e la mente non riescono a cogliere: emozioni e sensazioni suscitate nell’animo dell’artista di fronte ai bellissimi scorci della città di Venezia.
Maria Cristina Pacelli realizza opere scultoree lavorando con grande spontaneità vari materiali nella determinazione di “dare forma” alla materia, usando come pretesto le geometrie del corpo e della natura, alla ricerca di una comunicazione densa d’immaginazione, emozioni, sensi e intelligenza.
dettagli
Biglietto: ingresso libero


Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35157.htm








Gardenal
dal 18/10/2015 al 23/11/2015


Una mostra personale di Luigi Gardenal, il noto artista mestrino che, dopo quasi cinquant'anni di attività, torna così ad esporre presso l'Istituzione ove ha raccolto i suoi primi successi giovanili. L'inaugurazione della mostra si tiene sabato 17 ottobre, alle ore 18.00, presso la Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa
Allievo di Virgilio Guidi e Giuseppe Marchiori, Gardenal intraprende giovanissimo la carriera artistica, formandosi a diretto contatto con i maestri della pittura moderna veneziana, da Guidi a Vedova, da Deluigi a Santomaso. Si dedica alla pittura, all'incisione, alla grafica, al design urbano, realizzando, anche con installazioni e performance multimediali, eventi artistici che pongono in relazione ambiti disciplinari e linguaggi diversi. La mostra in Bevilacqua La Masa rispecchia appieno la ricchezza e gli esiti di questa intensa ricerca artistica, presentando numerose opere, per lo più inedite, dell'ultimo Gardenal.
Il percorso espositivo si articola su due livelli: il piano terra della Galleria ospita Laguna Sud e Venezia Venezia, installazioni e opere tridimensionali, mentre nelle quattro stanze del piano superiore si alternano dipinti di diverse dimensioni e tecniche.
In ogni opera il colore è protagonista. Per l'artista dipingere significa adattare il colore al collage, alle incisioni su tela e pvc, alle garze, alle lastre metalliche e alle carte dalle provenienze esotiche (Nepal, Afganistan). In alcuni punti dello spazio espositivo, inoltre, immagini proiettate rafforzano l'energia espressiva del colore, che l'artista usa come un vero e proprio strumento per attraversare la dimensione sedimentata della storia nella materia e realizzare un viaggio straordinario che scopre queste sedimentazioni. Ne dà conferma una grande installazione sullo sfondo di mappe riprodotte in gigantografia, che ricoprono un'intera stanza, dove emergono le tensioni interiori dell'artista verso un Oriente oggi segnato da innumerevoli conflitti, Marco Polo Route. In tal modo, l'immaginario artistico di Gardenal, nella sua inquieta navigazione, raccorda la tradizione veneziana al mondo presente.
La mostra è accompagnata da un pregevole catalogo, con le riproduzioni delle opere esposte. Luigi Gardenal: Nasce nel 1950 a Mestre dove vive e lavora. In cinquant'anni di attività gli sono state dedicate importanti mostre personali ed ha partecipato a diverse collettive in Italia e all'estero, tra le quali vanno citate le esposizioni a Milano (Galleria San Fedele, Galleria Gian Ferrari), New York (Museum of Modern Art,The Artist and The Book in Twentieth Century Italye Peggy Guggenheim Collection Venezia, Stoccolma (Italienske Kulturinstitutet), Parigi (Maison des Beaux Arts), Vienna (Museo Albertina), San Pietroburgo (Ermitage), Montpellier (Galerie d'Art Contemporain), Firenze (Palazzo Strozzi), Venezia (Ca' Pesaro - Galleria Internazionale D'Arte Moderna). Sull'opera di Gardenal si è appuntata l'attenzione di autorevoli personalità, quali il pittore Virgilio Guidi, il critico Giuseppe Marchiori, lo storico dell'arte Toni Toniato, che hanno aiutato a comprendere con i loro scritti la sensibilità e il percorso dell'artista. Tra le edizioni d'arte si segnalano: 'The Artist and The Book in Twentieth Century Italy', 1992, New York, MoMA 1993, Torino, Umberto Allemandi & C, Il volume 'Gardenal', a cura di Massimo Donà, che raccoglie testi dedicati all'artista da Massimo Cacciari, Giulio Giorello, Mario Perniola e altri (Padova, Il Poligrafo, 2000) e, ancora, 'Gardenal Racconti di viaggio Progetti di città' (Fondazione Musei Civici di Venezia, 2009).
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35007.htm













22 OTTOBRE 2015



Scomporre la Complessità
dal 22/10/2015 al 20/11/2015




In occasione della unificazione delle sedi del Dipartimento di Economia il campus di San Giobbe apre la stagione delle iniziative collaterali, artistiche e multidisciplinari, che troveranno periodicamente sempre più spazio all’interno del campus ampliato, per avvicinare ancor di più l’università alla città. Si comincia con la mostra “Scomporre la complessità”. Vernice giovedì 22 alle 12.30 La mostra è un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti che raccoglie una dozzina di quadri di Luigi Benvenuti e una dozzina di fotografie di Giovanni Bertin, due professori del Dipartimento di Economia accomunati dal tentativo di spiegare la complessa realtà giuridica e sociale non solo attraverso il rispettivo impegno accademico, ma anche attraverso l’espressione artistica.
”Scomposizione e differenziazione non sono mai dei processi neutri, ma originano sempre dalla prospettiva dell’osservatore. La luce, il colore, le forme, le relazioni fra gli elementi trovano un loro senso nelle interazioni con chi li osserva. Il nostro lavoro di scomposizione si basa sull’individuazione di un criterio di differenziazione. E già il fatto di utilizzare uno la pittura, l’altro la fotografia, introduce un ulteriore elemento di differenziazione” spiegano i due accademici prestati all’arte che hanno già in calendario delle visite guidate per i dottorandi di Ca’ Foscari e gli studenti dei loro corsi.
La mostra verrà inaugurata giovedì 22 ottobre alle ore 12.30 nella sede della Libreria Cafoscarina presso BEC nel Campus San Giobbe e rimarrà aperta sino al 20 novembre.
Scomporre la Complessità Un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35167.htm








Mostra personale di Adina Plugaru
dal 22/10/2015 al 05/11/2015

       

I disegni dei più piccoli, la loro semplicità ed essenzialità per raccontare in immagini ciò che li circonda, i loro affetti, i desideri: nascono da questo incontro con il mondo grafico dei bambini (con i quali ha lavorato), le opere più recenti di Adina Plugaru, artista che con la purezza ritrovata del segno mette in scena frammenti/momenti del proprio vedere e sentire. Adina Plugaru è nata a Galati, città sul Danubio della regione romena della Moldavia. Laureata in Belle Arti, indirizzo Pittura, all’Università di Bucarest, dal 2007 al 2009 è docente presso l’Università Nazionale d’Arte ed è membro dell’Unione Artisti Plastici della Romania. Nel 2010, grazie ad una borsa di studio dell’Istituto Romeno di Cultura di Venezia, si trasferisce nella città lagunare, dove oggi vive e lavora. Le sue opere seguono il percorso della memoria, un diario di fatti, azioni, osservazioni nel quale l’artista lascia scorrere la felicità dell’immaginazione: un prezioso “gioco” di segni e colori, per trasformare la quotidianità in una riflessione sulle emozioni e i sentimenti dell’uomo.
Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori


Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35170.htm







Cercando Conrad
dal 17/10/2015 al 29/11/2015


Marco Polo System GEIE presenta al MIT (Museo delle Imbarcazioni Tradizionali)di Forte Marghera, dal 17 ottobre al 29 novembre, una mostra dedicata al grande scrittore di mare Joseph Conrad, realizzata grazie alla collaborazione con il Galata Museo del Mare di Genova e il Museo della Marineria di Cesenatico.
Venezia ospita la nuova tappa italiana della mostra “Cercando Conrad. Vita, navi e libri di uno scrittore marinaio”, dedicata alla figura e all’opera di Joseph Conrad, lo scrittore più celebre della letteratura del mare.
L’occasione della mostra è data dalla volontà, in collaborazione tra alcuni dei principali musei del mare italiani e del Mediterraneo, di ricordare e divulgare maggiormente la vita e l’opera dello scrittore che seppe raccontare meglio di ogni altro e dall’interno la vita del mare, avendola personalmente sperimentata in qualità di ufficiale e capitano sui velieri e piroscafi. Nato in Polonia nel 1857 e morto a Bishopsbourne in Inghilterra nel 1924, Józef Konrad Korzeniowski seppe utilizzare la lingua inglese con tale maestria da diventarne uno dei maggiori autori, con opere che restano come autentici monumenti della narrativa cari a generazioni di lettori, come La linea d’ombra, Tifone, Lord Jim, Il compagno segreto, Cuore di tenebra, sino al piccolo capolavoro di racconti e saggi che è Lo specchio del mare.
La mostra si sviluppa all’interno degli spazi del MIT di Forte Marghera attraverso dieci “totem” dislocati lungo il percorso di visita. Racconteranno la vita e le opere dello scrittore, che si svolse del contesto di un epoca – quella tra fine Ottocento e primi anni del Novecento – che fu quella del massimo fulgore della navigazione con i grandi velieri, prima del loro definitivo tramonto. Inoltre, nel museo i visitatori avranno anche la possibilità di trovare pagine tratte da alcuni libri di Conrad, in modo da potere incontrare e sperimentare attraverso la lettura il grande fascino delle sue narrazioni.
La mostra è stata curata da Pierangelo Campodonico, direttore del Galata Museo del Mare di Genova, insieme a Massimo Rizzardini direttore del’Acquario Civico di Milano, e a Giancarlo Costa, grande esperto di Conrad e detentore di uno dei più grandi archivi di immagini marinare esistenti in Italia. A Giancarlo Costa si deve anche l’idea stessa della mostra.
Apertura sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35160.htm







De l'ombre à la lumière
DAL 21/10/2015 AL 15/11/2015


Mostra fotografica a cura di Daniela Rosi, che presenta una serie di lavori fotografici realizzati da sei diversi fotografi, in collaborazione con persone in stato di detenzione in diversi Paesi come Italia, Francia, Lettonia, Russia, Brasile. La mostra è promossa dalla Fondazione Bevilacqua La Masa del Comune di Venezia, in collaborazione con l'Ente formativo 'Preface' e l'Associazione di Creativi 'Officina delle Nuvole', con il sostegno delle Cooperativa Rio Terà dei Pensieri e di Lao, laboratorio artisti outsider, e Università Ca' Foscari di Venezia.
L'inaugurazione si tiene martedì 20 ottobre nella sede di Palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa.
Il titolo 'De l'ombre à la lumiere' fa riferimento non solo a quanto avviene con la fotografia, quando le immagini, nella camera oscura, vengono alla luce, ma anche alla condizione di chi opera nell'ombra e, attraverso il proprio lavoro, emerge all'attenzione dell'interesse collettivo. Lavoro, quindi, come opera fotografica, ma anche, soprattutto, come professione. L'interesse collettivo è sia rappresentato dal contributo che chi lavora offre alla società, sia dall'attenzione a determinati temi che la mostra fotografica può suscitare nel visitatori.
Artisti: Marco Ambrosi, Maison Centrale de Arles, Francia; Giorgio Bombieri, Casa di reclusione femminile, Venezia Giudecca, Italia; Davide Dutto,Casa di reclusione - Saluzzo (Rodolfo Morandi), Italia; CasaCircondariale - Torino (Lorusso e Cotugno), Italia; Giovanna Magri, Casa circondariale di Verona, Montorio, Italia; Eric Oberdorff, Maison d'Arrèt de Nice, Francia; Klauvdij Sluban,Camp disciplinaire de Kolpino, Saint Péterburg, Russia; Camp disciplinaire, Cesis, Lettonia; Camp disciplinaire de Mojaisk, Russia; Prisons bresilliennes pour mineurs, Mario Covas et Arujà deSao Paulo, Brasile.
L'esposizione riunisce i lavori di sei fotografi di differenti nazionalità che hanno lavorato in alcune realtà carcerarie in Francia, in Italia, nei paesi dell'Est Europeo e anche Oltreoceano, con approcci diversi fra loro, unendo attitudine artistica e sensibilità umana. Marco Ambrosi ad Arles ha insegnato la tecnica fotografica a dieci aspiranti fotografi, portandoli ad una competenza professionale e sperimentando con loro le potenzialità della fotografia nell'ambito dell'arte applicata, attraverso un percorso che, dalla tecnica, è sfociato spontaneamente nella composizione creativa e in un risultato artistico.
Giorgio Bombieri a Venezia si è concentrato sulla dignità che il lavoro riesce sempre a restituire a chi lo pratica; il fotografo riesce a cogliere tale dignità nelle espressioni di orgoglio trasmesse dai volti delle donne che tengono in mano strumenti-simbolo del loro lavoro: una vanga, una scopa, un rastrello diventano l'espressione di una 'ricchezza' esistenziale recuperata.
Davide Dutto a Saluzzo e a Torino ripercorre, sfidandole a distanza di un secolo e mezzo, le note teorie fisiognomiche di Cesare Lombroso, proponendo unintenso lavoro contro lo stigma. Egli interroga provocatoriamente chiguarda, lo invita a 'scoprire' le diverse identità e il discrimine scientifico che distingue la personalità di chi vive nella legalità e di chi, invece, risulta essere un deviante per la collettività.
Giovanna Magri a Verona si è cimentata in un progetto che mette in dialogo la fotografia e la parola e che vede, nella rappresentazione del proprio volto, del proprio 'ritratto riscritto', un'occasione di reinvenzione e di palingenesi della propria identità, la quale, come un'araba fenice, può sempre rinascere.
Eric Oberdorff ha lavorato investigando il rapporto del corpo con lo spazio che lo reclude. Una sorta di presa di possesso, attraverso gli scatti, di uno spazio vitale più grande delle anguste pareti di un luogo di detenzione. I corpi divengono un paesaggio e, oltre l'orto concluso della costrizione e del proprio vissuto, aprono nuovi orizzonti.
Klavdij Slubanda oltre venti anni gira il mondo cercando di stabilire un dialogo artistico con minori che si trovano in una situazione extra-ordinaria, come può essere quella di un carcere, offrendo aloro un mezzo espressivo: la macchina fotografica. Un medium che li mette in condizione di guardare, attraverso un obiettivo, spazi,oggetti, persone che fanno parte del loro quotidiano e che, in quanto isolati dal tutto, assumono una bellezza e dei significati inaspettati.
Le immagini in mostra sono in dialogo tra di loro e con il visitatore, cercando di stabilire con esso una sorta d'intimità. Registrando luoghi, sguardi, strumenti, ma anche sensazioni emotive, queste fotografie sono sguardi su una quotidianità in spazi altrimenti preclusi alla maggior parte di noi.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35008.htm






Metamorfosi - Gruppo Boiler
DAL 19/10/2015 AL 15/01/2016


Il Gruppo Boiler presenta una nuova esposizione collettiva che ha luogo presso il Françoise Calcagno Art Studio di Venezia. In quest’occasione fa la sua entrata nel gruppo una nuova artista, la scultrice Maria Cristina Pacelli. L’esposizione viene completata inoltre dai nuovi lavori di tutti gli artisti.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Françoise Calcagno espone xilografie sperimentali in cui i segni pastosi trovano nella tavolozza tutte le gamme delle terre. Gli 'spaccati' bianchi sul foglio riportano in fondo al mondo interiore, come si percepisce dal titolo delle sue opere che si propongono, quindi, come veri e propri paesaggi dell'anima (Nicola Sene)
Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
I lavori di Hélène Galante hanno come tema centrale la vita con i suoi cicli, che mostra con la rappresentazione della natura vegetale. Il lavoro che ci presenta è un’installazione che mostra l’idea di “Eclosions”, con l’idea della fragilità della vita.
L’emotività è la chiave per capire l’arte di Angela Grazia Galletto, come si denota dai titoli dei suoi quadri. Sensazioni differenti sono date dall’uso di colori caldi e freddi e nelle sue tele c’è un utilizzo decisamente consapevole del cromatismo, nella sua fondamentale funzione emotiva. L’importanza che viene attribuita alla tecnica, inoltre, fa di queste opere delle incisioni, dei graffiti, con i rilievi solcati dai segni, spesso di colori contrastanti.
Di Gabriele Perissinotto scrive Gianni Boato: “Gabriele non è informale ma potrebbe essere informale, non è artista astratto ma potrebbe esserlo, è tendenzialmente figurativo anche se non è propriamente figurativo. Gabriele è come un rabdomante e con le sue antenne sente vibrazioni, segnali, dalla natura, dalla vita e questi segnali poi li traduce in immagini che vengono create in modi diversi a seconda del significato che sente di dovergli attribuire.”
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
Aura Papastere ,i suoi lavori spaziano dal disegno a tecnica mista alla scultura in vetro e metallo.
Ha esposto in Romania, Italia e in vari Paesi del mondo e le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. All’interno della mostra presenta l’opera Alter ego, disegno a tecnica mista su carta.
L'artista Katia Scotti nelle sue tele ad olio e acrilico accompagna l'osservatore in un viaggio onirico in cui lo spazio è dominato da enigmatici cieli nuvolosi da cui emergono in primo piano figure che rappresentano dei momenti di vita sublimati in un piano trascendente, carico di suggestioni emotive che sta allo spettatore interpretare in base alla propria sensibilità e al proprio vissuto.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
Caterina Fagan ci consegna un lavoro che ruota attorno alla vita di una sorgente. Uno sguardo ad una libellula si concretizza con fili di ferro, colla vinilica e colori ad olio mentre i cocci antichi e le schegge di vetro che affiorano dalla sorgente diventano gusci di chitina di un esoscheletro d'insetto.
Luigi Longega ci consegna meravigliose opere con tema principale i bellissimi scorci veneziani. Queste foto rivelano i segreti che l’occhio e la mente non riescono a cogliere: emozioni e sensazioni suscitate nell’animo dell’artista di fronte ai bellissimi scorci della città di Venezia.
Maria Cristina Pacelli realizza opere scultoree lavorando con grande spontaneità vari materiali nella determinazione di “dare forma” alla materia, usando come pretesto le geometrie del corpo e della natura, alla ricerca di una comunicazione densa d’immaginazione, emozioni, sensi e intelligenza.
dettagli
Biglietto: ingresso libero


Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35157.htm








Gardenal
dal 18/10/2015 al 23/11/2015


Una mostra personale di Luigi Gardenal, il noto artista mestrino che, dopo quasi cinquant'anni di attività, torna così ad esporre presso l'Istituzione ove ha raccolto i suoi primi successi giovanili. L'inaugurazione della mostra si tiene sabato 17 ottobre, alle ore 18.00, presso la Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa
Allievo di Virgilio Guidi e Giuseppe Marchiori, Gardenal intraprende giovanissimo la carriera artistica, formandosi a diretto contatto con i maestri della pittura moderna veneziana, da Guidi a Vedova, da Deluigi a Santomaso. Si dedica alla pittura, all'incisione, alla grafica, al design urbano, realizzando, anche con installazioni e performance multimediali, eventi artistici che pongono in relazione ambiti disciplinari e linguaggi diversi. La mostra in Bevilacqua La Masa rispecchia appieno la ricchezza e gli esiti di questa intensa ricerca artistica, presentando numerose opere, per lo più inedite, dell'ultimo Gardenal.
Il percorso espositivo si articola su due livelli: il piano terra della Galleria ospita Laguna Sud e Venezia Venezia, installazioni e opere tridimensionali, mentre nelle quattro stanze del piano superiore si alternano dipinti di diverse dimensioni e tecniche.
In ogni opera il colore è protagonista. Per l'artista dipingere significa adattare il colore al collage, alle incisioni su tela e pvc, alle garze, alle lastre metalliche e alle carte dalle provenienze esotiche (Nepal, Afganistan). In alcuni punti dello spazio espositivo, inoltre, immagini proiettate rafforzano l'energia espressiva del colore, che l'artista usa come un vero e proprio strumento per attraversare la dimensione sedimentata della storia nella materia e realizzare un viaggio straordinario che scopre queste sedimentazioni. Ne dà conferma una grande installazione sullo sfondo di mappe riprodotte in gigantografia, che ricoprono un'intera stanza, dove emergono le tensioni interiori dell'artista verso un Oriente oggi segnato da innumerevoli conflitti, Marco Polo Route. In tal modo, l'immaginario artistico di Gardenal, nella sua inquieta navigazione, raccorda la tradizione veneziana al mondo presente.
La mostra è accompagnata da un pregevole catalogo, con le riproduzioni delle opere esposte. Luigi Gardenal: Nasce nel 1950 a Mestre dove vive e lavora. In cinquant'anni di attività gli sono state dedicate importanti mostre personali ed ha partecipato a diverse collettive in Italia e all'estero, tra le quali vanno citate le esposizioni a Milano (Galleria San Fedele, Galleria Gian Ferrari), New York (Museum of Modern Art,The Artist and The Book in Twentieth Century Italye Peggy Guggenheim Collection Venezia, Stoccolma (Italienske Kulturinstitutet), Parigi (Maison des Beaux Arts), Vienna (Museo Albertina), San Pietroburgo (Ermitage), Montpellier (Galerie d'Art Contemporain), Firenze (Palazzo Strozzi), Venezia (Ca' Pesaro - Galleria Internazionale D'Arte Moderna). Sull'opera di Gardenal si è appuntata l'attenzione di autorevoli personalità, quali il pittore Virgilio Guidi, il critico Giuseppe Marchiori, lo storico dell'arte Toni Toniato, che hanno aiutato a comprendere con i loro scritti la sensibilità e il percorso dell'artista. Tra le edizioni d'arte si segnalano: 'The Artist and The Book in Twentieth Century Italy', 1992, New York, MoMA 1993, Torino, Umberto Allemandi & C, Il volume 'Gardenal', a cura di Massimo Donà, che raccoglie testi dedicati all'artista da Massimo Cacciari, Giulio Giorello, Mario Perniola e altri (Padova, Il Poligrafo, 2000) e, ancora, 'Gardenal Racconti di viaggio Progetti di città' (Fondazione Musei Civici di Venezia, 2009).
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35007.htm









23 OTTOBRE 2015



Scomporre la Complessità
dal 22/10/2015 al 20/11/2015




In occasione della unificazione delle sedi del Dipartimento di Economia il campus di San Giobbe apre la stagione delle iniziative collaterali, artistiche e multidisciplinari, che troveranno periodicamente sempre più spazio all’interno del campus ampliato, per avvicinare ancor di più l’università alla città. Si comincia con la mostra “Scomporre la complessità”. Vernice giovedì 22 alle 12.30 La mostra è un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti che raccoglie una dozzina di quadri di Luigi Benvenuti e una dozzina di fotografie di Giovanni Bertin, due professori del Dipartimento di Economia accomunati dal tentativo di spiegare la complessa realtà giuridica e sociale non solo attraverso il rispettivo impegno accademico, ma anche attraverso l’espressione artistica.
”Scomposizione e differenziazione non sono mai dei processi neutri, ma originano sempre dalla prospettiva dell’osservatore. La luce, il colore, le forme, le relazioni fra gli elementi trovano un loro senso nelle interazioni con chi li osserva. Il nostro lavoro di scomposizione si basa sull’individuazione di un criterio di differenziazione. E già il fatto di utilizzare uno la pittura, l’altro la fotografia, introduce un ulteriore elemento di differenziazione” spiegano i due accademici prestati all’arte che hanno già in calendario delle visite guidate per i dottorandi di Ca’ Foscari e gli studenti dei loro corsi.
La mostra verrà inaugurata giovedì 22 ottobre alle ore 12.30 nella sede della Libreria Cafoscarina presso BEC nel Campus San Giobbe e rimarrà aperta sino al 20 novembre.
Scomporre la Complessità Un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-35167.htm







Mostra personale di Adina Plugaru
dal 22/10/2015 al 05/11/2015

       

I disegni dei più piccoli, la loro semplicità ed essenzialità per raccontare in immagini ciò che li circonda, i loro affetti, i desideri: nascono da questo incontro con il mondo grafico dei bambini (con i quali ha lavorato), le opere più recenti di Adina Plugaru, artista che con la purezza ritrovata del segno mette in scena frammenti/momenti del proprio vedere e sentire. Adina Plugaru è nata a Galati, città sul Danubio della regione romena della Moldavia. Laureata in Belle Arti, indirizzo Pittura, all’Università di Bucarest, dal 2007 al 2009 è docente presso l’Università Nazionale d’Arte ed è membro dell’Unione Artisti Plastici della Romania. Nel 2010, grazie ad una borsa di studio dell’Istituto Romeno di Cultura di Venezia, si trasferisce nella città lagunare, dove oggi vive e lavora. Le sue opere seguono il percorso della memoria, un diario di fatti, azioni, osservazioni nel quale l’artista lascia scorrere la felicità dell’immaginazione: un prezioso “gioco” di segni e colori, per trasformare la quotidianità in una riflessione sulle emozioni e i sentimenti dell’uomo.
Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu
dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori


Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35170.htm






Gardenal
dal 18/10/2015 al 23/11/2015


Una mostra personale di Luigi Gardenal, il noto artista mestrino che, dopo quasi cinquant'anni di attività, torna così ad esporre presso l'Istituzione ove ha raccolto i suoi primi successi giovanili. L'inaugurazione della mostra si tiene sabato 17 ottobre, alle ore 18.00, presso la Galleria di Piazza San Marco della Fondazione Bevilacqua La Masa
Allievo di Virgilio Guidi e Giuseppe Marchiori, Gardenal intraprende giovanissimo la carriera artistica, formandosi a diretto contatto con i maestri della pittura moderna veneziana, da Guidi a Vedova, da Deluigi a Santomaso. Si dedica alla pittura, all'incisione, alla grafica, al design urbano, realizzando, anche con installazioni e performance multimediali, eventi artistici che pongono in relazione ambiti disciplinari e linguaggi diversi. La mostra in Bevilacqua La Masa rispecchia appieno la ricchezza e gli esiti di questa intensa ricerca artistica, presentando numerose opere, per lo più inedite, dell'ultimo Gardenal.
Il percorso espositivo si articola su due livelli: il piano terra della Galleria ospita Laguna Sud e Venezia Venezia, installazioni e opere tridimensionali, mentre nelle quattro stanze del piano superiore si alternano dipinti di diverse dimensioni e tecniche.
In ogni opera il colore è protagonista. Per l'artista dipingere significa adattare il colore al collage, alle incisioni su tela e pvc, alle garze, alle lastre metalliche e alle carte dalle provenienze esotiche (Nepal, Afganistan). In alcuni punti dello spazio espositivo, inoltre, immagini proiettate rafforzano l'energia espressiva del colore, che l'artista usa come un vero e proprio strumento per attraversare la dimensione sedimentata della storia nella materia e realizzare un viaggio straordinario che scopre queste sedimentazioni. Ne dà conferma una grande installazione sullo sfondo di mappe riprodotte in gigantografia, che ricoprono un'intera stanza, dove emergono le tensioni interiori dell'artista verso un Oriente oggi segnato da innumerevoli conflitti, Marco Polo Route. In tal modo, l'immaginario artistico di Gardenal, nella sua inquieta navigazione, raccorda la tradizione veneziana al mondo presente.
La mostra è accompagnata da un pregevole catalogo, con le riproduzioni delle opere esposte. Luigi Gardenal: Nasce nel 1950 a Mestre dove vive e lavora. In cinquant'anni di attività gli sono state dedicate importanti mostre personali ed ha partecipato a diverse collettive in Italia e all'estero, tra le quali vanno citate le esposizioni a Milano (Galleria San Fedele, Galleria Gian Ferrari), New York (Museum of Modern Art,The Artist and The Book in Twentieth Century Italye Peggy Guggenheim Collection Venezia, Stoccolma (Italienske Kulturinstitutet), Parigi (Maison des Beaux Arts), Vienna (Museo Albertina), San Pietroburgo (Ermitage), Montpellier (Galerie d'Art Contemporain), Firenze (Palazzo Strozzi), Venezia (Ca' Pesaro - Galleria Internazionale D'Arte Moderna). Sull'opera di Gardenal si è appuntata l'attenzione di autorevoli personalità, quali il pittore Virgilio Guidi, il critico Giuseppe Marchiori, lo storico dell'arte Toni Toniato, che hanno aiutato a comprendere con i loro scritti la sensibilità e il percorso dell'artista. Tra le edizioni d'arte si segnalano: 'The Artist and The Book in Twentieth Century Italy', 1992, New York, MoMA 1993, Torino, Umberto Allemandi & C, Il volume 'Gardenal', a cura di Massimo Donà, che raccoglie testi dedicati all'artista da Massimo Cacciari, Giulio Giorello, Mario Perniola e altri (Padova, Il Poligrafo, 2000) e, ancora, 'Gardenal Racconti di viaggio Progetti di città' (Fondazione Musei Civici di Venezia, 2009).
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35007.htm













24 OTTOBRE 2015


Le città in Festa 2015
dal 24/10/2015 all' 11/11/2015


Le città in Festa 2015: Da San Michele a San Martino. Un mese e mezzo di eventi, per celebrare l’Autunno mestrino.
Con Le Città in Festa, in programma dal 24 settembre all’11 novembre, l’Amministrazione intende valorizzare e promuovere tutto il territorio comunale con un ampio ventaglio di manifestazioni istituzionali, culturali, sportive, commerciali e d’intrattenimento, che coinvolgano il più possibile la popolazione. Il tutto, nel periodo che va dai giorni subito precedenti la festa patronale di San Michele Arcangelo (29 settembre) fino alla tradizionale ricorrenza di San Martino. Il programma è vasto, per tutti i gusti e tutte le età.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35041.htm








In silenziosa assenza
dal 24/10/2015 al 01/11/2015


Viene inaugurata venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 18.30, presso gli spazi espositivi di Forte Mezzacapo la collettiva 'In silenziosa assenza', progetto artistico plurilinguistico, frutto di contaminazioni tra arti figurative, danza, performance, musica e video, nato da un’idea di Samuela Barbieri e curato dal critico d’arte Gaetano Salerno.
Organizzato da Segnoperenne in collaborazione con l’Associazione Culturale dalla Guerra alla Pace, il progetto 'In silenziosa assenza' presenta al pubblico una selezione critica di opere degli artisti Paolo Celotto, Cristina De Piccoli, Giorgio Finamore, Lavinia Longhetto, Elisa Nogarin, Paolo Pavan, dislocate nei suggestivi ambienti del forte come silenziose presenze, in attesa di essere percepite lungo un percorso espositivo scandito dall’azione performativa di danza minima di Samuela Barbieri, accompagnata da suoni ambientali intesi come memoria storica di un luogo, testimonianza di un passato ancora presente.
Scrive il critico Gaetano Salerno: “Segni, presenze, impronte, forme pittoriche in divenire o in disfacimento, sculture polimateriche, sguardi fotografici sull’Io e sull’altro da sé, divinità terrene e umanità divinizzate, frammenti di realtà accumulati su tele strappate e bruciate, progettualità visive concorreranno a tracciare una linea di spiritualità (racchiusa nel pensiero creativo che ha originato questi lavori) oltre il valore dell’icona presente, a riavvicinare il gesto artistico all’essenza di una verità celata dai silenzi nella statica e passiva assenza di un immediato e impercettibile senso la cui scoperta e decodifica, demandata al pubblico coinvolto dall’esperienza attiva del cammino come metafora di un viaggio iniziatico, equivale a ricomporre i pezzi di questo universo d’immagini decostruite, a scoprire certezze oltre i dubbi, a dare corpo a ciò che apparentemente è solo visione”
Un percorso conoscitivo ed esplorativo di mondi interiori attraverso l’analisi del dato fisico e sensoriale - dal buio alla luce, oltre il lungo corridoio che scandisce il percorso espositivo, nelle grandi sale rischiarate da tre video che proiettano sulle grigie e spesse pareti consumate dal tempo i lavori di Roberto Vertieri (L’anima è miope e L’ora del tè) e del Collettivo Enki (Assenza - Presenza).
E ancora oltre, a riconoscere e accogliere i suoni con l’intervento di Connessioni Sonore (La Macchina del Tempo - Musica, voci, rumori: l’universo dell’ascolto), esperienza insolita di un concerto al buio in occasione del finissage della mostra di sabato 31 ottobre 2015.
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35159.htm






Scomporre la Complessità
dal 22/10/2015 al 20/11/2015




In occasione della unificazione delle sedi del Dipartimento di Economia il campus di San Giobbe apre la stagione delle iniziative collaterali, artistiche e multidisciplinari, che troveranno periodicamente sempre più spazio all’interno del campus ampliato, per avvicinare ancor di più l’università alla città. Si comincia con la mostra “Scomporre la complessità”. Vernice giovedì 22 alle 12.30 La mostra è un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti che raccoglie una dozzina di quadri di Luigi Benvenuti e una dozzina di fotografie di Giovanni Bertin, due professori del Dipartimento di Economia accomunati dal tentativo di spiegare la complessa realtà giuridica e sociale non solo attraverso il rispettivo impegno accademico, ma anche attraverso l’espressione artistica.
”Scomposizione e differenziazione non sono mai dei processi neutri, ma originano sempre dalla prospettiva dell’osservatore. La luce, il colore, le forme, le relazioni fra gli elementi trovano un loro senso nelle interazioni con chi li osserva. Il nostro lavoro di scomposizione si basa sull’individuazione di un criterio di differenziazione. E già il fatto di utilizzare uno la pittura, l’altro la fotografia, introduce un ulteriore elemento di differenziazione” spiegano i due accademici prestati all’arte che hanno già in calendario delle visite guidate per i dottorandi di Ca’ Foscari e gli studenti dei loro corsi.
La mostra verrà inaugurata giovedì 22 ottobre alle ore 12.30 nella sede della Libreria Cafoscarina presso BEC nel Campus San Giobbe e rimarrà aperta sino al 20 novembre.
Scomporre la Complessità Un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-35167.htm







Mostra personale di Adina Plugaru
dal 22/10/2015 al 05/11/2015

       

I disegni dei più piccoli, la loro semplicità ed essenzialità per raccontare in immagini ciò che li circonda, i loro affetti, i desideri: nascono da questo incontro con il mondo grafico dei bambini (con i quali ha lavorato), le opere più recenti di Adina Plugaru, artista che con la purezza ritrovata del segno mette in scena frammenti/momenti del proprio vedere e sentire. Adina Plugaru è nata a Galati, città sul Danubio della regione romena della Moldavia. Laureata in Belle Arti, indirizzo Pittura, all’Università di Bucarest, dal 2007 al 2009 è docente presso l’Università Nazionale d’Arte ed è membro dell’Unione Artisti Plastici della Romania. Nel 2010, grazie ad una borsa di studio dell’Istituto Romeno di Cultura di Venezia, si trasferisce nella città lagunare, dove oggi vive e lavora. Le sue opere seguono il percorso della memoria, un diario di fatti, azioni, osservazioni nel quale l’artista lascia scorrere la felicità dell’immaginazione: un prezioso “gioco” di segni e colori, per trasformare la quotidianità in una riflessione sulle emozioni e i sentimenti dell’uomo.
Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori


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25 OTTOBRE 2015



30° VeniceMarathon
dal 25/10/2015 al 25/10/2015

                     
E' una gara internazionale di maratona riconosciuta a livello mondiale dalla IAAF certificata Silver Label, sulla distanza olimpica di Km 42,195, è la disciplina più classica ed affascinante dell’atletica leggera.
Superata quota 7000 iscritti e manca ancora un mese e mezzo. Il clima Venicemarathon sta avvolgendo la città e il mondo dei tanti appassionati. Anche perchè si va verso l’appuntamento storico, la Maratona del Trentennale. Appuntamento cerchiato in rosso per domenica 25 ottobre, in arrivo tutti i dettagli con le prossime presentazioni, sicura anche per questa edizione la partenza da Stra e lo spettacolare tratto iniziale della Riviera. Si corre su un percorso unico al mondo, dove ogni chilometro è ricco di fascino e suggestione; dalla partenza, posta di fronte a Villa Pisani, la Riviera del Brenta, con le sue ville, e Venezia, con il transito sul Ponte di Barche, Piazza San Marco, il Campanile e Palazzo Ducale. Venicemarathon è una corsa che, anche dopo tanti anni, continua ad esercitare un fascino e un appeal vivo sia negli atleti che nel pubblico, sempre pronto a cogliere e a partecipare a quanto la maratona sa proporre.
Edizione storica, si diceva, che si preannuncia più ricca e partecipata che mai: la quota settimila cresce con passo regolare ed è destinata tra poco a fermarsi davanti al muro degli ottomila, limite massimo di partecipanti fissato dagli organizzatori per consentire la massima qualità nei servizi e sicurezza del percorso.
Correre la Venicemarathon, nell’anno della sua trentesima edizione, é un’occasione unica ed irripetibile, a cominciare dalla t-shirt celebrativa da collezione che viene regalata a tutti i maratoneti - una maglia Asics a manica lunga che propone i colori della Serenissima Repubblica, oro e granata, con al centro l’ala del Leone di San Marco e il numero 30 - e la medaglia, anch’essa oro e granata, che verrà messa al collo di tutti coloro che completeranno la maratona.
Un occhio di riguardo è infine, come dalla prima edizione, dedicato all'aspetto solidale con il Venicemarathon Charity Program il cui testimonial è l'olimpionico Alex Zanardi che più volte ha emozionato tra le calli e i ponti di Venezia.
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Biglietto: consulta il sito dell'evento

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35145.htm






Le città in Festa 2015
dal 24/10/2015 all' 11/11/2015


Le città in Festa 2015: Da San Michele a San Martino. Un mese e mezzo di eventi, per celebrare l’Autunno mestrino.
Con Le Città in Festa, in programma dal 24 settembre all’11 novembre, l’Amministrazione intende valorizzare e promuovere tutto il territorio comunale con un ampio ventaglio di manifestazioni istituzionali, culturali, sportive, commerciali e d’intrattenimento, che coinvolgano il più possibile la popolazione. Il tutto, nel periodo che va dai giorni subito precedenti la festa patronale di San Michele Arcangelo (29 settembre) fino alla tradizionale ricorrenza di San Martino. Il programma è vasto, per tutti i gusti e tutte le età.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35041.htm








In silenziosa assenza
dal 24/10/2015 al 01/11/2015


Viene inaugurata venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 18.30, presso gli spazi espositivi di Forte Mezzacapo la collettiva 'In silenziosa assenza', progetto artistico plurilinguistico, frutto di contaminazioni tra arti figurative, danza, performance, musica e video, nato da un’idea di Samuela Barbieri e curato dal critico d’arte Gaetano Salerno.
Organizzato da Segnoperenne in collaborazione con l’Associazione Culturale dalla Guerra alla Pace, il progetto 'In silenziosa assenza' presenta al pubblico una selezione critica di opere degli artisti Paolo Celotto, Cristina De Piccoli, Giorgio Finamore, Lavinia Longhetto, Elisa Nogarin, Paolo Pavan, dislocate nei suggestivi ambienti del forte come silenziose presenze, in attesa di essere percepite lungo un percorso espositivo scandito dall’azione performativa di danza minima di Samuela Barbieri, accompagnata da suoni ambientali intesi come memoria storica di un luogo, testimonianza di un passato ancora presente.
Scrive il critico Gaetano Salerno: “Segni, presenze, impronte, forme pittoriche in divenire o in disfacimento, sculture polimateriche, sguardi fotografici sull’Io e sull’altro da sé, divinità terrene e umanità divinizzate, frammenti di realtà accumulati su tele strappate e bruciate, progettualità visive concorreranno a tracciare una linea di spiritualità (racchiusa nel pensiero creativo che ha originato questi lavori) oltre il valore dell’icona presente, a riavvicinare il gesto artistico all’essenza di una verità celata dai silenzi nella statica e passiva assenza di un immediato e impercettibile senso la cui scoperta e decodifica, demandata al pubblico coinvolto dall’esperienza attiva del cammino come metafora di un viaggio iniziatico, equivale a ricomporre i pezzi di questo universo d’immagini decostruite, a scoprire certezze oltre i dubbi, a dare corpo a ciò che apparentemente è solo visione”
Un percorso conoscitivo ed esplorativo di mondi interiori attraverso l’analisi del dato fisico e sensoriale - dal buio alla luce, oltre il lungo corridoio che scandisce il percorso espositivo, nelle grandi sale rischiarate da tre video che proiettano sulle grigie e spesse pareti consumate dal tempo i lavori di Roberto Vertieri (L’anima è miope e L’ora del tè) e del Collettivo Enki (Assenza - Presenza).
E ancora oltre, a riconoscere e accogliere i suoni con l’intervento di Connessioni Sonore (La Macchina del Tempo - Musica, voci, rumori: l’universo dell’ascolto), esperienza insolita di un concerto al buio in occasione del finissage della mostra di sabato 31 ottobre 2015.
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35159.htm






Scomporre la Complessità
dal 22/10/2015 al 20/11/2015




In occasione della unificazione delle sedi del Dipartimento di Economia il campus di San Giobbe apre la stagione delle iniziative collaterali, artistiche e multidisciplinari, che troveranno periodicamente sempre più spazio all’interno del campus ampliato, per avvicinare ancor di più l’università alla città. Si comincia con la mostra “Scomporre la complessità”. Vernice giovedì 22 alle 12.30 La mostra è un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti che raccoglie una dozzina di quadri di Luigi Benvenuti e una dozzina di fotografie di Giovanni Bertin, due professori del Dipartimento di Economia accomunati dal tentativo di spiegare la complessa realtà giuridica e sociale non solo attraverso il rispettivo impegno accademico, ma anche attraverso l’espressione artistica.
”Scomposizione e differenziazione non sono mai dei processi neutri, ma originano sempre dalla prospettiva dell’osservatore. La luce, il colore, le forme, le relazioni fra gli elementi trovano un loro senso nelle interazioni con chi li osserva. Il nostro lavoro di scomposizione si basa sull’individuazione di un criterio di differenziazione. E già il fatto di utilizzare uno la pittura, l’altro la fotografia, introduce un ulteriore elemento di differenziazione” spiegano i due accademici prestati all’arte che hanno già in calendario delle visite guidate per i dottorandi di Ca’ Foscari e gli studenti dei loro corsi.
La mostra verrà inaugurata giovedì 22 ottobre alle ore 12.30 nella sede della Libreria Cafoscarina presso BEC nel Campus San Giobbe e rimarrà aperta sino al 20 novembre.
Scomporre la Complessità Un esercizio di rappresentazione del confine sfuocato tra forme e concetti
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-35167.htm







Mostra personale di Adina Plugaru
dal 22/10/2015 al 05/11/2015

       

I disegni dei più piccoli, la loro semplicità ed essenzialità per raccontare in immagini ciò che li circonda, i loro affetti, i desideri: nascono da questo incontro con il mondo grafico dei bambini (con i quali ha lavorato), le opere più recenti di Adina Plugaru, artista che con la purezza ritrovata del segno mette in scena frammenti/momenti del proprio vedere e sentire. Adina Plugaru è nata a Galati, città sul Danubio della regione romena della Moldavia. Laureata in Belle Arti, indirizzo Pittura, all’Università di Bucarest, dal 2007 al 2009 è docente presso l’Università Nazionale d’Arte ed è membro dell’Unione Artisti Plastici della Romania. Nel 2010, grazie ad una borsa di studio dell’Istituto Romeno di Cultura di Venezia, si trasferisce nella città lagunare, dove oggi vive e lavora. Le sue opere seguono il percorso della memoria, un diario di fatti, azioni, osservazioni nel quale l’artista lascia scorrere la felicità dell’immaginazione: un prezioso “gioco” di segni e colori, per trasformare la quotidianità in una riflessione sulle emozioni e i sentimenti dell’uomo.
Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu
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Biglietto: ingresso libero
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Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35170.htm



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