martedì 21 aprile 2015

DAL 21 AL 25 APRILE 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

21 APRILE 2015


Leggo dondolando
 
Il Festival della lettura si compone di numerose occasioni di incontro. Il principale obiettivo dell'evento è il cosiddetto bookcrossing, intitolato 'Leggo dondolando'. Si ha la possibilità di prendere un libro, di leggerlo e farlo viaggiare. Dopo aver letto i libri si riportano dove sono stati trovati. Come si riconoscono i libri? Grazie un’apposita etichetta!Al termine del festival i libri verranno donati alle scuole e alle biblioteche.
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Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33779.htm







Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger
 



Più di 300 opere provenienti dalla collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
mostre - Radici
 

Esposizione dei manifesti del percorso di ricerca sul tema Radici a cura di Sonnets in Venice
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Magdalena Abakanowicz: Crowd and Individual
      

A Venezia una mostra dedicata all’artista polacca che ha reinterpretato le grandi folle di individui. 110 sculture in juta saranno esposte per la prima volta a San Giorgio Maggiore.
Magdalena Abakanowicz (Falenty, 1930) è una scultrice polacca che utilizza spesso il tessuto come principale medium artistico. Dal 12 aprile al 2 agosto 2015 la galleria Beck & Eggeling International Fine Art (Düsseldorf) e Sigifredo di Canossa in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini presentano sull’Isola di San Giorgio Maggiore Magdalena Abakanowicz: Crowd and Individual, a cura di Luca Massimo Barbero. La mostra, incentrata sul ciclo che nel corso della sua lunga carriera l’artista ha dedicato al tema delle Folle, vedrà esposta, per la prima volta a Venezia, una gigantesca installazione di 110 figure in juta.
“Forse l'esperienza della folla, che aspetta passivamente in fila, ma pronta a calpestare, distruggere o adorare a comando come una creatura senza testa, è diventata il fulcro della mia analisi. E forse era una fascinazione per la scala del corpo umano. O un desiderio di determinare la quantità minima necessaria per esprimere il tutto.” Così l’artista Magdalena Abakanowicz ha definito il suo interesse per il tema delle Folle, soggetto che costituisce la parte più importante della sua opera creativa. Di Folle ne esistono infatti vari esempi, diversi nel numero e nella postura delle figure rappresentate: in piedi, mentre camminano o stanno sedute. Costruite in tessuto, ma anche in altri materiali, ogni scultura è unica ed è stata realizzata personalmente dalla stessa Abakanowicz in diverse fasi del suo percorso artistico.
“Penso che l’impatto dell’opera di Magdalena Abakanowicz – afferma il curatore della mostra Luca Massimo Barbero - riassuma attraverso il forte senso di folla e di gruppo una condizione umana, un senso esistenziale dove l’uomo, spesso privo di volto nella sua forma astante e smarrita, ritrova e riperde se stesso. Il ritorno a Venezia di una sua opera così significativa dopo la sua presenza alla Biennale di Venezia - con “Studio fatturale” nel 1968; “Identità e Alterità, a Brief History of the Human Body” nel 1995 dove ha presentato l’installazione di 22 sculture in juta “Crowd I” nella sala principale del Padiglione Italia; con l’installazione “Hand-like Trees” sulla Riva degli Schiavoni nel 1997, e rappresentando la Polonia nel 1980 con l’installazione “Embryology” - si legge oggi come un omaggio ad un’artista che segna e rappresenta la sperimentazione in scultura degli ultimi decenni. Il senso teatrale di questo gruppo di persone va letto come una volontà di porre sullo stesso livello visitatore e opera in uno scambio tra le “folle” che assume anche il senso di una straordinaria, tragica e umana coreografia; un gioco fra le parti: l’umano e la statua.”
Le Folle della Abakanowicz, in varie installazioni e conformazioni, sono state esposte in tutto il mondo, dalla mostra itinerante Retrospective Exhibition negli USA e in Canada (1982), che fra le tappe ha visto il Metropolitan Museum of Art, New York, il Museum Contemporary Art, Chicago, il Dallas Museum of Fine Arts, Dallas, il Musée d'Art Contemporain, Montréal, fino allo Städel Museum di Francoforte (1989). Nel 1991 è stata organizzata una grande retrospettiva in Giappone al Sezon Museum of Art, Tokyo e al Museum of Contemporary Art, Hiroshima. Emozionante e di pregio la mostra Hurma nel 2004 è stata esposta a Chapelle Saint-Louis de la Salpêtrière, Parigi. Molti gruppi delle sue serie di sculture si trovano all’esterno, come per esempio nel Raymond Nasher Sculpture Garden (Dallas), nel Millenium Park di Chicago e a Poznań, o in importanti collezioni private, come la Fondazione Margulies a Miami, e la Collezione Giuliano Gori vicino a Pistoia, in Italia
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Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33367.htm
 
 
 
 
 
Gli Amici della Macchia
 


Esposizione di arte contemporanea degli/le artisti/e che aderiscono a Mandragola e partecipano ai corsi guidati dal Maestro Barbieri Pietro.
Il gruppo consta di pittrici e pittori che ormai da diversi anni si ritrovano insieme con l’intento di socializzare mentre apprendono le basi della pittura e le varie nozioni che ne conseguono.
'....La gioia immensa che si prova nello spalmare il colore sul supporto, veder nascere qualcosa da un'idea: un paesaggio o una figura...un segno o una serie di macchie, che importa, qualcosa nasce e si riversa dalla mente alla mano fin sulla tela per farti sognare, giocare come quand'eri bambino e vedevi dal nulla nascere un sole, una casetta, un cuore... Momento personale.. Perchè la pittura è questo, un momento tutto tuo per dialogare con te stesso....' (tratto dalla dedica del maestro Barbieri agli Amici della Macchia).
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
 
Diagonal-Symphonie




              

Mostre personali di Enzo Montagna (a cura di Francesca Rizzo), Gino Baffo (a cura di Robert Phillips), Alain Giustiniani (a cura di Brigitte Giustiniani), Gianfranco D’Andrea, Maurizio Montesoro e Paolo Vannuccini (a cura di Gaia Conti)
Diagonal-Symphonie è un film del 1924, diretto dal regista tedesco Viking Eggeling – un inno alla capacità evocativa delle forme, alla bellezza dei cicli ricorsivi, alla potenza dei processi di trasformazione, rappresentato da una forma inclinata che, danzando sullo schermo, continuamente genera altre forme, sparisce e rinasce.
La “sinfonia diagonale” dell’Officina delle Zattere è una successione non rigida di esperienze artistiche che meditano sugli stessi temi: la forma, il passaggio del tempo e i ricordi, la rappresentazione e la semplificazione.
Senza seguire un percorso predeterminato fra le sale, il visitatore potrà ascoltare il dialogo fra i lavori di Gianfranco D’Andrea, che racconta poeticamente di paesaggi, spesso riconoscibili, da un punto di vista diverso e originale, storie a sé, ma parte di una narrazione più ampia, e le opere di Alain Giustiniani, espressione della sua esperienza di Venezia, trascrizione di un'emozione venata di malinconia o di poesia, che intendono restituirci al di là della realtà.
Oppure immaginare delle sottili affinità elettive fra la ricerca di Gino Baffo, che ritrae una Venezia fatta soprattutto di voci, parole e persone che lasciano solo ombre nella nebbia e di cui rimangono a ricordo pochi oggetti che galleggiano nell'acqua scura dei canali più profondi, e le tele di Maurizio Montesoro, che volutamente non descrivono un mondo ma lo evocano, attraverso un processo di svuotamento, alleggerimento, sottrazione. O ancora destreggiarvi fra la meditazione sull’impermanenza, sulla circolarità e la ri-nascita da un passato presente di Paolo Vannuccini e infine raggiungere le vigorose e calde composizioni, le storie di vita, di uomini e di oggetti portatori di ricordi di Enzo Montagna.

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Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33600.htm
 
 
 



Rust, le sculture di Louise Manzon
 

Sull’Isola di San Giorgio Maggiore saranno esposte le opere più recenti di Louise Manzon.
Rust non solo come la ruggine, la corrosione che intacca la materia da parte di agenti atmosferici ma, anche, come la tendenza di un manufatto metallico a tornare al suo stato originale nel quale si trova in natura: una rinascita, un’opportunità.
L’installazione site specific, progettata da Louise Manzon per questa occasione, sviluppa alcuni dei temi creativi più cari all’artista: le figure femminili e il loro ruolo di vigili e materne custodi dei segreti della vita, le creature marine e l’importanza salvifica delle condizioni delle acque in cui vivono.
La figura femminile è quella di Tethis, nell’evidenza narcisistica di un corpo restituito con estrema risonanza (…). Una sorta di ventaglio orna il capo della mitologica divinità.Una struttura barocca regge l’impianto scultoreo, una conformazione avvolgente ne articola i volumi nel corpo e nelle vesti. La linea curva crea il sospetto di un movimento verso l’alto, lo slancio verso aeree posizioni e miracolose impennate che sottraggono Tethis alla legge di gravità“. Achille Bonito Oliva nella sua presentazione
Il branco di pesci, a sua volta e con le sue forme primigenie, rappresenta la vita acquatica, la forza della genesi minacciata dall’inquinamento e dall’incuria, fattori che anche fuori dall’acqua insidiano la vitalità che l’artista fa risaltare nelle proprie opere, dai colori vivaci e dalle forme guizzanti. Modellate in una terracotta a volte trasfigurata in una materia quasi ferrea, le sculture di Louise Manzon rievocano natanti primigeni, le prime forme di vita acquatica che emergono dalle profondità degli abissi, in una eleganza delle fogge senza tempo, che restituiscono la gioia di un mondo che ha vissuto e vive con noi, con i nostri miti e le nostre storie. Figure antiche ma attualissime che ci ricordano l’importanza della protezione dell’ambiente e della centralità del rapporto tra umanità, natura e cultura.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 


 



22 APRILE 2015


conferenze e convegni - Sul Murale di Jackson Pollock e oltre
      
David Anfam, Senior Consulting Curator, curatore della mostra 'Jackson Pollock, Murale. Energia resa visibile', alla Collezione Peggy Guggenheim, presenta al pubblico il capolavoro di Jackson Pollock Murale, in occasione della conferenza Sul 'Murale' di Jackson Pollock e oltre.
Introduce Philip Rylands, Direttore, Collezione Peggy Guggenheim.
Saluto istituzionale di Flavio Gregori, Prorettore Attività e Rapporti Culturali, Università Ca' Foscari Venezia
Sarà disponibile un servizio di traduzione simultanea.
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Biglietto: ingresso libero fino ad esaurimento posti

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33809.htm




Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger
 



Più di 300 opere provenienti dalla collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento
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Biglietto: ingresso libero




mostre - Radici
 

Esposizione dei manifesti del percorso di ricerca sul tema Radici a cura di Sonnets in Venice
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Biglietto: ingresso libero
 







I gioielli del Ruanda. Autonomia e imprenditorialità per le donne del Ruanda
      
                     




L’esposizione, organizzata in collaborazione con Soroptimist International d’Italia Club di Venezia, propone una sessantina di creazioni (anelli, bracciali, orecchini) realizzate in fibre naturali intrecciate e inserti in argento da artigiani e designer ruandesi e italiani.
La mostra fa parte del progetto Atelier Ruanda - curato da Geneviève Henrot Sostero, con la supervisione di Patrizia Salmoiraghi, coordinatrice nazionale Soroptimist dei progetti per l’Africa - che si propone di rinnovare e diversificare l’artigianato locale partendo dalle risorse umane, dai materiali, dalle usanze e dalle tecniche specifiche del territorio.
Atelier Ruanda nasce da un’idea della scultrice Bettina Scholl Sabbatini, che ha recuperato l’antica tecnica ruandese dell’agaseke, rivisitandola in chiave design. Il club Soroptimist di San Marino, insieme al club di Kigali, nel 2007 ha colto quest’idea e ha individuato dei designer interessati a promuovere ricerche fondate sull’uso delle fibre naturali, proponendo il gioiello come oggetto di studio. In Ruanda la vannerie d’art è l’arte di tessere e intrecciare fibre vegetali per foggiare oggetti e l’iniziativa di Atelier Ruanda ha come scopo primario proprio la salvaguardia e la valorizzazione di questo tipo di artigianato, un “saper fare” che al giorno d’oggi rappresenta un patrimonio da salvaguardare. Si tratta di un settore che nel corso del tempo ha risentito dell’impatto con la civiltà occidentale ma che può ancora giocare un ruolo socio-economico molto importante.
L’Unione Soroptimist d’Italia ha abbracciato con fiducia il progetto e il Club Soroptimist di Venezia si inserisce, con la mostra del Florian, in un fitto programma di conferenze, viaggi e campagne per raccolte fondi organizzate dall’Associazione.
Dal 2008, anno in cui si tenne la prima mostra dell’Atelier Ruanda, sono state moltissime le iniziative a livello nazionale e internazionale che hanno permesso lo scambio diretto e reciproco di conoscenze e competenze tra le artigiane ruandesi e gli studenti in design d’Italia, di San Marino e di altri paesi del mondo. Un unico obiettivo, innalzare un materiale povero ad un alto valore simbolico e commerciale, è sfociato nella creazione di gioielli diversissimi tra loro e dalla potente personalità.
Gli inserti in argento degli oggetti in mostra al Florian sono stati creati, sulla base di disegni realizzati da alcuni istituti italiani di design, da una cooperativa artigianale orafa di Vicenza, Primavera 85, con cui i club Soroptimist hanno recentemente avviato una collaborazione finalizzata all’occupazione dei diversamente abili e a garantire una lavorazione dei metalli di ottima qualità e finitura.
Alcuni degli oggetti presenti al Florian fanno parte della prima collezione esposta in una mostra a Firenze nel 2010 e oggi conservata a Palazzo Pitti.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori


Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33599.htm




 

23 APRILE 2015

Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger
 



Più di 300 opere provenienti dalla collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
mostre - Radici
 

Esposizione dei manifesti del percorso di ricerca sul tema Radici a cura di Sonnets in Venice
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Biglietto: ingresso libero
 






Gli Amici della Macchia



Esposizione di arte contemporanea degli/le artisti/e che aderiscono a Mandragola e partecipano ai corsi guidati dal Maestro Barbieri Pietro.
Il gruppo consta di pittrici e pittori che ormai da diversi anni si ritrovano insieme con l’intento di socializzare mentre apprendono le basi della pittura e le varie nozioni che ne conseguono.
'....La gioia immensa che si prova nello spalmare il colore sul supporto, veder nascere qualcosa da un'idea: un paesaggio o una figura...un segno o una serie di macchie, che importa, qualcosa nasce e si riversa dalla mente alla mano fin sulla tela per farti sognare, giocare come quand'eri bambino e vedevi dal nulla nascere un sole, una casetta, un cuore... Momento personale.. Perchè la pittura è questo, un momento tutto tuo per dialogare con te stesso....' (tratto dalla dedica del maestro Barbieri agli Amici della Macchia).
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Biglietto: ingresso libero
 
 

 




 


24 APRILE 2015

Wanderlust


Mostra di:
Collettivo C13: Matteo Bagolin, Carola Castagna, Andrea Da Tos, Stefano Giglio, Elena Lombardi
Artisti giapponesi: Hidemi Terada, Masako Sato, Masanori Takamori, Saori Yabe, Yoshiharu Miyahara, Rie Miyatake, Tae Ikeda
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33801.htm






Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger
 



Più di 300 opere provenienti dalla collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
mostre - Radici
 

Esposizione dei manifesti del percorso di ricerca sul tema Radici a cura di Sonnets in Venice
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Magdalena Abakanowicz: Crowd and Individual
      

A Venezia una mostra dedicata all’artista polacca che ha reinterpretato le grandi folle di individui. 110 sculture in juta saranno esposte per la prima volta a San Giorgio Maggiore.
Magdalena Abakanowicz (Falenty, 1930) è una scultrice polacca che utilizza spesso il tessuto come principale medium artistico. Dal 12 aprile al 2 agosto 2015 la galleria Beck & Eggeling International Fine Art (Düsseldorf) e Sigifredo di Canossa in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini presentano sull’Isola di San Giorgio Maggiore Magdalena Abakanowicz: Crowd and Individual, a cura di Luca Massimo Barbero. La mostra, incentrata sul ciclo che nel corso della sua lunga carriera l’artista ha dedicato al tema delle Folle, vedrà esposta, per la prima volta a Venezia, una gigantesca installazione di 110 figure in juta.
“Forse l'esperienza della folla, che aspetta passivamente in fila, ma pronta a calpestare, distruggere o adorare a comando come una creatura senza testa, è diventata il fulcro della mia analisi. E forse era una fascinazione per la scala del corpo umano. O un desiderio di determinare la quantità minima necessaria per esprimere il tutto.” Così l’artista Magdalena Abakanowicz ha definito il suo interesse per il tema delle Folle, soggetto che costituisce la parte più importante della sua opera creativa. Di Folle ne esistono infatti vari esempi, diversi nel numero e nella postura delle figure rappresentate: in piedi, mentre camminano o stanno sedute. Costruite in tessuto, ma anche in altri materiali, ogni scultura è unica ed è stata realizzata personalmente dalla stessa Abakanowicz in diverse fasi del suo percorso artistico.
“Penso che l’impatto dell’opera di Magdalena Abakanowicz – afferma il curatore della mostra Luca Massimo Barbero - riassuma attraverso il forte senso di folla e di gruppo una condizione umana, un senso esistenziale dove l’uomo, spesso privo di volto nella sua forma astante e smarrita, ritrova e riperde se stesso. Il ritorno a Venezia di una sua opera così significativa dopo la sua presenza alla Biennale di Venezia - con “Studio fatturale” nel 1968; “Identità e Alterità, a Brief History of the Human Body” nel 1995 dove ha presentato l’installazione di 22 sculture in juta “Crowd I” nella sala principale del Padiglione Italia; con l’installazione “Hand-like Trees” sulla Riva degli Schiavoni nel 1997, e rappresentando la Polonia nel 1980 con l’installazione “Embryology” - si legge oggi come un omaggio ad un’artista che segna e rappresenta la sperimentazione in scultura degli ultimi decenni. Il senso teatrale di questo gruppo di persone va letto come una volontà di porre sullo stesso livello visitatore e opera in uno scambio tra le “folle” che assume anche il senso di una straordinaria, tragica e umana coreografia; un gioco fra le parti: l’umano e la statua.”
Le Folle della Abakanowicz, in varie installazioni e conformazioni, sono state esposte in tutto il mondo, dalla mostra itinerante Retrospective Exhibition negli USA e in Canada (1982), che fra le tappe ha visto il Metropolitan Museum of Art, New York, il Museum Contemporary Art, Chicago, il Dallas Museum of Fine Arts, Dallas, il Musée d'Art Contemporain, Montréal, fino allo Städel Museum di Francoforte (1989). Nel 1991 è stata organizzata una grande retrospettiva in Giappone al Sezon Museum of Art, Tokyo e al Museum of Contemporary Art, Hiroshima. Emozionante e di pregio la mostra Hurma nel 2004 è stata esposta a Chapelle Saint-Louis de la Salpêtrière, Parigi. Molti gruppi delle sue serie di sculture si trovano all’esterno, come per esempio nel Raymond Nasher Sculpture Garden (Dallas), nel Millenium Park di Chicago e a Poznań, o in importanti collezioni private, come la Fondazione Margulies a Miami, e la Collezione Giuliano Gori vicino a Pistoia, in Italia
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Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33367.htm








25 APRILE 2015

tradizioni veneziane - Arsenale Aperto
 

Arsenale Aperto: due giornate di festa e di apertura per far conoscere l’Arsenale ai cittadini. La manifestazione si compone di una serie di percorsi liberi, visite guidate agli edifici restaurati, agli spazi di lavoro e ai laboratori, regate, scuola di voga, tornei sportivi, attività per bambini, seminari, mostre, spettacoli, musica e punti di ristoro.
 
Ingresso libero!
Per le due giornate di Arsenale Aperto 2015, è possibile accedere liberamente alle aree dell’Arsenale nord. Dove non è indicato, le attività in programma non richiedono la prenotazione per cui è sufficiente presentarsi in loco all’orario di inizio attività. A fine pagina è presente la lista di attività per cui è prevista la prenotazione.
 
 

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33777.htm






tradizioni veneziane  - La festa di san Marco

La festa di san Marco è la festa patronale di Venezia che viene celebrata il 25 aprile, in memoria di san Marco evangelista(che dal dopoguerra casualmente coincide con la festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo).
Durante il regno della Serenissima, veniva organizzata una processione da piazza San Marco. A tale manifestazione, partecipavano le autorità maggiormente influenti, sia civili che religiose, della repubblica.
Il bocolo di san Marco è una tradizione centenaria, vuole che il 25 aprile a Venezia, festa di san Marco, a fidanzate e mogli venga offerto un bocciolo (in dialetto bòcolo) di rosa rossa, in segno d’amore.
L’usanza nasce dalla leggenda di Maria, figlia del Doge, che si innamorò riamata del giovane Tancredi. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre di Maria, che non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l'esercito di Carlo Magno, per guadagnare fama: il padre così non avrebbe più potuto opporsi al loro amore. Tancredi partì e si coprì di gloria in guerra. Un triste giorno arrivarono a Venezia cavalieri francesi guidati dal famoso Orlando, eroe della battaglia del 778 a Roncisvalle. Cercarono di Maria e le annunziarono la morte di Tancredi. Colpito dal nemico, era caduto sanguinante sopra un rosaio. Prima di spirare, aveva colto un fiore e pregato l’amico Orlando di portarlo a Venezia alla sua amata Maria, la ragazza prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò muta nel suo dolore. Il giorno dopo, festa di san Marco, fu trovata morta con l'insanguinato fiore sul cuore.
Da quella volta il bocciolo di rosa viene offerto alle donne nel giorno di San Marco quale simbolo d'amore vero.
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Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-32882.htm





Wanderlust


Mostra di:
Collettivo C13: Matteo Bagolin, Carola Castagna, Andrea Da Tos, Stefano Giglio, Elena Lombardi
Artisti giapponesi: Hidemi Terada, Masako Sato, Masanori Takamori, Saori Yabe, Yoshiharu Miyahara, Rie Miyatake, Tae Ikeda
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-33801.htm





Il vetro finlandese nella Collezione Bischofberger
 



Più di 300 opere provenienti dalla collezione Bischofberger, per far rivivere al grande pubblico il fascino e l’estro del vetro artistico, a contatto con i capolavori dei principali protagonisti del design finlandese del Novecento
dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
mostre - Radici
 

Esposizione dei manifesti del percorso di ricerca sul tema Radici a cura di Sonnets in Venice
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Biglietto: ingresso libero
 

 
 

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