venerdì 1 novembre 2013

Basta navi a Venezia: è una vergogna!

Basta navi a Venezia: è una vergogna!

Oltre che una minaccia terribile per la laguna tutta. Mobilitiamoci!

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#FREECANALGRANDE

I numeri fanno paura. In un anno arrivano a Venezia oltre 600 grandi navi, il 400 per cento in più rispetto a cinque anni fa. Grattacieli del mare lunghi 300 metri e larghi 30. Il turismo delle grandi navi sta imponendo un prezzo altissimo alla città, non solo per l'inquinamento prodotto, ma per il rischio di danni strutturali agli edifici e per gli squilibri causati al sistema lagunare dallo spostamento di questi grandi volumi d'acqua. E non vogliamo nemmeno pensare agli esiti disastrosi che una manovra sbagliata potrebbe avere, lì a pochi metri da Palazzo Ducale e Piazza San Marco.

Basta navi a Venezia: è una vergogna, oltre che una minaccia terribile per la laguna tutta. Mobilitiamoci!

#FREECANALGRANDE

Patrizio Roversi: Mi ricordo che dovevo imbarcarmi su di una nave da crociera, ai Caraibi. Sono arrivato al porto ma non la trovavo, anzi, non trovavo proprio il Porto. Mi avevano detto di andare in fondo alla strada, ma in fondo alla strada non c'era il mare, vedevo soltanto una specie di grattacielo molto più alto delle case a due o tre piani che fiancheggiavano il marciapiede. Avete indovinato: il grattacielo era proprio la nave sulla quale dovevo imbarcarmi, enorme e altissima. Io non ho nulla contro le crociere: in quell'occasione mi sono divertito, capisco che la crociera può essere un'ottima forma di vacanza e anzi so che se ne organizzano di molto interessanti, anche piene di spunti culturali. Ma con questo non è detto che i croceristi debbano arrivare direttamente in Piazza San Marco! Ero a Venezia, qualche settimana fa, in occasione della partenza di Adriatica per il Giro del Mondo sulle rotte di Pigafetta, e ho avuto occasione di trovarmi in vaporetto, di fronte ad una di queste navi enormi che stava navigando sul Canal Grande. Grande sì, ma evidentemente non abbastanza per farla transitare, tra il traffico di gondole e di barche. Ammetto che il passaggio della grande nave, scortata davanti e dietro dai rimorchiatori, aveva un suo fascino: mi è venuto in mente il Rex di Fellini. Solo che stavolta le onde erano vere, non di plastica nera (vedete il filmato qui sopra, n.d.r.). Certo mi ha colpito la sproporzione e non ho potuto fare a meno di pensare alla Concordia che passa davanti al Giglio: a Venezia le navi non faranno proprio un “inchino”, ma certo potremmo definirlo un “inquino”, in tutti i sensi. E ho pensato anche ai turisti imbarcati sulla nave, tutti affacciati ai ponti con la macchina fotografica, destinati a stare a Venezia poche ore, dopo un semplice “passaggio” tra l'Isola di San Giorgio e la Riva degli Schiavoni: una "botta" (una foto) e via... Loro meriterebbero qualche cosa di più e Venezia meriterebbe qualche cosa di meno: i turisti più tempo in questa città unica al mondo e Venezia meno traumi e più rispetto.

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