lunedì 21 dicembre 2015

DAL 21 AL 25 DICEMBRE 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

21 DICEMBRE 2015



Sand Nativity 2015, presepe di sculture di sabbia a Jesolo

Presso Jesolo Lido Dal 08/12/2015 Al 31/01/2016                                   

Sono sculture bellissime, inserite in una costruzione narrativa che si rinnova annualmente aggiungendo, oltre ai personaggi classici della rappresentazione della nascita di Gesù Cristo, nuove figure che si sono distinte nel mondo per le loro azioni umanitarie. Papa Giovanni Paolo II, il Mahatma Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni XXIII°, Nelson Mandela sono alcuni tra i personaggi hanno trovato spazio nella rappresentazione in anni diversi.
Dal 2004 la manifestazione è associata a un progetto benefico, per cui sono stati raccolti e devoluti fino al 2011, grazie ai visitatori, 435.000 euro ad associazioni umanitarie che operano in tutto il mondo.
I numeri:
12 scultori
6 nazioni
10 giorni di lavoro
470mq di area espositiva
1500 tonnellate di sabbia
più di 750.000 visitatori dalla prima edizione
Direzione artistica: Richard Varano

Fonte:

http://www.veneziatoday.it/eventi/mostre/sand-nativity-presepe-sabbia-jesolo-lido-8-dicembre-31-gennaio.html









VENEZIA IMMAGINE fotografie di John Batho e Franco Fontana
DAL 17/12/2015 AL 17/01/2016
 
“Sento un attaccamento profondo per Venezia, ciò che e mi spinge a soggiornare spesso in questa città. La città occupa un posto particolare nei miei pensieri, mi basta evocare un luogo per poterne ricreare mentalmente tutti gli aspetti. Venezia è un teatro nel quale posso collocarmi poiché lo spettacolo è dovunque, le mura, l’acqua, il suolo, sono costruzioni scenografiche dove si rappresenta la sfigurazione del tempo, di un tempo accumulato e avvolgente. Quale Venezia si offre alla rappresentazione? Le immagini sono così numerose da esaurire a volte la Venezia reale: pare di averla vista prima ancora di esserci stati. Per riprendere a modo mio l’idea della ‘veduta’ veneziana ed evitare i luoghi comuni dell’iconografia di Venezia, mi sono interessato agli aspetti discreti della città, alle atmosfere che compongono il suo genio particolare. Ho scelto di intrecciare le superfici, per aggiungere al forte impatto riflessi e tessiture, e di sovrapporre ciò che è lontano a ciò che è vicino per sovvertire la logica dei piani e delle distanze. In queste combinazioni aleatorie ottenute con una doppia esposizione di riprese dello stesso luogo, il disfacimento si contrappone alla durata, l’irruzione delle erosioni ci fa percepire la precarietà delle costruzioni e l’insolita confusione di splendore e disastro. Andando a toccare l’effimero e il duraturo, queste fotografie esprimono una Venezia intima tra realtà e sogno vicina alle immagini prodotte dal pensiero. Queste ‘vedute’ sono una conferma della passione che provo per la singolarità e la curiosa bellezza di Venezia.” John Batho, novembre 2007.
“L’occhio fotografico di Fontana in definitiva tende a cogliere l’artificio storico di Venezia, l’idea di una storia costruita tutta sull’acqua, e dunque per un gesto di scelta di suoi abitanti che hanno ribaltato la scelta tradizionale della terra ferma ed hanno eretto la propria civiltà in un luogo inedito, un gesto di grande fantasia urbanistica. Venezia oggi è il portato di questa decisione storica, il luogo di una rappresentazione che prolunga nel presente un grande passato. Venezia dunque è un teatro continuo che mette in scena la decisione dei padri mediante una rappresentazione urbana che trova le proprie quinte nelle facciate dei palazzi e nei tagli delle calli, nei fasci di luce incanalati dal ridosso dei palazzi, nei percorsi liquidi ed impuri dei canali. Fontana riesce a cogliere fotograficamente tale condizione, mediante un sapiente uso di luci e di ombre, solarizzazione di facciate ed improvvise contrazioni luminose. Ora teatro di vita, racchiuso nell’intimità delle calli e nei cicalecci dei campielli trovano la loro restituzione in immagine nel lavoro fotografico. Un lavoro costruito con la pazienza sapiente di Fontana che ha saputo riportare nello specifico fotografico, nel lampante silenzio del colore, l’idea di una città sfruttata al massimo dall’industria culturale e turistica al limite del folklore. ‘Presenze veneziane’ ha la qualità di un racconto per immagini che non si abbandona al luogo comune ma cerca un approccio che oscilla tra documentazione ed astrazione. La testualità fotografica di Fontana è costruita in maniera che Venezia appaia attraversata dal colorismo di un’aria netta e dalla trasmutazione dell’acqua.” Achille Bonito Oliva, Franco Fontana, “Presenze veneziane”, Maurizio Rossi Editore, 1980.
John Batho John Batho è nato in Normandia nel 1939. Dal 1961 si è dedicato alla fotografia ed ha esposto le sue opere in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato John Batho con una prima mostra a Venezia nel 1983 (“La couleur et son lieu: Deauville, Venise, Burano”) e con una mostra antologica (“John Batho. Il colore e il suo luogo”) nel 1987 al Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari a Firenze. Presso i Magazzini del Sale, nel 1997, è stata proposta una personale intitolata “Venezia Vedute” e, nel 2006, la mostra: “Plages de couleurs”. Ikona Venezia, nel 2007, ha presentato nuovamente “Venezia Vedute” nella sua sede in Campo del Ghetto Nuovo.
Franco Fontana Franco Fontana è nato a Modena nel 1933. Si dedica alla fotografia dal 1964. Ha esposto le sue opere in tutti i più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato Franco Fontana con una prima mostra dedicata a Venezia (“Presenze Veneziane”) nel 1980, riproposta nel 2005 nella sua sede Ikona Venezia in Campo del Ghetto Nuovo, e con una seconda mostra, sul paesaggio urbano, nel 1981. Nel 2005, ai Magazzini del Sale, Ikona Gallery ha curato la mostra antologica di Fontana, composta da 60 fotografie.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35781.htm





LE CORBUSIER SETTE ARCHITETTURE
dal 14/12/2015 al 01/01/2016

A cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, il Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia propone una mostra e una giornata di studi per approfondire la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto. Le opere si collocano in un arco temporale che va dal 1914 al 1928, periodo connotato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni.
Nuovi materiali e nuove tecnologie entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea, sconvolgendo principi consolidati.
Si afferma una prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità e dalla contaminazione delle arti. La mostra, allestita presso lo spazio Gino Valle della sede Iuav al Cotonificio, illustra architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione, ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici oggetto della mostra documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier, in una continua sperimentazione verso la maturità.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo. L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’iniziativa con il proprio patrocinio. Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35753.htm







Farsi storia. Per il bicentenario dell'Archivio di Stato di Venezia, 1815-2015
DAL 05/12/2015 AL 24/01/2016
La mostra documentaria, curata da Raffaele Santoro, è organizzata dall'Archivio di Stato di Venezia e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e in collaborazione con l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'École polytechnique fédérale de Lausanne.
Nel 2015 ricorre il secondo centenario dalla fondazione dell'Archivio di Stato di Venezia, istituito con il nome di Archivio Generale Veneto dall'imperatore d'Austria Francesco I con sovrano rescritto del 13 dicembre 1815. Da allora, ininterrottamente, l'Archivio svolge la funzione di conservare il patrimonio documentario della Repubblica di Venezia, dei monasteri e dei conventi soppressi in età napoleonica, delle corporazioni d'arte e mestiere e delle scuole di devozione, cui si sono via via aggiunte le carte dei governi che si sono succeduti nel Veneto fino all'unificazione nazionale, proseguendo a tutt'oggi con i versamenti in continuo incremento degli uffici dell'Italia repubblicana. Nella sede originaria nell'ex convento francescano di Santa Maria dei Frari, scelto fin dall'origine proprio per le sue cospicue dimensioni - cui si sono in seguito affiancate le sedi sussidiarie della Giudecca e di Mestre - si snodano circa 70 chilometri di scaffali dove trovano posto più di 800 fondi archivistici, ancora in larga misura disposti secondo il progetto ideato dal primo direttore dell'Archivio, Giacomo Chiodo, inteso a riproporre la struttura statuale della Serenissima. Per celebrare questo anniversario l'Archivio ha organizzato una mostra documentaria in cui proporre al pubblico una significativa selezione del suo vastissimo e prezioso patrimonio. Attraverso documenti rappresentativi per la loro rilevanza, si ripercorreranno i filoni principali della millenaria storia veneziana, dalle origini fino alla prima guerra mondiale. Inquadrati in una griglia tematica, verranno ripercorse diacronicamente, per momenti emblematici, la struttura istituzionale dello Stato veneziano, le relazioni diplomatiche con l'Oriente e l'Occidente, la gestione del territorio, le reti commerciali, il tessuto economico e produttivo, il mondo artistico, l'ambito religioso e assistenziale, le trasformazioni della città e i riflessi della politica nell'Otto e Novecento. Una sezione infine ricostruirà i momenti salienti della storia dell'istituto.
dettagli
Biglietto: Ingresso libero | Free Entry

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35684.htm











Visori Stereoscopici
dal 13/12/2015 al 16/01/2016
     

Quella che sta diventando la mostra tradizionale della FABBRICA DEL VEDERE: la mostra del calendario per il 2016 dedicata ai visori stereoscopici. Si potranno vedere anche gli apparecchi e una simulazione di una Venezia 3D a parete.
dettagli
Biglietto: entrata libera

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35692.htm









Dentro Fuori Sotto Bucarest
dal 19/12/2015 al 16/01/2016
              
Mostra fotografica di Massimo Branca e Igor Marchesan 'Quando visitammo per la prima volta la loro casa sotterranea nel centro di Bucarest, non ci saremmo mai aspettati di diventare, col tempo, parte della loro famiglia. Un gruppo di ragazzi, fino a quarant’anni d’età, sono la tribù di strada della Gara de Nord. La nostra ricerca fotografica segue le storie di coloro che, in una vita segnata da gravi privazioni emotive e materiali, hanno trovato accettazione in una comunità nascosta, spigolosa e violenta, ma sorprendentemente umana. Ci interessa documentare una realtà complessa, in cui droghe e prigione sono in gran parte effetti collaterali di una plausibile forma di adattamento all’emarginazione....'
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35665.htm












22 DICEMBRE 2015



Sand Nativity 2015, presepe di sculture di sabbia a Jesolo

Presso Jesolo Lido Dal 08/12/2015 Al 31/01/2016                                   

Sono sculture bellissime, inserite in una costruzione narrativa che si rinnova annualmente aggiungendo, oltre ai personaggi classici della rappresentazione della nascita di Gesù Cristo, nuove figure che si sono distinte nel mondo per le loro azioni umanitarie. Papa Giovanni Paolo II, il Mahatma Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni XXIII°, Nelson Mandela sono alcuni tra i personaggi hanno trovato spazio nella rappresentazione in anni diversi.
Dal 2004 la manifestazione è associata a un progetto benefico, per cui sono stati raccolti e devoluti fino al 2011, grazie ai visitatori, 435.000 euro ad associazioni umanitarie che operano in tutto il mondo.
I numeri:
12 scultori
6 nazioni
10 giorni di lavoro
470mq di area espositiva
1500 tonnellate di sabbia
più di 750.000 visitatori dalla prima edizione
Direzione artistica: Richard Varano

Fonte:

http://www.veneziatoday.it/eventi/mostre/sand-nativity-presepe-sabbia-jesolo-lido-8-dicembre-31-gennaio.html









VENEZIA IMMAGINE fotografie di John Batho e Franco Fontana
DAL 17/12/2015 AL 17/01/2016
 
“Sento un attaccamento profondo per Venezia, ciò che e mi spinge a soggiornare spesso in questa città. La città occupa un posto particolare nei miei pensieri, mi basta evocare un luogo per poterne ricreare mentalmente tutti gli aspetti. Venezia è un teatro nel quale posso collocarmi poiché lo spettacolo è dovunque, le mura, l’acqua, il suolo, sono costruzioni scenografiche dove si rappresenta la sfigurazione del tempo, di un tempo accumulato e avvolgente. Quale Venezia si offre alla rappresentazione? Le immagini sono così numerose da esaurire a volte la Venezia reale: pare di averla vista prima ancora di esserci stati. Per riprendere a modo mio l’idea della ‘veduta’ veneziana ed evitare i luoghi comuni dell’iconografia di Venezia, mi sono interessato agli aspetti discreti della città, alle atmosfere che compongono il suo genio particolare. Ho scelto di intrecciare le superfici, per aggiungere al forte impatto riflessi e tessiture, e di sovrapporre ciò che è lontano a ciò che è vicino per sovvertire la logica dei piani e delle distanze. In queste combinazioni aleatorie ottenute con una doppia esposizione di riprese dello stesso luogo, il disfacimento si contrappone alla durata, l’irruzione delle erosioni ci fa percepire la precarietà delle costruzioni e l’insolita confusione di splendore e disastro. Andando a toccare l’effimero e il duraturo, queste fotografie esprimono una Venezia intima tra realtà e sogno vicina alle immagini prodotte dal pensiero. Queste ‘vedute’ sono una conferma della passione che provo per la singolarità e la curiosa bellezza di Venezia.” John Batho, novembre 2007.
“L’occhio fotografico di Fontana in definitiva tende a cogliere l’artificio storico di Venezia, l’idea di una storia costruita tutta sull’acqua, e dunque per un gesto di scelta di suoi abitanti che hanno ribaltato la scelta tradizionale della terra ferma ed hanno eretto la propria civiltà in un luogo inedito, un gesto di grande fantasia urbanistica. Venezia oggi è il portato di questa decisione storica, il luogo di una rappresentazione che prolunga nel presente un grande passato. Venezia dunque è un teatro continuo che mette in scena la decisione dei padri mediante una rappresentazione urbana che trova le proprie quinte nelle facciate dei palazzi e nei tagli delle calli, nei fasci di luce incanalati dal ridosso dei palazzi, nei percorsi liquidi ed impuri dei canali. Fontana riesce a cogliere fotograficamente tale condizione, mediante un sapiente uso di luci e di ombre, solarizzazione di facciate ed improvvise contrazioni luminose. Ora teatro di vita, racchiuso nell’intimità delle calli e nei cicalecci dei campielli trovano la loro restituzione in immagine nel lavoro fotografico. Un lavoro costruito con la pazienza sapiente di Fontana che ha saputo riportare nello specifico fotografico, nel lampante silenzio del colore, l’idea di una città sfruttata al massimo dall’industria culturale e turistica al limite del folklore. ‘Presenze veneziane’ ha la qualità di un racconto per immagini che non si abbandona al luogo comune ma cerca un approccio che oscilla tra documentazione ed astrazione. La testualità fotografica di Fontana è costruita in maniera che Venezia appaia attraversata dal colorismo di un’aria netta e dalla trasmutazione dell’acqua.” Achille Bonito Oliva, Franco Fontana, “Presenze veneziane”, Maurizio Rossi Editore, 1980.
John Batho John Batho è nato in Normandia nel 1939. Dal 1961 si è dedicato alla fotografia ed ha esposto le sue opere in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato John Batho con una prima mostra a Venezia nel 1983 (“La couleur et son lieu: Deauville, Venise, Burano”) e con una mostra antologica (“John Batho. Il colore e il suo luogo”) nel 1987 al Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari a Firenze. Presso i Magazzini del Sale, nel 1997, è stata proposta una personale intitolata “Venezia Vedute” e, nel 2006, la mostra: “Plages de couleurs”. Ikona Venezia, nel 2007, ha presentato nuovamente “Venezia Vedute” nella sua sede in Campo del Ghetto Nuovo.
Franco Fontana Franco Fontana è nato a Modena nel 1933. Si dedica alla fotografia dal 1964. Ha esposto le sue opere in tutti i più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato Franco Fontana con una prima mostra dedicata a Venezia (“Presenze Veneziane”) nel 1980, riproposta nel 2005 nella sua sede Ikona Venezia in Campo del Ghetto Nuovo, e con una seconda mostra, sul paesaggio urbano, nel 1981. Nel 2005, ai Magazzini del Sale, Ikona Gallery ha curato la mostra antologica di Fontana, composta da 60 fotografie.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35781.htm





LE CORBUSIER SETTE ARCHITETTURE
dal 14/12/2015 al 01/01/2016

A cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, il Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia propone una mostra e una giornata di studi per approfondire la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto. Le opere si collocano in un arco temporale che va dal 1914 al 1928, periodo connotato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni.
Nuovi materiali e nuove tecnologie entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea, sconvolgendo principi consolidati.
Si afferma una prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità e dalla contaminazione delle arti. La mostra, allestita presso lo spazio Gino Valle della sede Iuav al Cotonificio, illustra architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione, ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici oggetto della mostra documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier, in una continua sperimentazione verso la maturità.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo. L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’iniziativa con il proprio patrocinio. Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35753.htm







Farsi storia. Per il bicentenario dell'Archivio di Stato di Venezia, 1815-2015
DAL 05/12/2015 AL 24/01/2016
La mostra documentaria, curata da Raffaele Santoro, è organizzata dall'Archivio di Stato di Venezia e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e in collaborazione con l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'École polytechnique fédérale de Lausanne.
Nel 2015 ricorre il secondo centenario dalla fondazione dell'Archivio di Stato di Venezia, istituito con il nome di Archivio Generale Veneto dall'imperatore d'Austria Francesco I con sovrano rescritto del 13 dicembre 1815. Da allora, ininterrottamente, l'Archivio svolge la funzione di conservare il patrimonio documentario della Repubblica di Venezia, dei monasteri e dei conventi soppressi in età napoleonica, delle corporazioni d'arte e mestiere e delle scuole di devozione, cui si sono via via aggiunte le carte dei governi che si sono succeduti nel Veneto fino all'unificazione nazionale, proseguendo a tutt'oggi con i versamenti in continuo incremento degli uffici dell'Italia repubblicana. Nella sede originaria nell'ex convento francescano di Santa Maria dei Frari, scelto fin dall'origine proprio per le sue cospicue dimensioni - cui si sono in seguito affiancate le sedi sussidiarie della Giudecca e di Mestre - si snodano circa 70 chilometri di scaffali dove trovano posto più di 800 fondi archivistici, ancora in larga misura disposti secondo il progetto ideato dal primo direttore dell'Archivio, Giacomo Chiodo, inteso a riproporre la struttura statuale della Serenissima. Per celebrare questo anniversario l'Archivio ha organizzato una mostra documentaria in cui proporre al pubblico una significativa selezione del suo vastissimo e prezioso patrimonio. Attraverso documenti rappresentativi per la loro rilevanza, si ripercorreranno i filoni principali della millenaria storia veneziana, dalle origini fino alla prima guerra mondiale. Inquadrati in una griglia tematica, verranno ripercorse diacronicamente, per momenti emblematici, la struttura istituzionale dello Stato veneziano, le relazioni diplomatiche con l'Oriente e l'Occidente, la gestione del territorio, le reti commerciali, il tessuto economico e produttivo, il mondo artistico, l'ambito religioso e assistenziale, le trasformazioni della città e i riflessi della politica nell'Otto e Novecento. Una sezione infine ricostruirà i momenti salienti della storia dell'istituto.
dettagli
Biglietto: Ingresso libero | Free Entry

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35684.htm









Dentro Fuori Sotto Bucarest
dal 19/12/2015 al 16/01/2016
              
Mostra fotografica di Massimo Branca e Igor Marchesan 'Quando visitammo per la prima volta la loro casa sotterranea nel centro di Bucarest, non ci saremmo mai aspettati di diventare, col tempo, parte della loro famiglia. Un gruppo di ragazzi, fino a quarant’anni d’età, sono la tribù di strada della Gara de Nord. La nostra ricerca fotografica segue le storie di coloro che, in una vita segnata da gravi privazioni emotive e materiali, hanno trovato accettazione in una comunità nascosta, spigolosa e violenta, ma sorprendentemente umana. Ci interessa documentare una realtà complessa, in cui droghe e prigione sono in gran parte effetti collaterali di una plausibile forma di adattamento all’emarginazione....'
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Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35665.htm










23 DICEMBRE 2015

Disagi. Immagini dal Manicomio di San Servolo
dal 23/12/2015 al 07/02/2016


La mostra presenta fotografie dei primi anni del Novecento (probabilmente 1905) tratte da un album “celebrativo” realizzato alla fine della gestione del Manicomio di San Servolo da parte dei frati dell’ordine di S. Giovanni di Dio detti “Fatebenefratelli” e alla conclusione dei lavori di restauro, di adeguamento e ampliamento fatti in quel periodo.
Alcune immagini della mostra riproducono spazi ampi, i padiglioni dei pazienti, le camerate, i cortili e i campi coltivati della colonia agricola, i gabinetti medici tutti puliti e ordinati e svelano il dispositivo disciplinare di esclusione e reclusione allora ampiamente in atto. Una seconda serie di fotografie è di carattere più propriamente manicomiale: la ricerca dello stigma della pazzia attraverso la fisiognomica. Si tratta di fotografie, tratte da un album comparativo, scattate al momento del ricovero (ammalati) e al momento della dimissione (guariti) con riportata la diagnosi e le date di entrata ed uscita.
Con questo album, probabilmente unico nel suo genere, la fotografia psichiatrica ricercando il riflesso della malattia mentale nel corpo del malato crea nel contempo una sorta di catalogo della pazzia ma anche di fatto un catalogo dei canoni della normalità.
La mostra si svolge in occasione della firma della convenzione tra Ulss 12 Veneziana e San Servolo – Servizi Metropolitani di Venezia per la valorizzazione coordinata dei rispettivi patrimoni storico artistici e archivistici
dettagli
Biglietto: entrata libera
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35807.htm







VENEZIA IMMAGINE fotografie di John Batho e Franco Fontana
DAL 17/12/2015 AL 17/01/2016
 
“Sento un attaccamento profondo per Venezia, ciò che e mi spinge a soggiornare spesso in questa città. La città occupa un posto particolare nei miei pensieri, mi basta evocare un luogo per poterne ricreare mentalmente tutti gli aspetti. Venezia è un teatro nel quale posso collocarmi poiché lo spettacolo è dovunque, le mura, l’acqua, il suolo, sono costruzioni scenografiche dove si rappresenta la sfigurazione del tempo, di un tempo accumulato e avvolgente. Quale Venezia si offre alla rappresentazione? Le immagini sono così numerose da esaurire a volte la Venezia reale: pare di averla vista prima ancora di esserci stati. Per riprendere a modo mio l’idea della ‘veduta’ veneziana ed evitare i luoghi comuni dell’iconografia di Venezia, mi sono interessato agli aspetti discreti della città, alle atmosfere che compongono il suo genio particolare. Ho scelto di intrecciare le superfici, per aggiungere al forte impatto riflessi e tessiture, e di sovrapporre ciò che è lontano a ciò che è vicino per sovvertire la logica dei piani e delle distanze. In queste combinazioni aleatorie ottenute con una doppia esposizione di riprese dello stesso luogo, il disfacimento si contrappone alla durata, l’irruzione delle erosioni ci fa percepire la precarietà delle costruzioni e l’insolita confusione di splendore e disastro. Andando a toccare l’effimero e il duraturo, queste fotografie esprimono una Venezia intima tra realtà e sogno vicina alle immagini prodotte dal pensiero. Queste ‘vedute’ sono una conferma della passione che provo per la singolarità e la curiosa bellezza di Venezia.” John Batho, novembre 2007.
“L’occhio fotografico di Fontana in definitiva tende a cogliere l’artificio storico di Venezia, l’idea di una storia costruita tutta sull’acqua, e dunque per un gesto di scelta di suoi abitanti che hanno ribaltato la scelta tradizionale della terra ferma ed hanno eretto la propria civiltà in un luogo inedito, un gesto di grande fantasia urbanistica. Venezia oggi è il portato di questa decisione storica, il luogo di una rappresentazione che prolunga nel presente un grande passato. Venezia dunque è un teatro continuo che mette in scena la decisione dei padri mediante una rappresentazione urbana che trova le proprie quinte nelle facciate dei palazzi e nei tagli delle calli, nei fasci di luce incanalati dal ridosso dei palazzi, nei percorsi liquidi ed impuri dei canali. Fontana riesce a cogliere fotograficamente tale condizione, mediante un sapiente uso di luci e di ombre, solarizzazione di facciate ed improvvise contrazioni luminose. Ora teatro di vita, racchiuso nell’intimità delle calli e nei cicalecci dei campielli trovano la loro restituzione in immagine nel lavoro fotografico. Un lavoro costruito con la pazienza sapiente di Fontana che ha saputo riportare nello specifico fotografico, nel lampante silenzio del colore, l’idea di una città sfruttata al massimo dall’industria culturale e turistica al limite del folklore. ‘Presenze veneziane’ ha la qualità di un racconto per immagini che non si abbandona al luogo comune ma cerca un approccio che oscilla tra documentazione ed astrazione. La testualità fotografica di Fontana è costruita in maniera che Venezia appaia attraversata dal colorismo di un’aria netta e dalla trasmutazione dell’acqua.” Achille Bonito Oliva, Franco Fontana, “Presenze veneziane”, Maurizio Rossi Editore, 1980.
John Batho John Batho è nato in Normandia nel 1939. Dal 1961 si è dedicato alla fotografia ed ha esposto le sue opere in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato John Batho con una prima mostra a Venezia nel 1983 (“La couleur et son lieu: Deauville, Venise, Burano”) e con una mostra antologica (“John Batho. Il colore e il suo luogo”) nel 1987 al Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari a Firenze. Presso i Magazzini del Sale, nel 1997, è stata proposta una personale intitolata “Venezia Vedute” e, nel 2006, la mostra: “Plages de couleurs”. Ikona Venezia, nel 2007, ha presentato nuovamente “Venezia Vedute” nella sua sede in Campo del Ghetto Nuovo.
Franco Fontana Franco Fontana è nato a Modena nel 1933. Si dedica alla fotografia dal 1964. Ha esposto le sue opere in tutti i più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato Franco Fontana con una prima mostra dedicata a Venezia (“Presenze Veneziane”) nel 1980, riproposta nel 2005 nella sua sede Ikona Venezia in Campo del Ghetto Nuovo, e con una seconda mostra, sul paesaggio urbano, nel 1981. Nel 2005, ai Magazzini del Sale, Ikona Gallery ha curato la mostra antologica di Fontana, composta da 60 fotografie.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35781.htm





LE CORBUSIER SETTE ARCHITETTURE
dal 14/12/2015 al 01/01/2016

A cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, il Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia propone una mostra e una giornata di studi per approfondire la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto. Le opere si collocano in un arco temporale che va dal 1914 al 1928, periodo connotato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni.
Nuovi materiali e nuove tecnologie entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea, sconvolgendo principi consolidati.
Si afferma una prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità e dalla contaminazione delle arti. La mostra, allestita presso lo spazio Gino Valle della sede Iuav al Cotonificio, illustra architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione, ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici oggetto della mostra documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier, in una continua sperimentazione verso la maturità.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo. L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’iniziativa con il proprio patrocinio. Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35753.htm







Farsi storia. Per il bicentenario dell'Archivio di Stato di Venezia, 1815-2015
DAL 05/12/2015 AL 24/01/2016
La mostra documentaria, curata da Raffaele Santoro, è organizzata dall'Archivio di Stato di Venezia e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e in collaborazione con l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'École polytechnique fédérale de Lausanne.
Nel 2015 ricorre il secondo centenario dalla fondazione dell'Archivio di Stato di Venezia, istituito con il nome di Archivio Generale Veneto dall'imperatore d'Austria Francesco I con sovrano rescritto del 13 dicembre 1815. Da allora, ininterrottamente, l'Archivio svolge la funzione di conservare il patrimonio documentario della Repubblica di Venezia, dei monasteri e dei conventi soppressi in età napoleonica, delle corporazioni d'arte e mestiere e delle scuole di devozione, cui si sono via via aggiunte le carte dei governi che si sono succeduti nel Veneto fino all'unificazione nazionale, proseguendo a tutt'oggi con i versamenti in continuo incremento degli uffici dell'Italia repubblicana. Nella sede originaria nell'ex convento francescano di Santa Maria dei Frari, scelto fin dall'origine proprio per le sue cospicue dimensioni - cui si sono in seguito affiancate le sedi sussidiarie della Giudecca e di Mestre - si snodano circa 70 chilometri di scaffali dove trovano posto più di 800 fondi archivistici, ancora in larga misura disposti secondo il progetto ideato dal primo direttore dell'Archivio, Giacomo Chiodo, inteso a riproporre la struttura statuale della Serenissima. Per celebrare questo anniversario l'Archivio ha organizzato una mostra documentaria in cui proporre al pubblico una significativa selezione del suo vastissimo e prezioso patrimonio. Attraverso documenti rappresentativi per la loro rilevanza, si ripercorreranno i filoni principali della millenaria storia veneziana, dalle origini fino alla prima guerra mondiale. Inquadrati in una griglia tematica, verranno ripercorse diacronicamente, per momenti emblematici, la struttura istituzionale dello Stato veneziano, le relazioni diplomatiche con l'Oriente e l'Occidente, la gestione del territorio, le reti commerciali, il tessuto economico e produttivo, il mondo artistico, l'ambito religioso e assistenziale, le trasformazioni della città e i riflessi della politica nell'Otto e Novecento. Una sezione infine ricostruirà i momenti salienti della storia dell'istituto.
dettagli
Biglietto: Ingresso libero | Free Entry

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35684.htm








Dentro Fuori Sotto Bucarest
dal 19/12/2015 al 16/01/2016
              
Mostra fotografica di Massimo Branca e Igor Marchesan 'Quando visitammo per la prima volta la loro casa sotterranea nel centro di Bucarest, non ci saremmo mai aspettati di diventare, col tempo, parte della loro famiglia. Un gruppo di ragazzi, fino a quarant’anni d’età, sono la tribù di strada della Gara de Nord. La nostra ricerca fotografica segue le storie di coloro che, in una vita segnata da gravi privazioni emotive e materiali, hanno trovato accettazione in una comunità nascosta, spigolosa e violenta, ma sorprendentemente umana. Ci interessa documentare una realtà complessa, in cui droghe e prigione sono in gran parte effetti collaterali di una plausibile forma di adattamento all’emarginazione....'
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35665.htm












24 DICEMBRE 2015



Sand Nativity 2015, presepe di sculture di sabbia a Jesolo

Presso Jesolo Lido Dal 08/12/2015 Al 31/01/2016                                   

Sono sculture bellissime, inserite in una costruzione narrativa che si rinnova annualmente aggiungendo, oltre ai personaggi classici della rappresentazione della nascita di Gesù Cristo, nuove figure che si sono distinte nel mondo per le loro azioni umanitarie. Papa Giovanni Paolo II, il Mahatma Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni XXIII°, Nelson Mandela sono alcuni tra i personaggi hanno trovato spazio nella rappresentazione in anni diversi.
Dal 2004 la manifestazione è associata a un progetto benefico, per cui sono stati raccolti e devoluti fino al 2011, grazie ai visitatori, 435.000 euro ad associazioni umanitarie che operano in tutto il mondo.
I numeri:
12 scultori
6 nazioni
10 giorni di lavoro
470mq di area espositiva
1500 tonnellate di sabbia
più di 750.000 visitatori dalla prima edizione
Direzione artistica: Richard Varano

Fonte:

http://www.veneziatoday.it/eventi/mostre/sand-nativity-presepe-sabbia-jesolo-lido-8-dicembre-31-gennaio.html








Disagi. Immagini dal Manicomio di San Servolo
dal 23/12/2015 al 07/02/2016


La mostra presenta fotografie dei primi anni del Novecento (probabilmente 1905) tratte da un album “celebrativo” realizzato alla fine della gestione del Manicomio di San Servolo da parte dei frati dell’ordine di S. Giovanni di Dio detti “Fatebenefratelli” e alla conclusione dei lavori di restauro, di adeguamento e ampliamento fatti in quel periodo.
Alcune immagini della mostra riproducono spazi ampi, i padiglioni dei pazienti, le camerate, i cortili e i campi coltivati della colonia agricola, i gabinetti medici tutti puliti e ordinati e svelano il dispositivo disciplinare di esclusione e reclusione allora ampiamente in atto. Una seconda serie di fotografie è di carattere più propriamente manicomiale: la ricerca dello stigma della pazzia attraverso la fisiognomica. Si tratta di fotografie, tratte da un album comparativo, scattate al momento del ricovero (ammalati) e al momento della dimissione (guariti) con riportata la diagnosi e le date di entrata ed uscita.
Con questo album, probabilmente unico nel suo genere, la fotografia psichiatrica ricercando il riflesso della malattia mentale nel corpo del malato crea nel contempo una sorta di catalogo della pazzia ma anche di fatto un catalogo dei canoni della normalità.
La mostra si svolge in occasione della firma della convenzione tra Ulss 12 Veneziana e San Servolo – Servizi Metropolitani di Venezia per la valorizzazione coordinata dei rispettivi patrimoni storico artistici e archivistici
dettagli
Biglietto: entrata libera
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35807.htm








VENEZIA IMMAGINE fotografie di John Batho e Franco Fontana
DAL 17/12/2015 AL 17/01/2016
 
“Sento un attaccamento profondo per Venezia, ciò che e mi spinge a soggiornare spesso in questa città. La città occupa un posto particolare nei miei pensieri, mi basta evocare un luogo per poterne ricreare mentalmente tutti gli aspetti. Venezia è un teatro nel quale posso collocarmi poiché lo spettacolo è dovunque, le mura, l’acqua, il suolo, sono costruzioni scenografiche dove si rappresenta la sfigurazione del tempo, di un tempo accumulato e avvolgente. Quale Venezia si offre alla rappresentazione? Le immagini sono così numerose da esaurire a volte la Venezia reale: pare di averla vista prima ancora di esserci stati. Per riprendere a modo mio l’idea della ‘veduta’ veneziana ed evitare i luoghi comuni dell’iconografia di Venezia, mi sono interessato agli aspetti discreti della città, alle atmosfere che compongono il suo genio particolare. Ho scelto di intrecciare le superfici, per aggiungere al forte impatto riflessi e tessiture, e di sovrapporre ciò che è lontano a ciò che è vicino per sovvertire la logica dei piani e delle distanze. In queste combinazioni aleatorie ottenute con una doppia esposizione di riprese dello stesso luogo, il disfacimento si contrappone alla durata, l’irruzione delle erosioni ci fa percepire la precarietà delle costruzioni e l’insolita confusione di splendore e disastro. Andando a toccare l’effimero e il duraturo, queste fotografie esprimono una Venezia intima tra realtà e sogno vicina alle immagini prodotte dal pensiero. Queste ‘vedute’ sono una conferma della passione che provo per la singolarità e la curiosa bellezza di Venezia.” John Batho, novembre 2007.
“L’occhio fotografico di Fontana in definitiva tende a cogliere l’artificio storico di Venezia, l’idea di una storia costruita tutta sull’acqua, e dunque per un gesto di scelta di suoi abitanti che hanno ribaltato la scelta tradizionale della terra ferma ed hanno eretto la propria civiltà in un luogo inedito, un gesto di grande fantasia urbanistica. Venezia oggi è il portato di questa decisione storica, il luogo di una rappresentazione che prolunga nel presente un grande passato. Venezia dunque è un teatro continuo che mette in scena la decisione dei padri mediante una rappresentazione urbana che trova le proprie quinte nelle facciate dei palazzi e nei tagli delle calli, nei fasci di luce incanalati dal ridosso dei palazzi, nei percorsi liquidi ed impuri dei canali. Fontana riesce a cogliere fotograficamente tale condizione, mediante un sapiente uso di luci e di ombre, solarizzazione di facciate ed improvvise contrazioni luminose. Ora teatro di vita, racchiuso nell’intimità delle calli e nei cicalecci dei campielli trovano la loro restituzione in immagine nel lavoro fotografico. Un lavoro costruito con la pazienza sapiente di Fontana che ha saputo riportare nello specifico fotografico, nel lampante silenzio del colore, l’idea di una città sfruttata al massimo dall’industria culturale e turistica al limite del folklore. ‘Presenze veneziane’ ha la qualità di un racconto per immagini che non si abbandona al luogo comune ma cerca un approccio che oscilla tra documentazione ed astrazione. La testualità fotografica di Fontana è costruita in maniera che Venezia appaia attraversata dal colorismo di un’aria netta e dalla trasmutazione dell’acqua.” Achille Bonito Oliva, Franco Fontana, “Presenze veneziane”, Maurizio Rossi Editore, 1980.
John Batho John Batho è nato in Normandia nel 1939. Dal 1961 si è dedicato alla fotografia ed ha esposto le sue opere in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato John Batho con una prima mostra a Venezia nel 1983 (“La couleur et son lieu: Deauville, Venise, Burano”) e con una mostra antologica (“John Batho. Il colore e il suo luogo”) nel 1987 al Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari a Firenze. Presso i Magazzini del Sale, nel 1997, è stata proposta una personale intitolata “Venezia Vedute” e, nel 2006, la mostra: “Plages de couleurs”. Ikona Venezia, nel 2007, ha presentato nuovamente “Venezia Vedute” nella sua sede in Campo del Ghetto Nuovo.
Franco Fontana Franco Fontana è nato a Modena nel 1933. Si dedica alla fotografia dal 1964. Ha esposto le sue opere in tutti i più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato Franco Fontana con una prima mostra dedicata a Venezia (“Presenze Veneziane”) nel 1980, riproposta nel 2005 nella sua sede Ikona Venezia in Campo del Ghetto Nuovo, e con una seconda mostra, sul paesaggio urbano, nel 1981. Nel 2005, ai Magazzini del Sale, Ikona Gallery ha curato la mostra antologica di Fontana, composta da 60 fotografie.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35781.htm





LE CORBUSIER SETTE ARCHITETTURE
dal 14/12/2015 al 01/01/2016

A cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, il Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia propone una mostra e una giornata di studi per approfondire la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto. Le opere si collocano in un arco temporale che va dal 1914 al 1928, periodo connotato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni.
Nuovi materiali e nuove tecnologie entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea, sconvolgendo principi consolidati.
Si afferma una prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità e dalla contaminazione delle arti. La mostra, allestita presso lo spazio Gino Valle della sede Iuav al Cotonificio, illustra architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione, ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici oggetto della mostra documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier, in una continua sperimentazione verso la maturità.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo. L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’iniziativa con il proprio patrocinio. Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35753.htm







Farsi storia. Per il bicentenario dell'Archivio di Stato di Venezia, 1815-2015
DAL 05/12/2015 AL 24/01/2016
La mostra documentaria, curata da Raffaele Santoro, è organizzata dall'Archivio di Stato di Venezia e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e in collaborazione con l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'École polytechnique fédérale de Lausanne.
Nel 2015 ricorre il secondo centenario dalla fondazione dell'Archivio di Stato di Venezia, istituito con il nome di Archivio Generale Veneto dall'imperatore d'Austria Francesco I con sovrano rescritto del 13 dicembre 1815. Da allora, ininterrottamente, l'Archivio svolge la funzione di conservare il patrimonio documentario della Repubblica di Venezia, dei monasteri e dei conventi soppressi in età napoleonica, delle corporazioni d'arte e mestiere e delle scuole di devozione, cui si sono via via aggiunte le carte dei governi che si sono succeduti nel Veneto fino all'unificazione nazionale, proseguendo a tutt'oggi con i versamenti in continuo incremento degli uffici dell'Italia repubblicana. Nella sede originaria nell'ex convento francescano di Santa Maria dei Frari, scelto fin dall'origine proprio per le sue cospicue dimensioni - cui si sono in seguito affiancate le sedi sussidiarie della Giudecca e di Mestre - si snodano circa 70 chilometri di scaffali dove trovano posto più di 800 fondi archivistici, ancora in larga misura disposti secondo il progetto ideato dal primo direttore dell'Archivio, Giacomo Chiodo, inteso a riproporre la struttura statuale della Serenissima. Per celebrare questo anniversario l'Archivio ha organizzato una mostra documentaria in cui proporre al pubblico una significativa selezione del suo vastissimo e prezioso patrimonio. Attraverso documenti rappresentativi per la loro rilevanza, si ripercorreranno i filoni principali della millenaria storia veneziana, dalle origini fino alla prima guerra mondiale. Inquadrati in una griglia tematica, verranno ripercorse diacronicamente, per momenti emblematici, la struttura istituzionale dello Stato veneziano, le relazioni diplomatiche con l'Oriente e l'Occidente, la gestione del territorio, le reti commerciali, il tessuto economico e produttivo, il mondo artistico, l'ambito religioso e assistenziale, le trasformazioni della città e i riflessi della politica nell'Otto e Novecento. Una sezione infine ricostruirà i momenti salienti della storia dell'istituto.
dettagli
Biglietto: Ingresso libero | Free Entry

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35684.htm











Visori Stereoscopici
dal 13/12/2015 al 16/01/2016
     

Quella che sta diventando la mostra tradizionale della FABBRICA DEL VEDERE: la mostra del calendario per il 2016 dedicata ai visori stereoscopici. Si potranno vedere anche gli apparecchi e una simulazione di una Venezia 3D a parete.
dettagli
Biglietto: entrata libera

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35692.htm









Dentro Fuori Sotto Bucarest
dal 19/12/2015 al 16/01/2016
              
Mostra fotografica di Massimo Branca e Igor Marchesan 'Quando visitammo per la prima volta la loro casa sotterranea nel centro di Bucarest, non ci saremmo mai aspettati di diventare, col tempo, parte della loro famiglia. Un gruppo di ragazzi, fino a quarant’anni d’età, sono la tribù di strada della Gara de Nord. La nostra ricerca fotografica segue le storie di coloro che, in una vita segnata da gravi privazioni emotive e materiali, hanno trovato accettazione in una comunità nascosta, spigolosa e violenta, ma sorprendentemente umana. Ci interessa documentare una realtà complessa, in cui droghe e prigione sono in gran parte effetti collaterali di una plausibile forma di adattamento all’emarginazione....'
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Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35665.htm












25 DICEMBRE 2015


Fonte: https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh17Fe1AquLCLneLcHi2vHRBZqGA79HUeqsvRkRgt7UabTpjHflxcx5cUPYvgLULmvphc-x4HX7vmJTUK-SM7RV1FfBbwBRmjjZviPKeHLcQNDMj0LFQ9-GNd9DKjSOHKJKd8qfvTNFJM3/s1600/auguri_di_natale.jpg


Fonte: http://www.arttrav.com/wp-content/uploads/2010/12/Venice-Christmas-market.jpeg






Sand Nativity 2015, presepe di sculture di sabbia a Jesolo

Presso Jesolo Lido Dal 08/12/2015 Al 31/01/2016                                   

Sono sculture bellissime, inserite in una costruzione narrativa che si rinnova annualmente aggiungendo, oltre ai personaggi classici della rappresentazione della nascita di Gesù Cristo, nuove figure che si sono distinte nel mondo per le loro azioni umanitarie. Papa Giovanni Paolo II, il Mahatma Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni XXIII°, Nelson Mandela sono alcuni tra i personaggi hanno trovato spazio nella rappresentazione in anni diversi.
Dal 2004 la manifestazione è associata a un progetto benefico, per cui sono stati raccolti e devoluti fino al 2011, grazie ai visitatori, 435.000 euro ad associazioni umanitarie che operano in tutto il mondo.
I numeri:
12 scultori
6 nazioni
10 giorni di lavoro
470mq di area espositiva
1500 tonnellate di sabbia
più di 750.000 visitatori dalla prima edizione
Direzione artistica: Richard Varano

Fonte:

http://www.veneziatoday.it/eventi/mostre/sand-nativity-presepe-sabbia-jesolo-lido-8-dicembre-31-gennaio.html








Disagi. Immagini dal Manicomio di San Servolo
dal 23/12/2015 al 07/02/2016


La mostra presenta fotografie dei primi anni del Novecento (probabilmente 1905) tratte da un album “celebrativo” realizzato alla fine della gestione del Manicomio di San Servolo da parte dei frati dell’ordine di S. Giovanni di Dio detti “Fatebenefratelli” e alla conclusione dei lavori di restauro, di adeguamento e ampliamento fatti in quel periodo.
Alcune immagini della mostra riproducono spazi ampi, i padiglioni dei pazienti, le camerate, i cortili e i campi coltivati della colonia agricola, i gabinetti medici tutti puliti e ordinati e svelano il dispositivo disciplinare di esclusione e reclusione allora ampiamente in atto. Una seconda serie di fotografie è di carattere più propriamente manicomiale: la ricerca dello stigma della pazzia attraverso la fisiognomica. Si tratta di fotografie, tratte da un album comparativo, scattate al momento del ricovero (ammalati) e al momento della dimissione (guariti) con riportata la diagnosi e le date di entrata ed uscita.
Con questo album, probabilmente unico nel suo genere, la fotografia psichiatrica ricercando il riflesso della malattia mentale nel corpo del malato crea nel contempo una sorta di catalogo della pazzia ma anche di fatto un catalogo dei canoni della normalità.
La mostra si svolge in occasione della firma della convenzione tra Ulss 12 Veneziana e San Servolo – Servizi Metropolitani di Venezia per la valorizzazione coordinata dei rispettivi patrimoni storico artistici e archivistici
dettagli
Biglietto: entrata libera
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35807.htm







VENEZIA IMMAGINE fotografie di John Batho e Franco Fontana
DAL 17/12/2015 AL 17/01/2016
 
“Sento un attaccamento profondo per Venezia, ciò che e mi spinge a soggiornare spesso in questa città. La città occupa un posto particolare nei miei pensieri, mi basta evocare un luogo per poterne ricreare mentalmente tutti gli aspetti. Venezia è un teatro nel quale posso collocarmi poiché lo spettacolo è dovunque, le mura, l’acqua, il suolo, sono costruzioni scenografiche dove si rappresenta la sfigurazione del tempo, di un tempo accumulato e avvolgente. Quale Venezia si offre alla rappresentazione? Le immagini sono così numerose da esaurire a volte la Venezia reale: pare di averla vista prima ancora di esserci stati. Per riprendere a modo mio l’idea della ‘veduta’ veneziana ed evitare i luoghi comuni dell’iconografia di Venezia, mi sono interessato agli aspetti discreti della città, alle atmosfere che compongono il suo genio particolare. Ho scelto di intrecciare le superfici, per aggiungere al forte impatto riflessi e tessiture, e di sovrapporre ciò che è lontano a ciò che è vicino per sovvertire la logica dei piani e delle distanze. In queste combinazioni aleatorie ottenute con una doppia esposizione di riprese dello stesso luogo, il disfacimento si contrappone alla durata, l’irruzione delle erosioni ci fa percepire la precarietà delle costruzioni e l’insolita confusione di splendore e disastro. Andando a toccare l’effimero e il duraturo, queste fotografie esprimono una Venezia intima tra realtà e sogno vicina alle immagini prodotte dal pensiero. Queste ‘vedute’ sono una conferma della passione che provo per la singolarità e la curiosa bellezza di Venezia.” John Batho, novembre 2007.
“L’occhio fotografico di Fontana in definitiva tende a cogliere l’artificio storico di Venezia, l’idea di una storia costruita tutta sull’acqua, e dunque per un gesto di scelta di suoi abitanti che hanno ribaltato la scelta tradizionale della terra ferma ed hanno eretto la propria civiltà in un luogo inedito, un gesto di grande fantasia urbanistica. Venezia oggi è il portato di questa decisione storica, il luogo di una rappresentazione che prolunga nel presente un grande passato. Venezia dunque è un teatro continuo che mette in scena la decisione dei padri mediante una rappresentazione urbana che trova le proprie quinte nelle facciate dei palazzi e nei tagli delle calli, nei fasci di luce incanalati dal ridosso dei palazzi, nei percorsi liquidi ed impuri dei canali. Fontana riesce a cogliere fotograficamente tale condizione, mediante un sapiente uso di luci e di ombre, solarizzazione di facciate ed improvvise contrazioni luminose. Ora teatro di vita, racchiuso nell’intimità delle calli e nei cicalecci dei campielli trovano la loro restituzione in immagine nel lavoro fotografico. Un lavoro costruito con la pazienza sapiente di Fontana che ha saputo riportare nello specifico fotografico, nel lampante silenzio del colore, l’idea di una città sfruttata al massimo dall’industria culturale e turistica al limite del folklore. ‘Presenze veneziane’ ha la qualità di un racconto per immagini che non si abbandona al luogo comune ma cerca un approccio che oscilla tra documentazione ed astrazione. La testualità fotografica di Fontana è costruita in maniera che Venezia appaia attraversata dal colorismo di un’aria netta e dalla trasmutazione dell’acqua.” Achille Bonito Oliva, Franco Fontana, “Presenze veneziane”, Maurizio Rossi Editore, 1980.
John Batho John Batho è nato in Normandia nel 1939. Dal 1961 si è dedicato alla fotografia ed ha esposto le sue opere in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato John Batho con una prima mostra a Venezia nel 1983 (“La couleur et son lieu: Deauville, Venise, Burano”) e con una mostra antologica (“John Batho. Il colore e il suo luogo”) nel 1987 al Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari a Firenze. Presso i Magazzini del Sale, nel 1997, è stata proposta una personale intitolata “Venezia Vedute” e, nel 2006, la mostra: “Plages de couleurs”. Ikona Venezia, nel 2007, ha presentato nuovamente “Venezia Vedute” nella sua sede in Campo del Ghetto Nuovo.
Franco Fontana Franco Fontana è nato a Modena nel 1933. Si dedica alla fotografia dal 1964. Ha esposto le sue opere in tutti i più importanti musei e gallerie del mondo. Ikona Photo Gallery ha presentato Franco Fontana con una prima mostra dedicata a Venezia (“Presenze Veneziane”) nel 1980, riproposta nel 2005 nella sua sede Ikona Venezia in Campo del Ghetto Nuovo, e con una seconda mostra, sul paesaggio urbano, nel 1981. Nel 2005, ai Magazzini del Sale, Ikona Gallery ha curato la mostra antologica di Fontana, composta da 60 fotografie.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35781.htm





LE CORBUSIER SETTE ARCHITETTURE
dal 14/12/2015 al 01/01/2016

A cinquant’anni dalla scomparsa di Le Corbusier, il Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione dell’Università Iuav di Venezia propone una mostra e una giornata di studi per approfondire la vicenda costruttiva e gli orizzonti di conservazione di sette architetture emblematiche dell’opera dell’architetto. Le opere si collocano in un arco temporale che va dal 1914 al 1928, periodo connotato dal carattere sperimentale del mondo delle costruzioni.
Nuovi materiali e nuove tecnologie entrano a far parte del dibattito sull’architettura contemporanea, sconvolgendo principi consolidati.
Si afferma una prospettiva del costruire dominata dalla riproducibilità, dal basso costo, dalla velocità e dalla contaminazione delle arti. La mostra, allestita presso lo spazio Gino Valle della sede Iuav al Cotonificio, illustra architetture note per le vicende progettuali legate alla loro ideazione, ma meno conosciute nel loro percorso di cantiere e di trasformazione legato alla vicenda costruttiva e di conservazione.
Le vicende connesse a ciascuno degli edifici oggetto della mostra documentano il travaglio, le difficoltà, le indecisioni, talvolta gli errori che hanno qualificato il percorso di Le Corbusier, in una continua sperimentazione verso la maturità.
Documenti privilegiati saranno disegni costruttivi, schizzi, fotografie d’archivio, relazioni di cantiere e carteggi intercorsi tra i protagonisti del percorso costruttivo. L’individuazione e la selezione della documentazione d’archivio è esito di studi condotti presso la Foundation Le Corbusier di Parigi, che sostiene l’iniziativa con il proprio patrocinio. Parallelamente alla mostra, saranno organizzate giornate di studio che possano rivelare nuove interpretazioni delle architetture selezionate attraverso un confronto interdisciplinare.
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35753.htm







Farsi storia. Per il bicentenario dell'Archivio di Stato di Venezia, 1815-2015
DAL 05/12/2015 AL 24/01/2016
La mostra documentaria, curata da Raffaele Santoro, è organizzata dall'Archivio di Stato di Venezia e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e in collaborazione con l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'École polytechnique fédérale de Lausanne.
Nel 2015 ricorre il secondo centenario dalla fondazione dell'Archivio di Stato di Venezia, istituito con il nome di Archivio Generale Veneto dall'imperatore d'Austria Francesco I con sovrano rescritto del 13 dicembre 1815. Da allora, ininterrottamente, l'Archivio svolge la funzione di conservare il patrimonio documentario della Repubblica di Venezia, dei monasteri e dei conventi soppressi in età napoleonica, delle corporazioni d'arte e mestiere e delle scuole di devozione, cui si sono via via aggiunte le carte dei governi che si sono succeduti nel Veneto fino all'unificazione nazionale, proseguendo a tutt'oggi con i versamenti in continuo incremento degli uffici dell'Italia repubblicana. Nella sede originaria nell'ex convento francescano di Santa Maria dei Frari, scelto fin dall'origine proprio per le sue cospicue dimensioni - cui si sono in seguito affiancate le sedi sussidiarie della Giudecca e di Mestre - si snodano circa 70 chilometri di scaffali dove trovano posto più di 800 fondi archivistici, ancora in larga misura disposti secondo il progetto ideato dal primo direttore dell'Archivio, Giacomo Chiodo, inteso a riproporre la struttura statuale della Serenissima. Per celebrare questo anniversario l'Archivio ha organizzato una mostra documentaria in cui proporre al pubblico una significativa selezione del suo vastissimo e prezioso patrimonio. Attraverso documenti rappresentativi per la loro rilevanza, si ripercorreranno i filoni principali della millenaria storia veneziana, dalle origini fino alla prima guerra mondiale. Inquadrati in una griglia tematica, verranno ripercorse diacronicamente, per momenti emblematici, la struttura istituzionale dello Stato veneziano, le relazioni diplomatiche con l'Oriente e l'Occidente, la gestione del territorio, le reti commerciali, il tessuto economico e produttivo, il mondo artistico, l'ambito religioso e assistenziale, le trasformazioni della città e i riflessi della politica nell'Otto e Novecento. Una sezione infine ricostruirà i momenti salienti della storia dell'istituto.
dettagli
Biglietto: Ingresso libero | Free Entry

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-35684.htm











Visori Stereoscopici
dal 13/12/2015 al 16/01/2016
     

Quella che sta diventando la mostra tradizionale della FABBRICA DEL VEDERE: la mostra del calendario per il 2016 dedicata ai visori stereoscopici. Si potranno vedere anche gli apparecchi e una simulazione di una Venezia 3D a parete.
dettagli
Biglietto: entrata libera

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35692.htm









Dentro Fuori Sotto Bucarest
dal 19/12/2015 al 16/01/2016
              
Mostra fotografica di Massimo Branca e Igor Marchesan 'Quando visitammo per la prima volta la loro casa sotterranea nel centro di Bucarest, non ci saremmo mai aspettati di diventare, col tempo, parte della loro famiglia. Un gruppo di ragazzi, fino a quarant’anni d’età, sono la tribù di strada della Gara de Nord. La nostra ricerca fotografica segue le storie di coloro che, in una vita segnata da gravi privazioni emotive e materiali, hanno trovato accettazione in una comunità nascosta, spigolosa e violenta, ma sorprendentemente umana. Ci interessa documentare una realtà complessa, in cui droghe e prigione sono in gran parte effetti collaterali di una plausibile forma di adattamento all’emarginazione....'
dettagli
Biglietto: entrata libera
organizzatori
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-35665.htm





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