06 FEBBRAIO 2015
conferenze e convegni
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32792.htm
Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32848.htm
Sonnets in Venice
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33020.htm
Un mestiere tra le calli: gli arrotini a Venezia
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33012.htm
07 FEBBRAIO 2015
Un mestiere tra le calli: gli arrotini a Venezia
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33012.htm
Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32848.htm
08 FEBBRAIO 2015
Domenica 8 febbraio alle 10.30 in attesa che l'Angelo del Carnevale scenda dal campanile, il palco del Gran Teatro di San Marco si riempie di "tradizione" e colori.
Molti, moltissimi i gruppi che sfileranno sul palco, aprendo una finestra sul Carnevale e sulle diverse tradizioni che porta con sè, tra preziosi costumi, colori, raffinatezza e storia. Tra questi, assieme al corteo Dogale, l'Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia, l'Associazione Amici del Carnevale, il gruppo Le Maschere di Mario del Settecento Veneziano, le Marie del Carnevale 2015.
Fonte: http://www.veneziatoday.it/eventi/teatro/carnevale-2015-aspettando-il-volo-dell-angelo-piazza-san-marco-venezia.html
09 FEBBRAIO 2015
Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32848.htm
10 FEBBRAIO 2015
Florian Underground a Venezia
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32915.htm
conferenze e convegni
Venezia respira. Una città viva
Un tardo pomeriggio dedicato alla città con Venezia respira. Una città viva, cura di VasVenezia.
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Biglietto: ingresso libero
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Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32792.htm
Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania
Nell’accezione contemporanea, la Transilvania, regione sita nel nord-ovest della Romania, include sia lo spazio racchiuso dalla la catena montuosa dei Carpazi, che rappresenta la Transilvania medioevale, sia le regioni di Maramureș, Crișana e Banato, insieme alle quali costituisce, dal punto di vista della cultura rurale, un’area unitaria. La dimensione interculturale definisce fondamentalmente tale spazio, in cui coabitarono gli elementi culturali mediterranei orientali e occidentali. Parte di tali elementi si amalgamarono nel crogiolo dell’esistenza quotidiana comune, altri furono delimitati in maniera consapevole, grazie ad un’azione identitaria voluta. L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX° secolo, ha rispecchiato ottimamente le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane, caratterizzate dalle specificità storiche ed economico-sociali. Gli elementi dell’abbigliamento tradizionale sono integrati anche nel corredo delle maschere, caratteristiche durante le festività invernali per tutte le etnie della Transilvania. Tali tradizioni e pratiche si svolgono durante il periodo Natalizio e del Capodanno nell’ambiente romeno e nel cosiddetto Fărșang – festeggiato specialmente dalle comunità ungheresi e sassoni. Il forte substrato lustrale, consuetudinario e sociale di tali usanze spiega la loro perduranza – in vari gradi – anche nell’attuale contesto rurale, che costituisce tutt’oggi un’occasione di festeggiamento nelle comunità contadine.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
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Sonnets in Venice
Mostra fotografica e presentazione della rivista e del progetto “Sonnets in Venice”
Pubblicazione realizzata da un gruppo di studenti di Architettura dell'Università IUAV di Venezia: Dopo l'esposizione fotografica alla Biennale di Venezia 2014, ispirata dai disegni dell'Arch. Daniel Libeskind, abbiamo sentito la necessità di documentare e diffondere il percorso di ricerca intrapreso da ciascuno di noi, attraverso una rivista di fotografia. Le tematiche proposte hanno generato diverse riflessioni su Venezia, l'Anima, i Sogni e la Realtà. Sono nate molte domande, che hanno trovato differenti risposte, visioni, interpretazioni. Altre sono in attesa, ancorate alla loro natura interrogativa . Perdendoci tra le calli e assaporando l'atmosfera di questa meravigliosa città, ci siamo lasciati sorprendere da una Venezia inaspettata, trovando in lei un’idea. Un’idea, che vogliamo inseguire, ingrandire, non solo immaginare, ma anche realizzare.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
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Un mestiere tra le calli: gli arrotini a Venezia
In esposizione gli attrezzi indispensabili per lo svolgimento del mestiere dell’arrotino: antiche macchine per arrotare, mole affilatrici di varie dimensioni, biciclette adattate per l'arrotatura, documentazione d'archivio e una galleria fotografica che illustra il percorso seguito da alcuni arrotini con i ragazzi del Guggenheim, attraverso calli e campi di Venezia alla riscoperta di un’antica arte.
Obiettivo del progetto è di rievocare un mestiere del passato con l’intento di valorizzare l’importanza dell’artigianato artistico veneziano e dimostrare come esso debba tornare ad avere un ruolo centrale in città.
Inoltre, verrà proiettato il video-racconto “Un mestiere tra le calli: Gli arrotini a Venezia”, realizzato da Carlos Alberto Ruzzene.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
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07 FEBBRAIO 2015
Un mestiere tra le calli: gli arrotini a Venezia
In esposizione gli attrezzi indispensabili per lo svolgimento del mestiere dell’arrotino: antiche macchine per arrotare, mole affilatrici di varie dimensioni, biciclette adattate per l'arrotatura, documentazione d'archivio e una galleria fotografica che illustra il percorso seguito da alcuni arrotini con i ragazzi del Guggenheim, attraverso calli e campi di Venezia alla riscoperta di un’antica arte.
Obiettivo del progetto è di rievocare un mestiere del passato con l’intento di valorizzare l’importanza dell’artigianato artistico veneziano e dimostrare come esso debba tornare ad avere un ruolo centrale in città.
Inoltre, verrà proiettato il video-racconto “Un mestiere tra le calli: Gli arrotini a Venezia”, realizzato da Carlos Alberto Ruzzene.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
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Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania
Nell’accezione contemporanea, la Transilvania, regione sita nel nord-ovest della Romania, include sia lo spazio racchiuso dalla la catena montuosa dei Carpazi, che rappresenta la Transilvania medioevale, sia le regioni di Maramureș, Crișana e Banato, insieme alle quali costituisce, dal punto di vista della cultura rurale, un’area unitaria. La dimensione interculturale definisce fondamentalmente tale spazio, in cui coabitarono gli elementi culturali mediterranei orientali e occidentali. Parte di tali elementi si amalgamarono nel crogiolo dell’esistenza quotidiana comune, altri furono delimitati in maniera consapevole, grazie ad un’azione identitaria voluta. L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX° secolo, ha rispecchiato ottimamente le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane, caratterizzate dalle specificità storiche ed economico-sociali. Gli elementi dell’abbigliamento tradizionale sono integrati anche nel corredo delle maschere, caratteristiche durante le festività invernali per tutte le etnie della Transilvania. Tali tradizioni e pratiche si svolgono durante il periodo Natalizio e del Capodanno nell’ambiente romeno e nel cosiddetto Fărșang – festeggiato specialmente dalle comunità ungheresi e sassoni. Il forte substrato lustrale, consuetudinario e sociale di tali usanze spiega la loro perduranza – in vari gradi – anche nell’attuale contesto rurale, che costituisce tutt’oggi un’occasione di festeggiamento nelle comunità contadine.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
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08 FEBBRAIO 2015
Carnevale 2015, aspettando il volo dell'angelo piazza San Marco
Presso Gran Teatro, Piazza San Marco Dal 08/02/2015 Al 08/02/2015
Domenica 8 febbraio alle 10.30 in attesa che l'Angelo del Carnevale scenda dal campanile, il palco del Gran Teatro di San Marco si riempie di "tradizione" e colori.
Molti, moltissimi i gruppi che sfileranno sul palco, aprendo una finestra sul Carnevale e sulle diverse tradizioni che porta con sè, tra preziosi costumi, colori, raffinatezza e storia. Tra questi, assieme al corteo Dogale, l'Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia, l'Associazione Amici del Carnevale, il gruppo Le Maschere di Mario del Settecento Veneziano, le Marie del Carnevale 2015.
Fonte: http://www.veneziatoday.it/eventi/teatro/carnevale-2015-aspettando-il-volo-dell-angelo-piazza-san-marco-venezia.html
09 FEBBRAIO 2015
Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania
Nell’accezione contemporanea, la Transilvania, regione sita nel nord-ovest della Romania, include sia lo spazio racchiuso dalla la catena montuosa dei Carpazi, che rappresenta la Transilvania medioevale, sia le regioni di Maramureș, Crișana e Banato, insieme alle quali costituisce, dal punto di vista della cultura rurale, un’area unitaria. La dimensione interculturale definisce fondamentalmente tale spazio, in cui coabitarono gli elementi culturali mediterranei orientali e occidentali. Parte di tali elementi si amalgamarono nel crogiolo dell’esistenza quotidiana comune, altri furono delimitati in maniera consapevole, grazie ad un’azione identitaria voluta. L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX° secolo, ha rispecchiato ottimamente le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane, caratterizzate dalle specificità storiche ed economico-sociali. Gli elementi dell’abbigliamento tradizionale sono integrati anche nel corredo delle maschere, caratteristiche durante le festività invernali per tutte le etnie della Transilvania. Tali tradizioni e pratiche si svolgono durante il periodo Natalizio e del Capodanno nell’ambiente romeno e nel cosiddetto Fărșang – festeggiato specialmente dalle comunità ungheresi e sassoni. Il forte substrato lustrale, consuetudinario e sociale di tali usanze spiega la loro perduranza – in vari gradi – anche nell’attuale contesto rurale, che costituisce tutt’oggi un’occasione di festeggiamento nelle comunità contadine.
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Biglietto: ingresso libero
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10 FEBBRAIO 2015
Florian Underground a Venezia
Il Caffè Florian di Venezia ospita nella Sala delle Stagioni l’installazione dal titolo “Non noti” dell’artista e writer fiorentino Freno Persciacalli. Il titolo del progetto curato da Stefano Stipitivich, “Florian Underground”, è riferito alla collocazione originaria dell’opera, precedentemente esposta nei sotterranei del Caffè Florian di Firenze in via del Parione, a testimonianza del fil rouge che lega il locale fiorentino a quello veneziano.
L’installazione consiste in una serie di piatti industriali per torte posizionati su una delle pareti della sala, all’interno dei quali l’artista disegna con l’inchiostro di china alcuni volti frammentati di personaggi immaginari, non riconoscibili e non conosciuti. Da qui il titolo dell’opera, derivante dall’usanza di un tempo di trascrivere sulle carte di identità i nomi dei genitori; nei documenti degli orfani veniva riportato invece il simbolo NN (non noti), espressione ripresa dall’artista per classificare i suoi personaggi. L’opera del Florian diventa quindi un omaggio a quel popolo silenzioso che anima i Caffè intesi come spazi di aggregazione, in una società dove il web sembra esser l’unica piazza virtuale in cui è possibile comunicare. Nella stessa sala saranno esposte anche delle tazze del Caffè Florian dipinte dall’artista stesso, sulle quali è raffigurato un personaggio in pose diverse e visto da differenti angolazioni. Contestualmente alla mostra l’artista disseminerà alcune opere tra le calli di Venezia, come ha fatto anche a Firenze e come spesso usa fare dopo le sue mostre: piccole installazioni che Freno Persciacalli chiama “Abbandoni” e che potranno rimanere in possesso di chi le troverà. In questo modo l’artista interagisce con un pubblico diversificato e non soltanto con i frequentatori del noto locale veneziano. E’ inoltre un modo, da parte dell’artista, per lanciare il suo personale messaggio a un mondo dell’Arte a suo giudizio sempre più legato al business.
Marco Paolini, amministratore delegato del Caffè Florian, sottolinea: “Come da tradizione del Caffè Florian, all’artista non è stato semplicemente chiesto di portare i suoi lavori, ma di creare delle opere “site-specific”, di reinterpretare lo spazio del Florian, facendolo proprio. L’artista Frenopersciacalli, con la sua creatività, ha colto lo spirito di questo progetto “underground” che lo vede protagonista di un’installazione inaugurata a Firenze nei sotterranei del Caffè, e che ora esce dalle cantine per farsi ammirare nella Sala delle Stagioni a Venezia durante il Carnevale.”
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