lunedì 6 gennaio 2014

DAL 07 GENNAIO 2014 AL 11 GENNAIO 2014 VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

DAL 07 GENNAIO 2014 AL 11 GENNAIO 2014 VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

Visit Venice Inverno 2014

07 GENNAIO 2014

8 ½ Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann 

A vent'anni dalla morte di Federico Fellini e a cinquanta dall'uscita del suo capolavoro 8½, il Centro Culturale Candiani dedica al grande maestro una serie di iniziative a partire dall'esposizione 8½. Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann, a cura di Cinemazero e in collaborazione con l'Archivio Fotografico Cinemazero Images di Pordenone. La selezione - tra le circa 3.000 fotografie che Gideon Bachmann ha scattato sul set - propone un percorso non convenzionale che ricostruisce la genesi di un film divenuto subito un classico e invita a percorrere un viaggio che apre a prospettive meravigliose e meno conosciute, che completano la conoscenza di un capolavoro come 8 ½. Lo sguardo esperto di Bachmann - oltre ai corpi e ai luoghi che sono giunti a noi come 'felliniani' per antonomasia - ha saputo cogliere e descrivere chiaramente l'atmosfera da caravanserraglio che ha animato il set, l'andirivieni di visite, il super attivismo del regista demiurgo, restituendoci un ritratto inusuale di uno dei più significativi maestri del Cinema. Sul set di 8 ½ c'erano tre fotografi, Paul Ronald (il fotografo di scena ufficiale), Tazio Secchiarioli (amico e mascotte di Fellini) e Gideon Bachmann (che raccoglieva materiale per un libro). Solo le foto di quest'ultimo sono rimaste, praticamente, inedite fino a una decina di anni fa, riscoperte e valorizzate dal prezioso archivio Cinemazero Images. Oltre alle immagini di Fellini, tra le 100 foto in mostra, numerosi ritratti di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, alcuni scatti di Sophia Loren in visita sul set e naturalmente le scene più famose del film. All'interno della sala espositiva, uno spazio sarà dedicato a Felliniana, un omaggio al grande maestro con la proiezione di film e interviste, incontri di approfondimento e, il 13 dicembre alle ore 18.00, l'imperdibile esibizione di Emanuela Battigelli (arpa) e Claudio Ferrarini (flauto) in Amarcord Rota.

dettagli

Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori


Cinemazero (Visita sito
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29054.htm 



Archivi del vedutismo 1 - Pietro Bellotti. Un altro Canaletto

A Ca’ Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, si prende il via l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti complessi di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento, dal 7 dicembre 2013 al 28 aprile 2014, ha come protagonista Pietro Bellotti, fratello di Bernardo Bellotto e nipote di Canaletto, attivo soprattutto in Francia nel corso della seconda metà del Settecento, cui per la prima volta viene dedicata un’esposizione monografica.
Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale, studi più recenti hanno invece conferito a questo artista un ruolo rilevante e inaspettato all’interno dell’arte veneziana del ‘700. Del resto basterebbero i legami di parentela proprio con Bellotto e Canaletto, a giustificare l’interesse nei suoi confronti. La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato. Una più completa e articolata messa a fuoco della sua produzione – che emerge attraverso questa mostra - consente oggi di valutarne le individualità e l’originale vena artistica, conferendogli un ruolo di petit maître accanto a figure già note come Antonio Joli, Michele Marieschi o Francesco Tironi. Alla mostra è abbinato un catalogo edito da Scripta (Verona, 2013), con interventi di Charles Beddington, Alberto Craievich, Domenico Crivellari e Carlo Montanaro.
Pietro Bellotti è l’ultimo nome di una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complicata’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Negli anni della giovinezza di Pietro lavorano a Venezia, oltre al fratello, anche lo zio e il decano Bernardo Canal, attivo in città fino alla morte, avvenuta nel 1744. Considerato questo contesto è inevitabile che egli si dedichi da subito alla pittura. Sono poche, sebbene di grande interesse, le notizie della sua biografia.
dettagli
Biglietto: consulta il sito del museo
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29041.htm 


Attraverso la Memoria

Il Museo Ebraico di Venezia in occasione delle attività commemorative per il Giorno della Memoria 2014 presenta al pubblico l’esposizione artistica “Attraverso la memoria” di Angelo Zennaro. Arte e Shoah: un binomio già in altre occasioni proposto che offre ai visitatori un approccio al tema ricco di stimoli e una chiave di lettura storica e critica volta a riflessioni alternative.
La mostra intende valorizzare tutti gli aspetti che contribuiscono a varcare la soglia della speranza trovando nella luce, colore, forme, la sintesi di valori condivisi. Sicuri che l’artista, nella nostra società, riveste un rinnovato ruolo civile e critico, perché, sebbene i cancelli di Auschwitz siano stati abbattuti, troppe ancora sono le discriminazioni, le guerre e i soprusi ai quali non dobbiamo e non vogliamo abituarci. Fornendo nuove visioni, lasciando tracce, memorie, colori, gesti, emozioni, pensieri, e la speranza sull’uomo perchè tutto ciò non debba mai più ripetersi.
dettagli
Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29108.htm 


I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

 I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

Una Mostra a Palazzo Ducale approfondisce il rapporto tra Venezia e la Persia di Shah Abbas il Grande

E’ aperta fino al 12 gennaio 2014 a Palazzo Ducale, la mostra I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA che illustra le relazioni diplomatiche con l’invio di delegazioni e doni reciproci hanno rappresentato una prassi strategica molto diffusa nei rapporti tra Venezia e le grandi potenze, soprattutto quelle dell’Oriente.
La giustificazione del rapporto diplomatico, il più delle volte, celava a tutti gli effetti una vera e propria finalità commerciale, attraverso la quale si riusciva spesso ad evitare eventi bellici assai più dannosi.
La mostra, inedita ed evocativa, approfondisce in particolare gli scambi intercorsi in età moderna tra la Repubblica e una delle più importanti potenze dell’epoca, la Persia Safavide, al tempo di Shah Abbas il Grande.
l percorso espositivo si apre con alcune incisioni, provenienti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e dalla Biblioteca del Museo Correr, in cui sono illustrati i volti dei protagonisti dell’epoca,dettagliatamente ritratti da artisti europei.
Un sezione dedicata alla rappresentazione cartografica della Persia presenta invece mappe e portolani utilizzati dai viaggiatori per orientarsi nel Mediterraneo orientale e in Medio Oriente, la cui qualità rivela la straordinaria capacità tecnico-scientifica deicartografi di tracciare, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i profili di territori della cui esistenza ben pochi all’epoca erano a conoscenza.
A testimonianza delle buone relazioni intercorse tra Venezia e la Persia Safavide vengono poi presentati i documenti del XVII secolo, tra i quali spiccano i firmani originali col sigillo dello Shah conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, nei quali viene costantemente rinnovata la promessa di collaborazione ed amicizia, suggellata dall’invio di doni diplomatici e dalla richiesta dettagliata da parte persiana della fornitura di alcuni manufatti veneziani, sia di grande pregio, sia destinati all’uso quotidiano.
Importante esempio della sontuosità e preziosità di queste regali sono il tappeto in seta, broccato in oro con motivi floreali a nastro, conservato al Museo di San Marco, ed il velluto, anch’esso di seta broccato in oro con raffigurati La Vergine e il Bambino, quasi sicuramente prodotto da maestranze specializzate armene nei laboratori di Nuova Giulfa ad Isfahan, conservato a Palazzo Mocenigo.
Orari e Biglietti: Ingresso con l’orario e il biglietto unico per i Musei di Piazza San Marco:
fino al 31 ottobre: 8.30 – 19.00(ingresso fino alle 18.00)
dall’1 novembre: 8.30 – 17.30(ingresso fino alle 16.30)
Fonte: http://www.venezia.net/14/10/2013/palazzo-ducale-i-doni-di-shah-abbas-il-grande-alla-serenissima.html

PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Pista di pattinaggio su Ghiaccio

La moderna pista di pattinaggio che tutti gli anni allieta l’inverno veneziano in Campo San Polo, nel cuore del centro storico, verrà inaugurata domani 7 dicembre 2013. Rimarrà attiva tutti i giorni per tutto il periodo invernale fino al termine del carnevale (21 febbraio 2012). Naturalmente è possibile noleggiare l’attrezzatura (i pattini) in loco oppure portarsi la propria.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini, la sera tanta musica e spettacoli di pattinaggio artistico. Tutto attorno troverete un villaggio di stand nello stile dei mercatini natalizi con prodotti dell’enogastronomia e all’artigianato tipico.
In occasione dell’apertura, il 7 dicembre 2013, dalle 11 alle 13 la pista sarà gratuita!
ORARI DI APERTURA
Per gli orari consultate il sito ufficiale QUI 
Prezzi:
RESIDENTI nel Comune di Venezia
Ingresso con propria attrezzatura
Fonte:http://www.venezia.net/06/12/2013/pista-di-pattinaggio-su-ghiaccio-san-polo.html 

 

08 GENNAIO 2014

PALAZZO MASTELLI E LE STATUE IN CAMPO DEI MORI


 Palazzo Mastelli e le statue in Campo dei Mori

La leggenda si nasconde dietro alle Statue del Campo dei Mori a Venezia
Palazzo Mastelli a Venezia, davanti alla Chiesa della Madonna dell’Orto, è famoso per essere stato in un passato recente infestato da fantasmi burloni e perchè una leggenda antichissima vuole che i proprietari del palazzo siano stati pietrificati per la loro estrema disonestà nel campo degli affari: le statue che li raffigurano, poste nel vicino Campo dei Mori e sulla facciata del palazzo, non sarebbero altro che loro stessi…pietrificati!
Palazzo Mastelli venne così chiamato dal soprannome che i veneziani affibbiarono agli antichi proprietari, i tre fratelli provenienti dalla Morea, Rioba, Afani e Sandi, che costruirono l’edificio intorno ai primi del 1100 : avari e disonesti commercianti possedevano ovviamente molti “mastelli” (catini) pieni di soldi.
Il Palazzo è anche denominato del Cammello perchè un bassorilievo sulla facciata rappresenta per l’appunto un uomo con un cammello.
Ma veniamo alla leggenda che riguarda il palazzo e le statue che potrete trovare nel vicino Campo dei Mori. Si narra che un giorno una donna andò a trovarli per comprare delle stoffe pregiate perchè rimasta vedova aveva appena ereditato un negozio di sartoria. I tre fratelli, noti per essere senza scrupoli, le proposero delle stoffe di scarsa qualità a un prezzo irragionevole pensando di potersi approfittare dell’inesperienza della donna. Ma lei, che invece di stoffe se ne intendeva stette al gioco e, nominando il nome di Dio, maledì il denaro che offrì loro in cambio delle stoffe: appena i commercianti presero in mano le monete che gli consegnò la donna si trasformarono immediatamente in pietra. Le quattro statue, tre raffiguranti i fratelli e una con un cammello vennero rinvenute dal servitore il giorno dopo e finirono sulla facciata del palazzo e nel vicino Campo dei Mori. La Statua del Sior Rioba è tra l’altro tuttora molto toccata dagli abitanti: si dice che se si tocca il naso della statua si avrà fortuna nel campo degli affari.
Palazzo Mastelli è anche legato a un’altra leggenda più recente. Si racconta che nel 1757 fosse infestato da fantasmi burloni che ogni giorno alla stessa ora facevano suonare contemporaneamente tutti i campanelli della casa. Il fatto aveva così spazientito e spaventato i proprietari che venne chiamato addirittura il Cappellano di San Fantin per fare un esorcismo. L’operazione ebbe successo, a quanto pare, visto che da quel momento i fantasmi non si fecero più sentire!
Fonte: http://www.venezia.net/12/11/2013/palazzo-mastelli-campo-dei-mori-statue.html  

8 ½ Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann 

A vent'anni dalla morte di Federico Fellini e a cinquanta dall'uscita del suo capolavoro 8½, il Centro Culturale Candiani dedica al grande maestro una serie di iniziative a partire dall'esposizione 8½. Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann, a cura di Cinemazero e in collaborazione con l'Archivio Fotografico Cinemazero Images di Pordenone. La selezione - tra le circa 3.000 fotografie che Gideon Bachmann ha scattato sul set - propone un percorso non convenzionale che ricostruisce la genesi di un film divenuto subito un classico e invita a percorrere un viaggio che apre a prospettive meravigliose e meno conosciute, che completano la conoscenza di un capolavoro come 8 ½. Lo sguardo esperto di Bachmann - oltre ai corpi e ai luoghi che sono giunti a noi come 'felliniani' per antonomasia - ha saputo cogliere e descrivere chiaramente l'atmosfera da caravanserraglio che ha animato il set, l'andirivieni di visite, il super attivismo del regista demiurgo, restituendoci un ritratto inusuale di uno dei più significativi maestri del Cinema. Sul set di 8 ½ c'erano tre fotografi, Paul Ronald (il fotografo di scena ufficiale), Tazio Secchiarioli (amico e mascotte di Fellini) e Gideon Bachmann (che raccoglieva materiale per un libro). Solo le foto di quest'ultimo sono rimaste, praticamente, inedite fino a una decina di anni fa, riscoperte e valorizzate dal prezioso archivio Cinemazero Images. Oltre alle immagini di Fellini, tra le 100 foto in mostra, numerosi ritratti di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, alcuni scatti di Sophia Loren in visita sul set e naturalmente le scene più famose del film. All'interno della sala espositiva, uno spazio sarà dedicato a Felliniana, un omaggio al grande maestro con la proiezione di film e interviste, incontri di approfondimento e, il 13 dicembre alle ore 18.00, l'imperdibile esibizione di Emanuela Battigelli (arpa) e Claudio Ferrarini (flauto) in Amarcord Rota.

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Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori


Cinemazero (Visita sito
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29054.htm 



Archivi del vedutismo 1 - Pietro Bellotti. Un altro Canaletto

A Ca’ Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, si prende il via l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti complessi di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento, dal 7 dicembre 2013 al 28 aprile 2014, ha come protagonista Pietro Bellotti, fratello di Bernardo Bellotto e nipote di Canaletto, attivo soprattutto in Francia nel corso della seconda metà del Settecento, cui per la prima volta viene dedicata un’esposizione monografica.
Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale, studi più recenti hanno invece conferito a questo artista un ruolo rilevante e inaspettato all’interno dell’arte veneziana del ‘700. Del resto basterebbero i legami di parentela proprio con Bellotto e Canaletto, a giustificare l’interesse nei suoi confronti. La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato. Una più completa e articolata messa a fuoco della sua produzione – che emerge attraverso questa mostra - consente oggi di valutarne le individualità e l’originale vena artistica, conferendogli un ruolo di petit maître accanto a figure già note come Antonio Joli, Michele Marieschi o Francesco Tironi. Alla mostra è abbinato un catalogo edito da Scripta (Verona, 2013), con interventi di Charles Beddington, Alberto Craievich, Domenico Crivellari e Carlo Montanaro.
Pietro Bellotti è l’ultimo nome di una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complicata’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Negli anni della giovinezza di Pietro lavorano a Venezia, oltre al fratello, anche lo zio e il decano Bernardo Canal, attivo in città fino alla morte, avvenuta nel 1744. Considerato questo contesto è inevitabile che egli si dedichi da subito alla pittura. Sono poche, sebbene di grande interesse, le notizie della sua biografia.
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Biglietto: consulta il sito del museo
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29041.htm 


Attraverso la Memoria

Il Museo Ebraico di Venezia in occasione delle attività commemorative per il Giorno della Memoria 2014 presenta al pubblico l’esposizione artistica “Attraverso la memoria” di Angelo Zennaro. Arte e Shoah: un binomio già in altre occasioni proposto che offre ai visitatori un approccio al tema ricco di stimoli e una chiave di lettura storica e critica volta a riflessioni alternative.
La mostra intende valorizzare tutti gli aspetti che contribuiscono a varcare la soglia della speranza trovando nella luce, colore, forme, la sintesi di valori condivisi. Sicuri che l’artista, nella nostra società, riveste un rinnovato ruolo civile e critico, perché, sebbene i cancelli di Auschwitz siano stati abbattuti, troppe ancora sono le discriminazioni, le guerre e i soprusi ai quali non dobbiamo e non vogliamo abituarci. Fornendo nuove visioni, lasciando tracce, memorie, colori, gesti, emozioni, pensieri, e la speranza sull’uomo perchè tutto ciò non debba mai più ripetersi.
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Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29108.htm 


I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

 I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

Una Mostra a Palazzo Ducale approfondisce il rapporto tra Venezia e la Persia di Shah Abbas il Grande

E’ aperta fino al 12 gennaio 2014 a Palazzo Ducale, la mostra I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA che illustra le relazioni diplomatiche con l’invio di delegazioni e doni reciproci hanno rappresentato una prassi strategica molto diffusa nei rapporti tra Venezia e le grandi potenze, soprattutto quelle dell’Oriente.
La giustificazione del rapporto diplomatico, il più delle volte, celava a tutti gli effetti una vera e propria finalità commerciale, attraverso la quale si riusciva spesso ad evitare eventi bellici assai più dannosi.
La mostra, inedita ed evocativa, approfondisce in particolare gli scambi intercorsi in età moderna tra la Repubblica e una delle più importanti potenze dell’epoca, la Persia Safavide, al tempo di Shah Abbas il Grande.
l percorso espositivo si apre con alcune incisioni, provenienti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e dalla Biblioteca del Museo Correr, in cui sono illustrati i volti dei protagonisti dell’epoca,dettagliatamente ritratti da artisti europei.
Un sezione dedicata alla rappresentazione cartografica della Persia presenta invece mappe e portolani utilizzati dai viaggiatori per orientarsi nel Mediterraneo orientale e in Medio Oriente, la cui qualità rivela la straordinaria capacità tecnico-scientifica deicartografi di tracciare, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i profili di territori della cui esistenza ben pochi all’epoca erano a conoscenza.
A testimonianza delle buone relazioni intercorse tra Venezia e la Persia Safavide vengono poi presentati i documenti del XVII secolo, tra i quali spiccano i firmani originali col sigillo dello Shah conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, nei quali viene costantemente rinnovata la promessa di collaborazione ed amicizia, suggellata dall’invio di doni diplomatici e dalla richiesta dettagliata da parte persiana della fornitura di alcuni manufatti veneziani, sia di grande pregio, sia destinati all’uso quotidiano.
Importante esempio della sontuosità e preziosità di queste regali sono il tappeto in seta, broccato in oro con motivi floreali a nastro, conservato al Museo di San Marco, ed il velluto, anch’esso di seta broccato in oro con raffigurati La Vergine e il Bambino, quasi sicuramente prodotto da maestranze specializzate armene nei laboratori di Nuova Giulfa ad Isfahan, conservato a Palazzo Mocenigo.
Orari e Biglietti: Ingresso con l’orario e il biglietto unico per i Musei di Piazza San Marco:
fino al 31 ottobre: 8.30 – 19.00(ingresso fino alle 18.00)
dall’1 novembre: 8.30 – 17.30(ingresso fino alle 16.30)
Fonte: http://www.venezia.net/14/10/2013/palazzo-ducale-i-doni-di-shah-abbas-il-grande-alla-serenissima.html

PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Pista di pattinaggio su Ghiaccio

La moderna pista di pattinaggio che tutti gli anni allieta l’inverno veneziano in Campo San Polo, nel cuore del centro storico, verrà inaugurata domani 7 dicembre 2013. Rimarrà attiva tutti i giorni per tutto il periodo invernale fino al termine del carnevale (21 febbraio 2012). Naturalmente è possibile noleggiare l’attrezzatura (i pattini) in loco oppure portarsi la propria.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini, la sera tanta musica e spettacoli di pattinaggio artistico. Tutto attorno troverete un villaggio di stand nello stile dei mercatini natalizi con prodotti dell’enogastronomia e all’artigianato tipico.
In occasione dell’apertura, il 7 dicembre 2013, dalle 11 alle 13 la pista sarà gratuita!
ORARI DI APERTURA
Per gli orari consultate il sito ufficiale QUI 
Prezzi:
RESIDENTI nel Comune di Venezia
Ingresso con propria attrezzatura
Fonte:http://www.venezia.net/06/12/2013/pista-di-pattinaggio-su-ghiaccio-san-polo.html

 

 

09 GENNAIO 2014

8 ½ Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann 

A vent'anni dalla morte di Federico Fellini e a cinquanta dall'uscita del suo capolavoro 8½, il Centro Culturale Candiani dedica al grande maestro una serie di iniziative a partire dall'esposizione 8½. Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann, a cura di Cinemazero e in collaborazione con l'Archivio Fotografico Cinemazero Images di Pordenone. La selezione - tra le circa 3.000 fotografie che Gideon Bachmann ha scattato sul set - propone un percorso non convenzionale che ricostruisce la genesi di un film divenuto subito un classico e invita a percorrere un viaggio che apre a prospettive meravigliose e meno conosciute, che completano la conoscenza di un capolavoro come 8 ½. Lo sguardo esperto di Bachmann - oltre ai corpi e ai luoghi che sono giunti a noi come 'felliniani' per antonomasia - ha saputo cogliere e descrivere chiaramente l'atmosfera da caravanserraglio che ha animato il set, l'andirivieni di visite, il super attivismo del regista demiurgo, restituendoci un ritratto inusuale di uno dei più significativi maestri del Cinema. Sul set di 8 ½ c'erano tre fotografi, Paul Ronald (il fotografo di scena ufficiale), Tazio Secchiarioli (amico e mascotte di Fellini) e Gideon Bachmann (che raccoglieva materiale per un libro). Solo le foto di quest'ultimo sono rimaste, praticamente, inedite fino a una decina di anni fa, riscoperte e valorizzate dal prezioso archivio Cinemazero Images. Oltre alle immagini di Fellini, tra le 100 foto in mostra, numerosi ritratti di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, alcuni scatti di Sophia Loren in visita sul set e naturalmente le scene più famose del film. All'interno della sala espositiva, uno spazio sarà dedicato a Felliniana, un omaggio al grande maestro con la proiezione di film e interviste, incontri di approfondimento e, il 13 dicembre alle ore 18.00, l'imperdibile esibizione di Emanuela Battigelli (arpa) e Claudio Ferrarini (flauto) in Amarcord Rota.

dettagli

Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori


Cinemazero (Visita sito
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29054.htm 



Archivi del vedutismo 1 - Pietro Bellotti. Un altro Canaletto

A Ca’ Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, si prende il via l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti complessi di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento, dal 7 dicembre 2013 al 28 aprile 2014, ha come protagonista Pietro Bellotti, fratello di Bernardo Bellotto e nipote di Canaletto, attivo soprattutto in Francia nel corso della seconda metà del Settecento, cui per la prima volta viene dedicata un’esposizione monografica.
Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale, studi più recenti hanno invece conferito a questo artista un ruolo rilevante e inaspettato all’interno dell’arte veneziana del ‘700. Del resto basterebbero i legami di parentela proprio con Bellotto e Canaletto, a giustificare l’interesse nei suoi confronti. La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato. Una più completa e articolata messa a fuoco della sua produzione – che emerge attraverso questa mostra - consente oggi di valutarne le individualità e l’originale vena artistica, conferendogli un ruolo di petit maître accanto a figure già note come Antonio Joli, Michele Marieschi o Francesco Tironi. Alla mostra è abbinato un catalogo edito da Scripta (Verona, 2013), con interventi di Charles Beddington, Alberto Craievich, Domenico Crivellari e Carlo Montanaro.
Pietro Bellotti è l’ultimo nome di una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complicata’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Negli anni della giovinezza di Pietro lavorano a Venezia, oltre al fratello, anche lo zio e il decano Bernardo Canal, attivo in città fino alla morte, avvenuta nel 1744. Considerato questo contesto è inevitabile che egli si dedichi da subito alla pittura. Sono poche, sebbene di grande interesse, le notizie della sua biografia.
dettagli
Biglietto: consulta il sito del museo
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29041.htm 


Attraverso la Memoria

Il Museo Ebraico di Venezia in occasione delle attività commemorative per il Giorno della Memoria 2014 presenta al pubblico l’esposizione artistica “Attraverso la memoria” di Angelo Zennaro. Arte e Shoah: un binomio già in altre occasioni proposto che offre ai visitatori un approccio al tema ricco di stimoli e una chiave di lettura storica e critica volta a riflessioni alternative.
La mostra intende valorizzare tutti gli aspetti che contribuiscono a varcare la soglia della speranza trovando nella luce, colore, forme, la sintesi di valori condivisi. Sicuri che l’artista, nella nostra società, riveste un rinnovato ruolo civile e critico, perché, sebbene i cancelli di Auschwitz siano stati abbattuti, troppe ancora sono le discriminazioni, le guerre e i soprusi ai quali non dobbiamo e non vogliamo abituarci. Fornendo nuove visioni, lasciando tracce, memorie, colori, gesti, emozioni, pensieri, e la speranza sull’uomo perchè tutto ciò non debba mai più ripetersi.
dettagli
Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29108.htm 


I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

 I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

Una Mostra a Palazzo Ducale approfondisce il rapporto tra Venezia e la Persia di Shah Abbas il Grande

E’ aperta fino al 12 gennaio 2014 a Palazzo Ducale, la mostra I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA che illustra le relazioni diplomatiche con l’invio di delegazioni e doni reciproci hanno rappresentato una prassi strategica molto diffusa nei rapporti tra Venezia e le grandi potenze, soprattutto quelle dell’Oriente.
La giustificazione del rapporto diplomatico, il più delle volte, celava a tutti gli effetti una vera e propria finalità commerciale, attraverso la quale si riusciva spesso ad evitare eventi bellici assai più dannosi.
La mostra, inedita ed evocativa, approfondisce in particolare gli scambi intercorsi in età moderna tra la Repubblica e una delle più importanti potenze dell’epoca, la Persia Safavide, al tempo di Shah Abbas il Grande.
l percorso espositivo si apre con alcune incisioni, provenienti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e dalla Biblioteca del Museo Correr, in cui sono illustrati i volti dei protagonisti dell’epoca,dettagliatamente ritratti da artisti europei.
Un sezione dedicata alla rappresentazione cartografica della Persia presenta invece mappe e portolani utilizzati dai viaggiatori per orientarsi nel Mediterraneo orientale e in Medio Oriente, la cui qualità rivela la straordinaria capacità tecnico-scientifica deicartografi di tracciare, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i profili di territori della cui esistenza ben pochi all’epoca erano a conoscenza.
A testimonianza delle buone relazioni intercorse tra Venezia e la Persia Safavide vengono poi presentati i documenti del XVII secolo, tra i quali spiccano i firmani originali col sigillo dello Shah conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, nei quali viene costantemente rinnovata la promessa di collaborazione ed amicizia, suggellata dall’invio di doni diplomatici e dalla richiesta dettagliata da parte persiana della fornitura di alcuni manufatti veneziani, sia di grande pregio, sia destinati all’uso quotidiano.
Importante esempio della sontuosità e preziosità di queste regali sono il tappeto in seta, broccato in oro con motivi floreali a nastro, conservato al Museo di San Marco, ed il velluto, anch’esso di seta broccato in oro con raffigurati La Vergine e il Bambino, quasi sicuramente prodotto da maestranze specializzate armene nei laboratori di Nuova Giulfa ad Isfahan, conservato a Palazzo Mocenigo.
Orari e Biglietti: Ingresso con l’orario e il biglietto unico per i Musei di Piazza San Marco:
fino al 31 ottobre: 8.30 – 19.00(ingresso fino alle 18.00)
dall’1 novembre: 8.30 – 17.30(ingresso fino alle 16.30)
Fonte: http://www.venezia.net/14/10/2013/palazzo-ducale-i-doni-di-shah-abbas-il-grande-alla-serenissima.html

PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Pista di pattinaggio su Ghiaccio

La moderna pista di pattinaggio che tutti gli anni allieta l’inverno veneziano in Campo San Polo, nel cuore del centro storico, verrà inaugurata domani 7 dicembre 2013. Rimarrà attiva tutti i giorni per tutto il periodo invernale fino al termine del carnevale (21 febbraio 2012). Naturalmente è possibile noleggiare l’attrezzatura (i pattini) in loco oppure portarsi la propria.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini, la sera tanta musica e spettacoli di pattinaggio artistico. Tutto attorno troverete un villaggio di stand nello stile dei mercatini natalizi con prodotti dell’enogastronomia e all’artigianato tipico.
In occasione dell’apertura, il 7 dicembre 2013, dalle 11 alle 13 la pista sarà gratuita!
ORARI DI APERTURA
Per gli orari consultate il sito ufficiale QUI 
Prezzi:
RESIDENTI nel Comune di Venezia
Ingresso con propria attrezzatura
Fonte:http://www.venezia.net/06/12/2013/pista-di-pattinaggio-su-ghiaccio-san-polo.html

 

10 GENNAIO 2014

Visite guidate gratuite a Palazzo Grimani

 Visite guidate gratuite a Palazzo Grimani

Il Museo di Palazzo Grimani inaugura il 2014 proponendo un nuovo ciclo di visite guidate gratuite, a cura del personale del Museo.
A partire dal 3 gennaio 2014 e fino alla fine di marzo, il venerdì alle ore 15.00 e il sabato alle ore 11.00, i visitatori potranno seguire un itinerario guidato a Palazzo Grimani, dimora patrizia del Cinquecento.

Per informazioni ed eventuali prenotazioni: tel. +39 041 2411507).

 

8 ½ Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann 

A vent'anni dalla morte di Federico Fellini e a cinquanta dall'uscita del suo capolavoro 8½, il Centro Culturale Candiani dedica al grande maestro una serie di iniziative a partire dall'esposizione 8½. Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann, a cura di Cinemazero e in collaborazione con l'Archivio Fotografico Cinemazero Images di Pordenone. La selezione - tra le circa 3.000 fotografie che Gideon Bachmann ha scattato sul set - propone un percorso non convenzionale che ricostruisce la genesi di un film divenuto subito un classico e invita a percorrere un viaggio che apre a prospettive meravigliose e meno conosciute, che completano la conoscenza di un capolavoro come 8 ½. Lo sguardo esperto di Bachmann - oltre ai corpi e ai luoghi che sono giunti a noi come 'felliniani' per antonomasia - ha saputo cogliere e descrivere chiaramente l'atmosfera da caravanserraglio che ha animato il set, l'andirivieni di visite, il super attivismo del regista demiurgo, restituendoci un ritratto inusuale di uno dei più significativi maestri del Cinema. Sul set di 8 ½ c'erano tre fotografi, Paul Ronald (il fotografo di scena ufficiale), Tazio Secchiarioli (amico e mascotte di Fellini) e Gideon Bachmann (che raccoglieva materiale per un libro). Solo le foto di quest'ultimo sono rimaste, praticamente, inedite fino a una decina di anni fa, riscoperte e valorizzate dal prezioso archivio Cinemazero Images. Oltre alle immagini di Fellini, tra le 100 foto in mostra, numerosi ritratti di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, alcuni scatti di Sophia Loren in visita sul set e naturalmente le scene più famose del film. All'interno della sala espositiva, uno spazio sarà dedicato a Felliniana, un omaggio al grande maestro con la proiezione di film e interviste, incontri di approfondimento e, il 13 dicembre alle ore 18.00, l'imperdibile esibizione di Emanuela Battigelli (arpa) e Claudio Ferrarini (flauto) in Amarcord Rota.

dettagli

Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori


Cinemazero (Visita sito
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29054.htm 



Archivi del vedutismo 1 - Pietro Bellotti. Un altro Canaletto

A Ca’ Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, si prende il via l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti complessi di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento, dal 7 dicembre 2013 al 28 aprile 2014, ha come protagonista Pietro Bellotti, fratello di Bernardo Bellotto e nipote di Canaletto, attivo soprattutto in Francia nel corso della seconda metà del Settecento, cui per la prima volta viene dedicata un’esposizione monografica.
Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale, studi più recenti hanno invece conferito a questo artista un ruolo rilevante e inaspettato all’interno dell’arte veneziana del ‘700. Del resto basterebbero i legami di parentela proprio con Bellotto e Canaletto, a giustificare l’interesse nei suoi confronti. La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato. Una più completa e articolata messa a fuoco della sua produzione – che emerge attraverso questa mostra - consente oggi di valutarne le individualità e l’originale vena artistica, conferendogli un ruolo di petit maître accanto a figure già note come Antonio Joli, Michele Marieschi o Francesco Tironi. Alla mostra è abbinato un catalogo edito da Scripta (Verona, 2013), con interventi di Charles Beddington, Alberto Craievich, Domenico Crivellari e Carlo Montanaro.
Pietro Bellotti è l’ultimo nome di una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complicata’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Negli anni della giovinezza di Pietro lavorano a Venezia, oltre al fratello, anche lo zio e il decano Bernardo Canal, attivo in città fino alla morte, avvenuta nel 1744. Considerato questo contesto è inevitabile che egli si dedichi da subito alla pittura. Sono poche, sebbene di grande interesse, le notizie della sua biografia.
dettagli
Biglietto: consulta il sito del museo
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29041.htm 


Attraverso la Memoria

Il Museo Ebraico di Venezia in occasione delle attività commemorative per il Giorno della Memoria 2014 presenta al pubblico l’esposizione artistica “Attraverso la memoria” di Angelo Zennaro. Arte e Shoah: un binomio già in altre occasioni proposto che offre ai visitatori un approccio al tema ricco di stimoli e una chiave di lettura storica e critica volta a riflessioni alternative.
La mostra intende valorizzare tutti gli aspetti che contribuiscono a varcare la soglia della speranza trovando nella luce, colore, forme, la sintesi di valori condivisi. Sicuri che l’artista, nella nostra società, riveste un rinnovato ruolo civile e critico, perché, sebbene i cancelli di Auschwitz siano stati abbattuti, troppe ancora sono le discriminazioni, le guerre e i soprusi ai quali non dobbiamo e non vogliamo abituarci. Fornendo nuove visioni, lasciando tracce, memorie, colori, gesti, emozioni, pensieri, e la speranza sull’uomo perchè tutto ciò non debba mai più ripetersi.
dettagli
Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29108.htm 


I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

 I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

Una Mostra a Palazzo Ducale approfondisce il rapporto tra Venezia e la Persia di Shah Abbas il Grande

E’ aperta fino al 12 gennaio 2014 a Palazzo Ducale, la mostra I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA che illustra le relazioni diplomatiche con l’invio di delegazioni e doni reciproci hanno rappresentato una prassi strategica molto diffusa nei rapporti tra Venezia e le grandi potenze, soprattutto quelle dell’Oriente.
La giustificazione del rapporto diplomatico, il più delle volte, celava a tutti gli effetti una vera e propria finalità commerciale, attraverso la quale si riusciva spesso ad evitare eventi bellici assai più dannosi.
La mostra, inedita ed evocativa, approfondisce in particolare gli scambi intercorsi in età moderna tra la Repubblica e una delle più importanti potenze dell’epoca, la Persia Safavide, al tempo di Shah Abbas il Grande.
l percorso espositivo si apre con alcune incisioni, provenienti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e dalla Biblioteca del Museo Correr, in cui sono illustrati i volti dei protagonisti dell’epoca,dettagliatamente ritratti da artisti europei.
Un sezione dedicata alla rappresentazione cartografica della Persia presenta invece mappe e portolani utilizzati dai viaggiatori per orientarsi nel Mediterraneo orientale e in Medio Oriente, la cui qualità rivela la straordinaria capacità tecnico-scientifica deicartografi di tracciare, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i profili di territori della cui esistenza ben pochi all’epoca erano a conoscenza.
A testimonianza delle buone relazioni intercorse tra Venezia e la Persia Safavide vengono poi presentati i documenti del XVII secolo, tra i quali spiccano i firmani originali col sigillo dello Shah conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, nei quali viene costantemente rinnovata la promessa di collaborazione ed amicizia, suggellata dall’invio di doni diplomatici e dalla richiesta dettagliata da parte persiana della fornitura di alcuni manufatti veneziani, sia di grande pregio, sia destinati all’uso quotidiano.
Importante esempio della sontuosità e preziosità di queste regali sono il tappeto in seta, broccato in oro con motivi floreali a nastro, conservato al Museo di San Marco, ed il velluto, anch’esso di seta broccato in oro con raffigurati La Vergine e il Bambino, quasi sicuramente prodotto da maestranze specializzate armene nei laboratori di Nuova Giulfa ad Isfahan, conservato a Palazzo Mocenigo.
Orari e Biglietti: Ingresso con l’orario e il biglietto unico per i Musei di Piazza San Marco:
fino al 31 ottobre: 8.30 – 19.00(ingresso fino alle 18.00)
dall’1 novembre: 8.30 – 17.30(ingresso fino alle 16.30)
Fonte: http://www.venezia.net/14/10/2013/palazzo-ducale-i-doni-di-shah-abbas-il-grande-alla-serenissima.html

PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Pista di pattinaggio su Ghiaccio

La moderna pista di pattinaggio che tutti gli anni allieta l’inverno veneziano in Campo San Polo, nel cuore del centro storico, verrà inaugurata domani 7 dicembre 2013. Rimarrà attiva tutti i giorni per tutto il periodo invernale fino al termine del carnevale (21 febbraio 2012). Naturalmente è possibile noleggiare l’attrezzatura (i pattini) in loco oppure portarsi la propria.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini, la sera tanta musica e spettacoli di pattinaggio artistico. Tutto attorno troverete un villaggio di stand nello stile dei mercatini natalizi con prodotti dell’enogastronomia e all’artigianato tipico.
In occasione dell’apertura, il 7 dicembre 2013, dalle 11 alle 13 la pista sarà gratuita!
ORARI DI APERTURA
Per gli orari consultate il sito ufficiale QUI 
Prezzi:
RESIDENTI nel Comune di Venezia
Ingresso con propria attrezzatura
Fonte:http://www.venezia.net/06/12/2013/pista-di-pattinaggio-su-ghiaccio-san-polo.html



11 GENNAIO 2014

Visite guidate gratuite a Palazzo Grimani

 Visite guidate gratuite a Palazzo Grimani

Il Museo di Palazzo Grimani inaugura il 2014 proponendo un nuovo ciclo di visite guidate gratuite, a cura del personale del Museo.
A partire dal 3 gennaio 2014 e fino alla fine di marzo, il venerdì alle ore 15.00 e il sabato alle ore 11.00, i visitatori potranno seguire un itinerario guidato a Palazzo Grimani, dimora patrizia del Cinquecento.

Per informazioni ed eventuali prenotazioni: tel. +39 041 2411507).

 

8 ½ Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann 

A vent'anni dalla morte di Federico Fellini e a cinquanta dall'uscita del suo capolavoro 8½, il Centro Culturale Candiani dedica al grande maestro una serie di iniziative a partire dall'esposizione 8½. Il viaggio di Fellini. Fotografie di Gideon Bachmann, a cura di Cinemazero e in collaborazione con l'Archivio Fotografico Cinemazero Images di Pordenone. La selezione - tra le circa 3.000 fotografie che Gideon Bachmann ha scattato sul set - propone un percorso non convenzionale che ricostruisce la genesi di un film divenuto subito un classico e invita a percorrere un viaggio che apre a prospettive meravigliose e meno conosciute, che completano la conoscenza di un capolavoro come 8 ½. Lo sguardo esperto di Bachmann - oltre ai corpi e ai luoghi che sono giunti a noi come 'felliniani' per antonomasia - ha saputo cogliere e descrivere chiaramente l'atmosfera da caravanserraglio che ha animato il set, l'andirivieni di visite, il super attivismo del regista demiurgo, restituendoci un ritratto inusuale di uno dei più significativi maestri del Cinema. Sul set di 8 ½ c'erano tre fotografi, Paul Ronald (il fotografo di scena ufficiale), Tazio Secchiarioli (amico e mascotte di Fellini) e Gideon Bachmann (che raccoglieva materiale per un libro). Solo le foto di quest'ultimo sono rimaste, praticamente, inedite fino a una decina di anni fa, riscoperte e valorizzate dal prezioso archivio Cinemazero Images. Oltre alle immagini di Fellini, tra le 100 foto in mostra, numerosi ritratti di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, alcuni scatti di Sophia Loren in visita sul set e naturalmente le scene più famose del film. All'interno della sala espositiva, uno spazio sarà dedicato a Felliniana, un omaggio al grande maestro con la proiezione di film e interviste, incontri di approfondimento e, il 13 dicembre alle ore 18.00, l'imperdibile esibizione di Emanuela Battigelli (arpa) e Claudio Ferrarini (flauto) in Amarcord Rota.

dettagli

Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori


Cinemazero (Visita sito
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29054.htm 



Archivi del vedutismo 1 - Pietro Bellotti. Un altro Canaletto

A Ca’ Rezzonico, luogo simbolo del Settecento veneziano, si prende il via l’iniziativa “Archivi del vedutismo”, dedicata ai protagonisti meno noti e ad alcuni aspetti complessi di uno dei generi più amati della pittura del XVIII secolo. Il primo appuntamento, dal 7 dicembre 2013 al 28 aprile 2014, ha come protagonista Pietro Bellotti, fratello di Bernardo Bellotto e nipote di Canaletto, attivo soprattutto in Francia nel corso della seconda metà del Settecento, cui per la prima volta viene dedicata un’esposizione monografica.
Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale, studi più recenti hanno invece conferito a questo artista un ruolo rilevante e inaspettato all’interno dell’arte veneziana del ‘700. Del resto basterebbero i legami di parentela proprio con Bellotto e Canaletto, a giustificare l’interesse nei suoi confronti. La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato. Una più completa e articolata messa a fuoco della sua produzione – che emerge attraverso questa mostra - consente oggi di valutarne le individualità e l’originale vena artistica, conferendogli un ruolo di petit maître accanto a figure già note come Antonio Joli, Michele Marieschi o Francesco Tironi. Alla mostra è abbinato un catalogo edito da Scripta (Verona, 2013), con interventi di Charles Beddington, Alberto Craievich, Domenico Crivellari e Carlo Montanaro.
Pietro Bellotti è l’ultimo nome di una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complicata’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Negli anni della giovinezza di Pietro lavorano a Venezia, oltre al fratello, anche lo zio e il decano Bernardo Canal, attivo in città fino alla morte, avvenuta nel 1744. Considerato questo contesto è inevitabile che egli si dedichi da subito alla pittura. Sono poche, sebbene di grande interesse, le notizie della sua biografia.
dettagli
Biglietto: consulta il sito del museo
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29041.htm 


Attraverso la Memoria

Il Museo Ebraico di Venezia in occasione delle attività commemorative per il Giorno della Memoria 2014 presenta al pubblico l’esposizione artistica “Attraverso la memoria” di Angelo Zennaro. Arte e Shoah: un binomio già in altre occasioni proposto che offre ai visitatori un approccio al tema ricco di stimoli e una chiave di lettura storica e critica volta a riflessioni alternative.
La mostra intende valorizzare tutti gli aspetti che contribuiscono a varcare la soglia della speranza trovando nella luce, colore, forme, la sintesi di valori condivisi. Sicuri che l’artista, nella nostra società, riveste un rinnovato ruolo civile e critico, perché, sebbene i cancelli di Auschwitz siano stati abbattuti, troppe ancora sono le discriminazioni, le guerre e i soprusi ai quali non dobbiamo e non vogliamo abituarci. Fornendo nuove visioni, lasciando tracce, memorie, colori, gesti, emozioni, pensieri, e la speranza sull’uomo perchè tutto ciò non debba mai più ripetersi.
dettagli
Biglietto: consulta il sito dell'evento
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-29108.htm 


I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

 I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA

Una Mostra a Palazzo Ducale approfondisce il rapporto tra Venezia e la Persia di Shah Abbas il Grande

E’ aperta fino al 12 gennaio 2014 a Palazzo Ducale, la mostra I DONI DI SHAH ABBAS IL GRANDE ALLA SERENISSIMA che illustra le relazioni diplomatiche con l’invio di delegazioni e doni reciproci hanno rappresentato una prassi strategica molto diffusa nei rapporti tra Venezia e le grandi potenze, soprattutto quelle dell’Oriente.
La giustificazione del rapporto diplomatico, il più delle volte, celava a tutti gli effetti una vera e propria finalità commerciale, attraverso la quale si riusciva spesso ad evitare eventi bellici assai più dannosi.
La mostra, inedita ed evocativa, approfondisce in particolare gli scambi intercorsi in età moderna tra la Repubblica e una delle più importanti potenze dell’epoca, la Persia Safavide, al tempo di Shah Abbas il Grande.
l percorso espositivo si apre con alcune incisioni, provenienti dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e dalla Biblioteca del Museo Correr, in cui sono illustrati i volti dei protagonisti dell’epoca,dettagliatamente ritratti da artisti europei.
Un sezione dedicata alla rappresentazione cartografica della Persia presenta invece mappe e portolani utilizzati dai viaggiatori per orientarsi nel Mediterraneo orientale e in Medio Oriente, la cui qualità rivela la straordinaria capacità tecnico-scientifica deicartografi di tracciare, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i profili di territori della cui esistenza ben pochi all’epoca erano a conoscenza.
A testimonianza delle buone relazioni intercorse tra Venezia e la Persia Safavide vengono poi presentati i documenti del XVII secolo, tra i quali spiccano i firmani originali col sigillo dello Shah conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia, nei quali viene costantemente rinnovata la promessa di collaborazione ed amicizia, suggellata dall’invio di doni diplomatici e dalla richiesta dettagliata da parte persiana della fornitura di alcuni manufatti veneziani, sia di grande pregio, sia destinati all’uso quotidiano.
Importante esempio della sontuosità e preziosità di queste regali sono il tappeto in seta, broccato in oro con motivi floreali a nastro, conservato al Museo di San Marco, ed il velluto, anch’esso di seta broccato in oro con raffigurati La Vergine e il Bambino, quasi sicuramente prodotto da maestranze specializzate armene nei laboratori di Nuova Giulfa ad Isfahan, conservato a Palazzo Mocenigo.
Orari e Biglietti: Ingresso con l’orario e il biglietto unico per i Musei di Piazza San Marco:
fino al 31 ottobre: 8.30 – 19.00(ingresso fino alle 18.00)
dall’1 novembre: 8.30 – 17.30(ingresso fino alle 16.30)
Fonte: http://www.venezia.net/14/10/2013/palazzo-ducale-i-doni-di-shah-abbas-il-grande-alla-serenissima.html

PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Pista di pattinaggio su Ghiaccio

La moderna pista di pattinaggio che tutti gli anni allieta l’inverno veneziano in Campo San Polo, nel cuore del centro storico, verrà inaugurata domani 7 dicembre 2013. Rimarrà attiva tutti i giorni per tutto il periodo invernale fino al termine del carnevale (21 febbraio 2012). Naturalmente è possibile noleggiare l’attrezzatura (i pattini) in loco oppure portarsi la propria.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini, la sera tanta musica e spettacoli di pattinaggio artistico. Tutto attorno troverete un villaggio di stand nello stile dei mercatini natalizi con prodotti dell’enogastronomia e all’artigianato tipico.
In occasione dell’apertura, il 7 dicembre 2013, dalle 11 alle 13 la pista sarà gratuita!
ORARI DI APERTURA
Per gli orari consultate il sito ufficiale QUI 
Prezzi:
RESIDENTI nel Comune di Venezia
Ingresso con propria attrezzatura
Fonte:http://www.venezia.net/06/12/2013/pista-di-pattinaggio-su-ghiaccio-san-polo.html

 

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