domenica 20 aprile 2014

DAL 21 AL 25 APRILE 2014 - VENEZIA GRATIS _ VENICE FOR FREE

21 APRILE 2014







Samarcanda  
Dal 19 al 21 aprile 2014 il mercatino artigianale "Samarcanda" in Campo Santo Stefano a Venezia.
 Artigiani creativi sbarcano a Venezia da tutta Italia e arrivano in pieno centro storico nel fine settimana di Pasqua 2014, per la prima edizione del mercato "Samarcanda" alla quale potranno partecipare una decina di artigiani espositori selezionati .Un mercato speciale ed esclusivo, in uno dei luoghi piu' eleganti e commerciali della citta'.
Calze per ballare il tango, vestiti che si trasformano, borse, cappelli, biyoux e gioielli, pezzi unici e originali, tutto fatti a mano. Un mercato all'insegna della creatività, quello degli artigiani che sbarcano a Venezia in pieno centro storico, pochi espositori di eccellenza, per la prima edizione di "Samarcanda".
Un mercato speciale ed esclusivo, in uno dei luoghi piu' eleganti e commerciali della citta'.
Lo spazio che lo ospiterà è molto caratteristico e "veneziano", nelle immediate adiacenze del centralissimo Campo Santo Stefano, zona di bar ristoranti e negozi, vicino ai musei di Palazzo Grassi, Palazzo Franchetti e Fortuny. Samarcanda si terrà il 19-20-21 aprile, con orario dalle 10 alle 19.30 e presenta un artigianato "libero" e creativo, vestiti, con il denominatore comune del "made in Italy" un patrimonio culturale da tutelare, che nella cornice di Venezia trova una sede di eccellenza.
Samarcanda si terrà il 19-20-21 aprile, con orario dalle 10 alle 19.30
Ingresso libero
Informazioni: samarcandavenezia2014@gmail.com Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.
 
 
 
 
Primavera in corso  

    Dal 19 aprile al 17 maggio 2014 gli appuntamenti con "Primavera in corso" al Castello del Catajo di Due Carrare (PD).
     Ritornano gli eventi speciali al Castello del Catajo, fino al 17 maggio una serie di imperdibili appuntamenti che coloreranno la primavera, dai pomeriggi di giochi per bambini, alla giornata dedicata alle rose, dagli spazi privati riaperti alle serate degustazione.
     
    Sabato 19 aprile dalle 15.00 alle 19.00
    IL CASTELLO PRIVATO E IL SACRO, APRE LA CAPPELLA GENTILIZIA.
    In uno dei due unici esclusivi appuntamenti annuali il Catajo apre uno dei suoi più affascinanti spazi privati.
    In occasione della Pasqua apre al pubblico per due soli giorni la cappella gentilizia, capolavoro del neogotico fatta costruire dalla famiglia arciducale Austro Estense e che conserva ancora oggi intatto tutto il fascino di un ambiente privato e intimo.
     
    APERTURE CON VISITE GUIDATE ANCHE NEI GIORNI DI PASQUA, PASQUETTA E 25 APRILE
     
    Domenica 27 aprile dalle 15.00 alle 19.00
    ANTICHE DAME E NUOVE ROSE AL CASTELLO
    Esclusivo appuntamento nel giardino del castello con Davide Dalla Libera di Novaspina, uno dei più giovani e talentuosi ibridatori di rose d'Europa, circondato dalle sue fioriture; un intrigante percorso tra la storia delle antiche dame di cui alcune essenze portano il nome, intrecciato a quello delle nuove e premiate rose italiane. Visite guidate all'interno dei saloni affrescati.
     
     
     
    CASTELLO DEL CATAJO
    via Catajo 1 Battaglia Terme
    Informazioni e prenotazioni:
    Tel 049 9100411 - 329 8391663
    info@castellodelcatajo.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
    www.castellodelcatajo.it

    Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.
     
     
     
     
    Le Piazze dei Sapori 2014

    Dal 17 al 21 aprile 2014 tornano "Le Piazze dei Sapori" in Piazza Brà a Verona.
     Tornano a colorare il centro storico di Verona i sapori e la tradizione enogastronomica italiana ed europea.
    Le Piazze dei Sapori è l'evento che portanei centri storici delle città i prodotti tipici e le produzioni eno-gastronomiche più ricercate d'Italia. Le piazze più famose si colorano con centinaia di espositori e rivenditori accuratamente selezionati, che rappresentano il sapore di tutte le regioni italiane. Prodotti Dop, Docg, Doc, ma anche particolarità sconosciute al grande pubblico che risveglia, in questo modo, gusti dimenticati.
    Accanto all'evento si sviluppa parallelamente anche il premio «Guardiano del Gusto», il riconoscimento destinato all'azienda che più ha saputo mantenere vive le tradizioni culturali-gastronomiche del territorio, attraverso i propri prodotti.
    Piazza Bra sarà il palcoscenico della dodicesima edizione de "Le Piazze dei Sapori", l'evento organizzato da Confesercenti Verona che porta ai piedi dell'Arena centinaia di espositori di prodotti tipici provenienti da tutte le regioni italiane e dalle principali nazioni europee. Accanto a questo, decine di eventi collaterali avvicineranno i visitatori al piacere del mangiare bene. La Piazzalonga, i Laboratori del Gusto, gli Incontri con i Guardiani del Gusto, i concerti di Dolci Note sono solo alcuni degli appuntamenti a cui si potrà partecipare durante questi cinque giorni dedicati ai piaceri del palato.
    Per ulteriori informazioni http://www.lepiazzedeisapori.com/

    Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.
      
     
     
     
     
    22 APRILE 2014
     
     
     
    Luce su Venezia. Viaggio nella fotografia dell’Ottocento

    Dal 12 aprile al 2 novembre 2014 si terrà la mostra "Luce su Venezia. Viaggio nella fotografia dell'Ottocento" al Museo Nazionale di Villa Pisani di Strà (VE).
     La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e organizzata da Munus, e presenta il duplice capolavoro fotografico di Ferdinando Ongania (Venezia 1842 - St Moritz 1911) Calli e canali e Calli, canali e isole della laguna, per la prima volta esposto integralmente.
    Ferdinando Ongania è stato senza dubbio il più grande editore veneziano nel passaggio del secolo, geniale e brillante erede della tradizione tipografica del celebre Aldo Manuzio che aveva fatto di Venezia, "luogo più simile a un mondo intero che a una città", il maggior centro editoriale europeo tra Quattrocento e Cinquecento. Documentando l'evoluzione dei modi e delle forme della fotografia di paesaggio veneziana tra seconda metà dell'Ottocento e primi decenni del Novecento, come editore, Ongania segna una tappa fondamentale nel consolidare e avvalorare il percorso della 'scrittura di luce' (photo-grafia) come ritratto urbano, creando, con Calli e canali, uno straordinario 'monumento di carta' alla Venezia di fine Ottocento e alla sua realtà sociale.
    Sono duecento i preziosi originali ottocenteschi, foto-incisioni che registrano fedelmente l'immagine della città, dei luoghi con i campi, le calli, le isole, restituendone in maniera dettagliata e icastica la maestosità dei palazzi a specchio sull'acqua e delle aree monumentali rese celebri dal vedutismo che, da Canaletto in poi, ne fa icone cittadine. Accanto a Piazza San Marco, al Ponte dei Sospiri, al Canal Grande e al ponte di Rialto, appaiono angoli meno noti di una "Venezia minore", Santa Marta come San Pietro di Castello, luoghi che pittori e fotografi andavano scoprendo e frequentando, sulla scia della poetica del vero sviluppatasi nella seconda parte del secolo XIX. La gloriosa storia della Serenissima si lega, negli scatti scelti da Ongania a raccontare la sua Venezia, alla realtà quotidiana della vita contemporanea con velieri che solcano le acque del bacino di San Marco, personaggi che si spostano in gondola protetti dal felze, pescatori in Canale della Giudecca, signore che passeggiano in Piazzetta con gli ombrelli parasole. La "nuova visione" fotografica va fissando in quegli anni nuovi modi di guardare al paesaggio veneziano, lontano dagli stereotipi noti, nei silenzi della laguna, dalle barche di pescatori tra le barene e le isole di Murano, Burano e Torcello come delle Vignole, Mazzorbo o di San Francesco del deserto.
    Nel negozio che aveva le vetrine nel sottoportego della Piazza, ai numeri 72, 73 e 74 dell'Ala Napoleonica, aperto sul finire degli anni Quaranta dal tedesco Hermann Friedrich Münster, Ongania inizia a lavorare da ragazzo, diventando, da commesso, direttore della ditta, e rilevandone infine l'attività nel 1871. Nel suo atelier Ongania vende libri d'antiquariato, incisioni antiche, dipinti di artisti contemporanei e fotografie del tempo, oltre a oggetti d'arte di vario genere e lavori d'antiquariato, contando su una rete di rapporti diretti con numerosi collezionisti. Con i proventi di questa attività si dedica all'editoria di libri d'arte illustrati, raggiungendo nel campo risultati sorprendenti.
    La fucina di Ongania, dove si trova persino una saletta per fare musica, ricordata da John Ruskin nel suo The Stones of Venice, diviene un frequentato punto d'incontro per artisti, scrittori, bibliofili e studiosi italiani e stranieri, luogo prescelto da personaggi quali John Ruskin, Pompeo Molmenti, Pietro Selvatico, Alvise Zorzi e Camillo Boito, che si ritrovano insieme accendendo il dibattito sull'emergenza di conservazione e restauro di Venezia e dei suoi monumenti e sulla necessità di tutela del patrimonio artistico e architettonico cittadino che deve cominciare dall'accurato studio e dalla documentazione dei beni che deve essere quanto più esatta e obiettiva possibile.
    Messo in luce nel dibattito culturale del tempo il ruolo della fotografia, vissuta allora come scienza oltre che come arte, e il valore del nuovo mezzo nella rappresentazione del paesaggio urbano con le sue potenzialità di farsi testimonianza viva e realista, Ferdinando Ongania concepisce e avvia il progetto di far fotografare i luoghi della città con i suoi abitanti e produce le prime importanti raccolte fotografiche dell'epoca che uniscono all'indubbio valore documentario il gusto estetico di tagli sapienti e studiati giochi di luci e ombre che conferiscono agli scatti un sapore di suggestiva bellezza.
    In mostra le 200 foto-incisioni originali che compongono la duplice collezione Ongania Calli e canali e Calli, canali e isole della laguna, una galleria di preziosi originali ottocenteschi che documentano per intero l'impresa di Ongania, facendo rivivere il racconto della Venezia di fine Ottocento in un suggestivo ritratto della città e della realtà sociale del tempo.
    Il Museo Nazionale di Villa Pisani è da anni impegnato nella valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico dell'Ottocento veneto, e ha acquisito in questo filone una riconosciuta specificità espositiva con le mostre Emma Ciardi 1879-1933. Impressionismo Veneziano (2009); Ottocento veneziano (2010); Paesaggi d'acqua. Luci e Riflessi nella pittura veneziana dell'800 (2011); Nobiltà del lavoro. Arti e Mestieri nella pittura veneta tra 800 e 900 (2012); Venezia tra Ottocento e Novecento nelle fotografie di Tomaso Filippi (2013).
    La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, diretta da Antonella Ranaldi, ha sede al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia), diretto da Giuseppe Rallo, è organizzata da Munus, società concessionaria dei servizi aggiuntivi a Villa Pisani ed è curata da Myriam Zerbi e Sabina Vianello. La mostra è organizzata in collaborazione con l'Archivio Carlo Montanaro e con l'Università IUAV di Venezia.
    Per maggiori informazioni: http://www.villapisani.beniculturali.it/

    Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.

     
     
     
     I SANTILLANA – LE STANZE DEL VETRO


      







     
     WEBSITE: www.lestanzedelvetro.it
    LOCATION: Isola di San Giorgio

    Le opere in vetro di due importanti artisti, i Santillana, in mostra alla Fondazione Giorgio Cini presso l’Isola di San Giorgio

    E’ stata inaugurata il 6 aprile 2014, a VeneziaIsola di San Giorgio, la mostra I Santillana – Opere di Laura De Santillana e Alessandro Diaz De Santillana. L’esposizione rientra all’interno del progetto culturale di Fondazione Cini e Pentagram Stiftung dal titolo Le Stanze del Vetro, che promuove gli artisti del vetro contemporaneo.
    Il modello narrativo è cambiato rispetto alle precedenti esposizioni (Carlo Sacrpa e Napoleone Martinuzzi, Fragile). Qui si è preferito sviluppare un percorso espositivo che sviluppa un dialogo e un confronto tra le diverse poetiche di due artisti. In questo caso si tratta di due fratelli, Laura De Santillana e Alessandro Diaz De Santillana, discendenti da una mitica dinastia, quella del padre Lodovico Diaz De Santillana, e quella del nonno, Paolo Venini. Entrambi, nella loro vicenda artistica, hanno indagato le potenzialità e le innumerevoli declinazioni della materia vetraria,  ma in modo assolutamente individuale e personale.
    La mostra presenta circa 170 opere, comprendenti sculture e opere in vetro, realizzati dagli anni ’80 a oggi, insieme a un corpus di nuovi lavori appositamente pensati e realizzati per l’esposizione veneziana. Non si tratta di un lavoro a quattro mani, bensì di un’indagine sul linguaggio dei due artisti, l’una concentrata sulla trasparenza e sul colore e l’altro, e l’altro votato al lavoro su superfici piane e riflettenti, dove il colore scompare.
    Le 8 sale che raccolgono le opere dei singoli artisti, a volte singolarmente a volte mettendoli a confronto sono emotivamente collegate tra loro dal corridoio centrale, “La Rue”, concepito come un racconto biografico in cui i percorsi artistici autonomi di Laura De Santillana e Alessandro Diaz De Santillana si incontrano per dialogare sul filo della memoria.
    Ingresso libero
    Orari: dalle 10 alle 19, chiuso il mercoledì
    Fonte: http://www.venezia.net/04/04/2014/fondazione-giorgio-cini-i-santillana-le-stanze-del-vetro.html
     
     
     
     
     
     
     
    23 APRILE 2014
     
     
     
     
     
    Luce su Venezia. Viaggio nella fotografia dell’Ottocento

    Dal 12 aprile al 2 novembre 2014 si terrà la mostra "Luce su Venezia. Viaggio nella fotografia dell'Ottocento" al Museo Nazionale di Villa Pisani di Strà (VE).
     La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e organizzata da Munus, e presenta il duplice capolavoro fotografico di Ferdinando Ongania (Venezia 1842 - St Moritz 1911) Calli e canali e Calli, canali e isole della laguna, per la prima volta esposto integralmente.
    Ferdinando Ongania è stato senza dubbio il più grande editore veneziano nel passaggio del secolo, geniale e brillante erede della tradizione tipografica del celebre Aldo Manuzio che aveva fatto di Venezia, "luogo più simile a un mondo intero che a una città", il maggior centro editoriale europeo tra Quattrocento e Cinquecento. Documentando l'evoluzione dei modi e delle forme della fotografia di paesaggio veneziana tra seconda metà dell'Ottocento e primi decenni del Novecento, come editore, Ongania segna una tappa fondamentale nel consolidare e avvalorare il percorso della 'scrittura di luce' (photo-grafia) come ritratto urbano, creando, con Calli e canali, uno straordinario 'monumento di carta' alla Venezia di fine Ottocento e alla sua realtà sociale.
    Sono duecento i preziosi originali ottocenteschi, foto-incisioni che registrano fedelmente l'immagine della città, dei luoghi con i campi, le calli, le isole, restituendone in maniera dettagliata e icastica la maestosità dei palazzi a specchio sull'acqua e delle aree monumentali rese celebri dal vedutismo che, da Canaletto in poi, ne fa icone cittadine. Accanto a Piazza San Marco, al Ponte dei Sospiri, al Canal Grande e al ponte di Rialto, appaiono angoli meno noti di una "Venezia minore", Santa Marta come San Pietro di Castello, luoghi che pittori e fotografi andavano scoprendo e frequentando, sulla scia della poetica del vero sviluppatasi nella seconda parte del secolo XIX. La gloriosa storia della Serenissima si lega, negli scatti scelti da Ongania a raccontare la sua Venezia, alla realtà quotidiana della vita contemporanea con velieri che solcano le acque del bacino di San Marco, personaggi che si spostano in gondola protetti dal felze, pescatori in Canale della Giudecca, signore che passeggiano in Piazzetta con gli ombrelli parasole. La "nuova visione" fotografica va fissando in quegli anni nuovi modi di guardare al paesaggio veneziano, lontano dagli stereotipi noti, nei silenzi della laguna, dalle barche di pescatori tra le barene e le isole di Murano, Burano e Torcello come delle Vignole, Mazzorbo o di San Francesco del deserto.
    Nel negozio che aveva le vetrine nel sottoportego della Piazza, ai numeri 72, 73 e 74 dell'Ala Napoleonica, aperto sul finire degli anni Quaranta dal tedesco Hermann Friedrich Münster, Ongania inizia a lavorare da ragazzo, diventando, da commesso, direttore della ditta, e rilevandone infine l'attività nel 1871. Nel suo atelier Ongania vende libri d'antiquariato, incisioni antiche, dipinti di artisti contemporanei e fotografie del tempo, oltre a oggetti d'arte di vario genere e lavori d'antiquariato, contando su una rete di rapporti diretti con numerosi collezionisti. Con i proventi di questa attività si dedica all'editoria di libri d'arte illustrati, raggiungendo nel campo risultati sorprendenti.
    La fucina di Ongania, dove si trova persino una saletta per fare musica, ricordata da John Ruskin nel suo The Stones of Venice, diviene un frequentato punto d'incontro per artisti, scrittori, bibliofili e studiosi italiani e stranieri, luogo prescelto da personaggi quali John Ruskin, Pompeo Molmenti, Pietro Selvatico, Alvise Zorzi e Camillo Boito, che si ritrovano insieme accendendo il dibattito sull'emergenza di conservazione e restauro di Venezia e dei suoi monumenti e sulla necessità di tutela del patrimonio artistico e architettonico cittadino che deve cominciare dall'accurato studio e dalla documentazione dei beni che deve essere quanto più esatta e obiettiva possibile.
    Messo in luce nel dibattito culturale del tempo il ruolo della fotografia, vissuta allora come scienza oltre che come arte, e il valore del nuovo mezzo nella rappresentazione del paesaggio urbano con le sue potenzialità di farsi testimonianza viva e realista, Ferdinando Ongania concepisce e avvia il progetto di far fotografare i luoghi della città con i suoi abitanti e produce le prime importanti raccolte fotografiche dell'epoca che uniscono all'indubbio valore documentario il gusto estetico di tagli sapienti e studiati giochi di luci e ombre che conferiscono agli scatti un sapore di suggestiva bellezza.
    In mostra le 200 foto-incisioni originali che compongono la duplice collezione Ongania Calli e canali e Calli, canali e isole della laguna, una galleria di preziosi originali ottocenteschi che documentano per intero l'impresa di Ongania, facendo rivivere il racconto della Venezia di fine Ottocento in un suggestivo ritratto della città e della realtà sociale del tempo.
    Il Museo Nazionale di Villa Pisani è da anni impegnato nella valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico dell'Ottocento veneto, e ha acquisito in questo filone una riconosciuta specificità espositiva con le mostre Emma Ciardi 1879-1933. Impressionismo Veneziano (2009); Ottocento veneziano (2010); Paesaggi d'acqua. Luci e Riflessi nella pittura veneziana dell'800 (2011); Nobiltà del lavoro. Arti e Mestieri nella pittura veneta tra 800 e 900 (2012); Venezia tra Ottocento e Novecento nelle fotografie di Tomaso Filippi (2013).
    La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, diretta da Antonella Ranaldi, ha sede al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia), diretto da Giuseppe Rallo, è organizzata da Munus, società concessionaria dei servizi aggiuntivi a Villa Pisani ed è curata da Myriam Zerbi e Sabina Vianello. La mostra è organizzata in collaborazione con l'Archivio Carlo Montanaro e con l'Università IUAV di Venezia.
    Per maggiori informazioni: http://www.villapisani.beniculturali.it/

    Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.
     
     
     
     
     
     
     
    24 APRILE 2014
     
     
     
     
    Luce su Venezia. Viaggio nella fotografia dell’Ottocento

    Dal 12 aprile al 2 novembre 2014 si terrà la mostra "Luce su Venezia. Viaggio nella fotografia dell'Ottocento" al Museo Nazionale di Villa Pisani di Strà (VE).
     La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e organizzata da Munus, e presenta il duplice capolavoro fotografico di Ferdinando Ongania (Venezia 1842 - St Moritz 1911) Calli e canali e Calli, canali e isole della laguna, per la prima volta esposto integralmente.
    Ferdinando Ongania è stato senza dubbio il più grande editore veneziano nel passaggio del secolo, geniale e brillante erede della tradizione tipografica del celebre Aldo Manuzio che aveva fatto di Venezia, "luogo più simile a un mondo intero che a una città", il maggior centro editoriale europeo tra Quattrocento e Cinquecento. Documentando l'evoluzione dei modi e delle forme della fotografia di paesaggio veneziana tra seconda metà dell'Ottocento e primi decenni del Novecento, come editore, Ongania segna una tappa fondamentale nel consolidare e avvalorare il percorso della 'scrittura di luce' (photo-grafia) come ritratto urbano, creando, con Calli e canali, uno straordinario 'monumento di carta' alla Venezia di fine Ottocento e alla sua realtà sociale.
    Sono duecento i preziosi originali ottocenteschi, foto-incisioni che registrano fedelmente l'immagine della città, dei luoghi con i campi, le calli, le isole, restituendone in maniera dettagliata e icastica la maestosità dei palazzi a specchio sull'acqua e delle aree monumentali rese celebri dal vedutismo che, da Canaletto in poi, ne fa icone cittadine. Accanto a Piazza San Marco, al Ponte dei Sospiri, al Canal Grande e al ponte di Rialto, appaiono angoli meno noti di una "Venezia minore", Santa Marta come San Pietro di Castello, luoghi che pittori e fotografi andavano scoprendo e frequentando, sulla scia della poetica del vero sviluppatasi nella seconda parte del secolo XIX. La gloriosa storia della Serenissima si lega, negli scatti scelti da Ongania a raccontare la sua Venezia, alla realtà quotidiana della vita contemporanea con velieri che solcano le acque del bacino di San Marco, personaggi che si spostano in gondola protetti dal felze, pescatori in Canale della Giudecca, signore che passeggiano in Piazzetta con gli ombrelli parasole. La "nuova visione" fotografica va fissando in quegli anni nuovi modi di guardare al paesaggio veneziano, lontano dagli stereotipi noti, nei silenzi della laguna, dalle barche di pescatori tra le barene e le isole di Murano, Burano e Torcello come delle Vignole, Mazzorbo o di San Francesco del deserto.
    Nel negozio che aveva le vetrine nel sottoportego della Piazza, ai numeri 72, 73 e 74 dell'Ala Napoleonica, aperto sul finire degli anni Quaranta dal tedesco Hermann Friedrich Münster, Ongania inizia a lavorare da ragazzo, diventando, da commesso, direttore della ditta, e rilevandone infine l'attività nel 1871. Nel suo atelier Ongania vende libri d'antiquariato, incisioni antiche, dipinti di artisti contemporanei e fotografie del tempo, oltre a oggetti d'arte di vario genere e lavori d'antiquariato, contando su una rete di rapporti diretti con numerosi collezionisti. Con i proventi di questa attività si dedica all'editoria di libri d'arte illustrati, raggiungendo nel campo risultati sorprendenti.
    La fucina di Ongania, dove si trova persino una saletta per fare musica, ricordata da John Ruskin nel suo The Stones of Venice, diviene un frequentato punto d'incontro per artisti, scrittori, bibliofili e studiosi italiani e stranieri, luogo prescelto da personaggi quali John Ruskin, Pompeo Molmenti, Pietro Selvatico, Alvise Zorzi e Camillo Boito, che si ritrovano insieme accendendo il dibattito sull'emergenza di conservazione e restauro di Venezia e dei suoi monumenti e sulla necessità di tutela del patrimonio artistico e architettonico cittadino che deve cominciare dall'accurato studio e dalla documentazione dei beni che deve essere quanto più esatta e obiettiva possibile.
    Messo in luce nel dibattito culturale del tempo il ruolo della fotografia, vissuta allora come scienza oltre che come arte, e il valore del nuovo mezzo nella rappresentazione del paesaggio urbano con le sue potenzialità di farsi testimonianza viva e realista, Ferdinando Ongania concepisce e avvia il progetto di far fotografare i luoghi della città con i suoi abitanti e produce le prime importanti raccolte fotografiche dell'epoca che uniscono all'indubbio valore documentario il gusto estetico di tagli sapienti e studiati giochi di luci e ombre che conferiscono agli scatti un sapore di suggestiva bellezza.
    In mostra le 200 foto-incisioni originali che compongono la duplice collezione Ongania Calli e canali e Calli, canali e isole della laguna, una galleria di preziosi originali ottocenteschi che documentano per intero l'impresa di Ongania, facendo rivivere il racconto della Venezia di fine Ottocento in un suggestivo ritratto della città e della realtà sociale del tempo.
    Il Museo Nazionale di Villa Pisani è da anni impegnato nella valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico dell'Ottocento veneto, e ha acquisito in questo filone una riconosciuta specificità espositiva con le mostre Emma Ciardi 1879-1933. Impressionismo Veneziano (2009); Ottocento veneziano (2010); Paesaggi d'acqua. Luci e Riflessi nella pittura veneziana dell'800 (2011); Nobiltà del lavoro. Arti e Mestieri nella pittura veneta tra 800 e 900 (2012); Venezia tra Ottocento e Novecento nelle fotografie di Tomaso Filippi (2013).
    La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, diretta da Antonella Ranaldi, ha sede al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia), diretto da Giuseppe Rallo, è organizzata da Munus, società concessionaria dei servizi aggiuntivi a Villa Pisani ed è curata da Myriam Zerbi e Sabina Vianello. La mostra è organizzata in collaborazione con l'Archivio Carlo Montanaro e con l'Università IUAV di Venezia.
    Per maggiori informazioni: http://www.villapisani.beniculturali.it/

    Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto vi consigliamo di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.
     
     
     
     
     
    I SANTILLANA – LE STANZE DEL VETRO


      







     
     WEBSITE: www.lestanzedelvetro.it
    LOCATION: Isola di San Giorgio

    Le opere in vetro di due importanti artisti, i Santillana, in mostra alla Fondazione Giorgio Cini presso l’Isola di San Giorgio

    E’ stata inaugurata il 6 aprile 2014, a VeneziaIsola di San Giorgio, la mostra I Santillana – Opere di Laura De Santillana e Alessandro Diaz De Santillana. L’esposizione rientra all’interno del progetto culturale di Fondazione Cini e Pentagram Stiftung dal titolo Le Stanze del Vetro, che promuove gli artisti del vetro contemporaneo.
    Il modello narrativo è cambiato rispetto alle precedenti esposizioni (Carlo Sacrpa e Napoleone Martinuzzi, Fragile). Qui si è preferito sviluppare un percorso espositivo che sviluppa un dialogo e un confronto tra le diverse poetiche di due artisti. In questo caso si tratta di due fratelli, Laura De Santillana e Alessandro Diaz De Santillana, discendenti da una mitica dinastia, quella del padre Lodovico Diaz De Santillana, e quella del nonno, Paolo Venini. Entrambi, nella loro vicenda artistica, hanno indagato le potenzialità e le innumerevoli declinazioni della materia vetraria,  ma in modo assolutamente individuale e personale.
    La mostra presenta circa 170 opere, comprendenti sculture e opere in vetro, realizzati dagli anni ’80 a oggi, insieme a un corpus di nuovi lavori appositamente pensati e realizzati per l’esposizione veneziana. Non si tratta di un lavoro a quattro mani, bensì di un’indagine sul linguaggio dei due artisti, l’una concentrata sulla trasparenza e sul colore e l’altro, e l’altro votato al lavoro su superfici piane e riflettenti, dove il colore scompare.
    Le 8 sale che raccolgono le opere dei singoli artisti, a volte singolarmente a volte mettendoli a confronto sono emotivamente collegate tra loro dal corridoio centrale, “La Rue”, concepito come un racconto biografico in cui i percorsi artistici autonomi di Laura De Santillana e Alessandro Diaz De Santillana si incontrano per dialogare sul filo della memoria.
    Ingresso libero
    Orari: dalle 10 alle 19, chiuso il mercoledì
    Fonte: http://www.venezia.net/04/04/2014/fondazione-giorgio-cini-i-santillana-le-stanze-del-vetro.html
     
     
     
     
     
     
    25 APRILE 2014
     
     
     
     
    FESTA DEL BOCOLO – GRANDE PERFORMANCE IN PIAZZA SAN MARCO
     

    A Venezia si sta organizzando una grande performance artistica in Piazza San Marco per il 25 aprile, Festa del boccolo

    Il 25 aprile a Venezia non è solo la Festa della librazione. Proprio in quel giorno si celebra il Santo Patrono San Marco, ed è usanza regalare una bocciolo di rosa a tutte le donne, tanto che ormai è anche chiamata la Festa del Bocolo (da bocciolo di rosa). Questa tradizione nasce da due storie che si perdono nella notte dei tempi e che hanno assunto ormai il sapore della leggenda.
    LE LEGGENDELa LEGGENDA DEL BOCCOLO risale ai tempi del Doge Orso I Partecipazio (864-829). La figlia di quest’ultimo, Maria, nota per la sua bellezza, si innamorò di un trovatore, Tancredi, ma le umili origini dell’amato non permettevano ai due di coronare il loro sogno d’amore. Maria suggerì a Tancredi di partire per combattere contro gli infedeli, con la speranza che tornasse glorioso e famoso. La fama delle gesta di Tancredi in Terra Santa giunsero ben presto anche a Venezia, che ormai aspettava il ritorno del giovane in patria per accoglierlo con tutti gli onori riservati agli eroi. Ma un brutto giorno Tancredi perì in battaglia e si accasciò su un rosaio, macchiando con il proprio sangue un boccolo di rosa. Privo ormai di forze riuscì a consegnare il fiore ad un messo che lo portò a Maria. Straziata dal dolore, la giovane si ritirò nelle sue stanze : la mattina seguente venne trovata morta con il boccolo di rosa posato sul cuore. Era il 25 aprile, giorno in cui a Venezia si festeggia San Marco.
    Secondo l’altra leggenda la tradizione del bocolo discende invece dal roseto che nasceva accanto la tomba dell’Evangelista. Il roseto sarebbe stato donato a un marinaio della Giudecca di nome Basilio quale premio per la sua grande collaborazione nella trafugazione delle spoglie del Santo.
    PERFORMANCE ARTISTICA PER LA FESTA DEL BOCOLO 2014: UNA ROSA GIGANTE IN PIAZZA SAN MARCO
    In occasione della Festa di San Marco 2014, Venezia Rivelata ha organizzato una performance artistica collettiva in Piazza San Marco che prevede la formazione di un “bòcolo di rosa” formato da circa 1200 veneziani che volontariamente parteciperanno.
    Potrete richiedere di partecipare alla formazione della “Rosa per Venezia” compilando il form online nel sito ufficiale del progetto, o inviando un’email a veneziarivelata@gmail.com o tramite coupon del gazzettino – specificando se si ha intenzione di partecipare come performer, assistente, partner tecnico, sponsor e riportando il vostro nome, cognome, e-mail e n° di telefono.
    Fonte: http://www.venezia.net/07/04/2014/festa-del-bocolo-piazza-san-marco-performance-una-rosa-per-venezia.html 

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