giovedì 27 agosto 2015

DAL 26 AL 31 AGOSTO 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

26 AGOSTO 2015



mostre

Sebastião Salgado: Profumo di sogno

dal  06/05/2015 al 26/09/2015

Per la prima volta la mostra di Sebastião Salgado per illy, dal titolo 'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè', sarà proposta alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La mostra è a cura di Lélia Wanick Salgado.
La mostra, allestita negli spazi di Piazza San Marco, si compone di una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro insieme a illy per omaggiare gli uomini e le donne del caffè: una storia di persone, di paesaggi, di rapporto armonioso con la terra raccontata attraverso immagini in bianco e nero dal forte impatto espressivo, evocativo ed emozionale.
'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè' si propone così come il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Dal 2003 ad oggi Salgado ha documentato negli anni dieci Paesi da cui illy acquista il caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.
Brasiliano di origine, narratore del mondo per passione, Sebastião Salgado conosce bene la vita dei coltivatori di caffè, avendoli osservati fin dall'infanzia: nato nel 1944 in una numerosa famiglia dello Stato interno del Minas Gerais in Brasile, luogo da cui suo padre trasportava il caffè verso i porti lungo la costa, in seguito economista alla International Coffee Organization, ha scelto negli anni di farsi testimone dello sviluppo sostenibile del pianeta.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 

 

Global Village

dal 19/08/2015 al 30/08/2015
      
            
“Global Village” è un progetto espositivo organizzato dalla Luxarte srl, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2015. In linea con la tematica ufficiale della Biennale, dal titolo “Mondi”, Global Village è una mostra dal taglio internazionale, dove ogni artista si fa interprete della sua visione del mondo come un villaggio globale, trasformando lo spazio espositivo in una sorta di rappresentazione planetaria priva di frontiere, distanze, conflitti politici e territoriali e discriminazioni razziali. L’intento, cioè, è quello che ogni opera esposta offra uno spunto o una metafora dell’idea di globalizzazione terrestre incentivata dai canali di comunicazione mediatica e dal sogno di unificazione mondiale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto i maestri italiani con quelli stranieri in una sorta d’incontro internazionale dove gli artisti comunicano attraverso il linguaggio dell’arte facendosi interpreti di questa tematica a seconda della propria cifra stilistica.
Opere di: Evita Andujar, Mario Bagordo, Claudio Burei, Luigi B. Greogrio, Santo Cagliotti, Francesco Cecere, Luciano Costantini,Raf Croce, Francesco Paolo Delle Noci, Bella Dora, Haidy Fosli, Patricia Glauser, Martino Giorno, Marco Lodola, Uttam Kumar Karkamer, Dagmar Jihlavcona, Ruben Dario Martinez, Isabella Monari, Eugenio Morganti, Tania Peli, Giacomo Ponzi, Vito Rotolo, Massimo Zavoli.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Miscellanee
dal 09/07/2015 al 03/10/2015
 
 
In questa nuova esposizione collettiva fanno il loro debutto due nuovi artisti del gruppo: Carla Bagno, già protagonista di una mostra personale presso la galleria, e Nicole Voicu. L’esposizione viene completata, inoltre, dai nuovi lavori di tutti gli altri artisti che presentano le loro ultime opere.
Elvezia Allari crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. I suoi materiali d’elezione sono il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta, impiegati in modo inconsueto. In questa occasione espone due abiti realizzati in carta con filo di ferro, cristalli, fiori e corredati da un ombrellino in pendant.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Silvia Battisti realizza opere di dimensione ridotta dove l'intensità del colore, la scrittura dei segni, le linee metalliche compongono equilibri spaziali e formali a volte drammatici.
Françoise Calcagno gioca con immagini di Venezia e non solo, che inserisce nelle tele; la fotografia si unisce alla pittura astratta, ridando vita a ricordi ed atmosfere senza una vera collocazione temporale. Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
L’ultimo lavoro di Hélène Galante facente parte del ciclo Eclosions è caratterizzato dall’uso di elementi vegetali e semi che proiettano e includono sulla carta l’imprevedibile casualità della natura.
Angela Grazia Galletto, entrata da poco nel gruppo BOILER, espone un quadro di grandi dimensioni che rappresenta a tutt'oggi l'essenzialità del suo sentire: la meraviglia del colore , il bisogno di leggerezza, la necessità delle piccole cose.
Le B’estes di Concetta Nasone, create in collaborazione con Eugenia Pinna, sono oggetti scultura che rappresentano tre animali tipici della fauna sarda. Interamente realizzati a mano intrecciando la lana su una sagoma di legno pressato.
Di Gabriele Perissinotto, scrive Gianni Boato: 'Guardando alcuni dei suoi quadri, si ha l'impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali ed artistiche, che mai si fermano in una certezza definitiva in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge (…)'.
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
L' argentina Agustina Ponce presenta opere astratte di piccole dimensioni dipinte su carta con l’esclusivo uso di bianchi e neri.
Dell’artista Luigi Rifani dice invece E. Di Vita “… vediamo dei lavori concettuali, tautologici, creati dall’alchimia dell’artista, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti”. Katia Scotti prosegue invece la sua ricerca artistica nell'ambito del surreale fantastico dipingendo delle tele ad acrilico su tela. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino, l'artista ci invita a esplorare il nostro inconscio in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
 

27 AGOSTO 2015



mostre

Sebastião Salgado: Profumo di sogno

dal  06/05/2015 al 26/09/2015

Per la prima volta la mostra di Sebastião Salgado per illy, dal titolo 'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè', sarà proposta alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La mostra è a cura di Lélia Wanick Salgado.
La mostra, allestita negli spazi di Piazza San Marco, si compone di una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro insieme a illy per omaggiare gli uomini e le donne del caffè: una storia di persone, di paesaggi, di rapporto armonioso con la terra raccontata attraverso immagini in bianco e nero dal forte impatto espressivo, evocativo ed emozionale.
'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè' si propone così come il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Dal 2003 ad oggi Salgado ha documentato negli anni dieci Paesi da cui illy acquista il caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.
Brasiliano di origine, narratore del mondo per passione, Sebastião Salgado conosce bene la vita dei coltivatori di caffè, avendoli osservati fin dall'infanzia: nato nel 1944 in una numerosa famiglia dello Stato interno del Minas Gerais in Brasile, luogo da cui suo padre trasportava il caffè verso i porti lungo la costa, in seguito economista alla International Coffee Organization, ha scelto negli anni di farsi testimone dello sviluppo sostenibile del pianeta.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 

 

Global Village

dal 19/08/2015 al 30/08/2015
      
            
“Global Village” è un progetto espositivo organizzato dalla Luxarte srl, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2015. In linea con la tematica ufficiale della Biennale, dal titolo “Mondi”, Global Village è una mostra dal taglio internazionale, dove ogni artista si fa interprete della sua visione del mondo come un villaggio globale, trasformando lo spazio espositivo in una sorta di rappresentazione planetaria priva di frontiere, distanze, conflitti politici e territoriali e discriminazioni razziali. L’intento, cioè, è quello che ogni opera esposta offra uno spunto o una metafora dell’idea di globalizzazione terrestre incentivata dai canali di comunicazione mediatica e dal sogno di unificazione mondiale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto i maestri italiani con quelli stranieri in una sorta d’incontro internazionale dove gli artisti comunicano attraverso il linguaggio dell’arte facendosi interpreti di questa tematica a seconda della propria cifra stilistica.
Opere di: Evita Andujar, Mario Bagordo, Claudio Burei, Luigi B. Greogrio, Santo Cagliotti, Francesco Cecere, Luciano Costantini,Raf Croce, Francesco Paolo Delle Noci, Bella Dora, Haidy Fosli, Patricia Glauser, Martino Giorno, Marco Lodola, Uttam Kumar Karkamer, Dagmar Jihlavcona, Ruben Dario Martinez, Isabella Monari, Eugenio Morganti, Tania Peli, Giacomo Ponzi, Vito Rotolo, Massimo Zavoli.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Miscellanee
dal 09/07/2015 al 03/10/2015
 
 
In questa nuova esposizione collettiva fanno il loro debutto due nuovi artisti del gruppo: Carla Bagno, già protagonista di una mostra personale presso la galleria, e Nicole Voicu. L’esposizione viene completata, inoltre, dai nuovi lavori di tutti gli altri artisti che presentano le loro ultime opere.
Elvezia Allari crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. I suoi materiali d’elezione sono il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta, impiegati in modo inconsueto. In questa occasione espone due abiti realizzati in carta con filo di ferro, cristalli, fiori e corredati da un ombrellino in pendant.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Silvia Battisti realizza opere di dimensione ridotta dove l'intensità del colore, la scrittura dei segni, le linee metalliche compongono equilibri spaziali e formali a volte drammatici.
Françoise Calcagno gioca con immagini di Venezia e non solo, che inserisce nelle tele; la fotografia si unisce alla pittura astratta, ridando vita a ricordi ed atmosfere senza una vera collocazione temporale. Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
L’ultimo lavoro di Hélène Galante facente parte del ciclo Eclosions è caratterizzato dall’uso di elementi vegetali e semi che proiettano e includono sulla carta l’imprevedibile casualità della natura.
Angela Grazia Galletto, entrata da poco nel gruppo BOILER, espone un quadro di grandi dimensioni che rappresenta a tutt'oggi l'essenzialità del suo sentire: la meraviglia del colore , il bisogno di leggerezza, la necessità delle piccole cose.
Le B’estes di Concetta Nasone, create in collaborazione con Eugenia Pinna, sono oggetti scultura che rappresentano tre animali tipici della fauna sarda. Interamente realizzati a mano intrecciando la lana su una sagoma di legno pressato.
Di Gabriele Perissinotto, scrive Gianni Boato: 'Guardando alcuni dei suoi quadri, si ha l'impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali ed artistiche, che mai si fermano in una certezza definitiva in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge (…)'.
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
L' argentina Agustina Ponce presenta opere astratte di piccole dimensioni dipinte su carta con l’esclusivo uso di bianchi e neri.
Dell’artista Luigi Rifani dice invece E. Di Vita “… vediamo dei lavori concettuali, tautologici, creati dall’alchimia dell’artista, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti”. Katia Scotti prosegue invece la sua ricerca artistica nell'ambito del surreale fantastico dipingendo delle tele ad acrilico su tela. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino, l'artista ci invita a esplorare il nostro inconscio in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Ninive. Una capitale assira tra passato e presente
dal 08/07/2015 al 31/10/2015
 
 
 
Una mostra fotografica dedicata alle straordinarie testimonianze di Ninive, per riflettere sul patrimonio storico e artistico da tutelare per le generazioni future, nell'aula Colonne di San Sebastiano.
La mostra è curata da Stefano de Martino e Carlo Lippolis del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia e da Lucio Milano del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Nei pressi della città di Mossul, tra il 1847 e il 1849, l'archeologo britannico Austen Henry Layard riporta alla luce sulla collina di Kuyunjikil palazzo del re assiro Sennacherib: un edificio monumentale le cui sale erano decorate da lastre scolpite in alabastro con magnifici bassorilievi. Inaugurato nel 704 a.C., lo stesso sovrano volle chiamarlo 'Palazzo senza uguali'.
I più noti tra questi bassorilievi sono conservati al British Museum, ma alcune delle lastre che decoravano gli appartamenti reali si trovano ancora sul posto, sui supporti murari originali. Si tratta di una preziosa testimonianza scultorea che una missione di archeologi del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino riporta all'attenzione del mondo scientifico attraverso immagini fotografiche ad alta definizione, che mettono in luce particolari inediti di una produzione e di una tecnica artistica di straordinario livello.
Assieme ai disegni originali di Layard, questa documentazione fotografica invita lo spettatore contemporaneo a riflettere sul valore di un patrimonio storico e artistico di eccezionale valore, che merita attenzione, partecipazione e responsabilità di tutela per le generazioni future.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

 
 
 
 
 

28 AGOSTO 2015



mostre

Sebastião Salgado: Profumo di sogno

dal  06/05/2015 al 26/09/2015

Per la prima volta la mostra di Sebastião Salgado per illy, dal titolo 'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè', sarà proposta alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La mostra è a cura di Lélia Wanick Salgado.
La mostra, allestita negli spazi di Piazza San Marco, si compone di una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro insieme a illy per omaggiare gli uomini e le donne del caffè: una storia di persone, di paesaggi, di rapporto armonioso con la terra raccontata attraverso immagini in bianco e nero dal forte impatto espressivo, evocativo ed emozionale.
'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè' si propone così come il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Dal 2003 ad oggi Salgado ha documentato negli anni dieci Paesi da cui illy acquista il caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.
Brasiliano di origine, narratore del mondo per passione, Sebastião Salgado conosce bene la vita dei coltivatori di caffè, avendoli osservati fin dall'infanzia: nato nel 1944 in una numerosa famiglia dello Stato interno del Minas Gerais in Brasile, luogo da cui suo padre trasportava il caffè verso i porti lungo la costa, in seguito economista alla International Coffee Organization, ha scelto negli anni di farsi testimone dello sviluppo sostenibile del pianeta.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 

 

Global Village

dal 19/08/2015 al 30/08/2015
      
            
“Global Village” è un progetto espositivo organizzato dalla Luxarte srl, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2015. In linea con la tematica ufficiale della Biennale, dal titolo “Mondi”, Global Village è una mostra dal taglio internazionale, dove ogni artista si fa interprete della sua visione del mondo come un villaggio globale, trasformando lo spazio espositivo in una sorta di rappresentazione planetaria priva di frontiere, distanze, conflitti politici e territoriali e discriminazioni razziali. L’intento, cioè, è quello che ogni opera esposta offra uno spunto o una metafora dell’idea di globalizzazione terrestre incentivata dai canali di comunicazione mediatica e dal sogno di unificazione mondiale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto i maestri italiani con quelli stranieri in una sorta d’incontro internazionale dove gli artisti comunicano attraverso il linguaggio dell’arte facendosi interpreti di questa tematica a seconda della propria cifra stilistica.
Opere di: Evita Andujar, Mario Bagordo, Claudio Burei, Luigi B. Greogrio, Santo Cagliotti, Francesco Cecere, Luciano Costantini,Raf Croce, Francesco Paolo Delle Noci, Bella Dora, Haidy Fosli, Patricia Glauser, Martino Giorno, Marco Lodola, Uttam Kumar Karkamer, Dagmar Jihlavcona, Ruben Dario Martinez, Isabella Monari, Eugenio Morganti, Tania Peli, Giacomo Ponzi, Vito Rotolo, Massimo Zavoli.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Miscellanee
dal 09/07/2015 al 03/10/2015
 
 
In questa nuova esposizione collettiva fanno il loro debutto due nuovi artisti del gruppo: Carla Bagno, già protagonista di una mostra personale presso la galleria, e Nicole Voicu. L’esposizione viene completata, inoltre, dai nuovi lavori di tutti gli altri artisti che presentano le loro ultime opere.
Elvezia Allari crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. I suoi materiali d’elezione sono il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta, impiegati in modo inconsueto. In questa occasione espone due abiti realizzati in carta con filo di ferro, cristalli, fiori e corredati da un ombrellino in pendant.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Silvia Battisti realizza opere di dimensione ridotta dove l'intensità del colore, la scrittura dei segni, le linee metalliche compongono equilibri spaziali e formali a volte drammatici.
Françoise Calcagno gioca con immagini di Venezia e non solo, che inserisce nelle tele; la fotografia si unisce alla pittura astratta, ridando vita a ricordi ed atmosfere senza una vera collocazione temporale. Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
L’ultimo lavoro di Hélène Galante facente parte del ciclo Eclosions è caratterizzato dall’uso di elementi vegetali e semi che proiettano e includono sulla carta l’imprevedibile casualità della natura.
Angela Grazia Galletto, entrata da poco nel gruppo BOILER, espone un quadro di grandi dimensioni che rappresenta a tutt'oggi l'essenzialità del suo sentire: la meraviglia del colore , il bisogno di leggerezza, la necessità delle piccole cose.
Le B’estes di Concetta Nasone, create in collaborazione con Eugenia Pinna, sono oggetti scultura che rappresentano tre animali tipici della fauna sarda. Interamente realizzati a mano intrecciando la lana su una sagoma di legno pressato.
Di Gabriele Perissinotto, scrive Gianni Boato: 'Guardando alcuni dei suoi quadri, si ha l'impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali ed artistiche, che mai si fermano in una certezza definitiva in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge (…)'.
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
L' argentina Agustina Ponce presenta opere astratte di piccole dimensioni dipinte su carta con l’esclusivo uso di bianchi e neri.
Dell’artista Luigi Rifani dice invece E. Di Vita “… vediamo dei lavori concettuali, tautologici, creati dall’alchimia dell’artista, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti”. Katia Scotti prosegue invece la sua ricerca artistica nell'ambito del surreale fantastico dipingendo delle tele ad acrilico su tela. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino, l'artista ci invita a esplorare il nostro inconscio in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Ninive. Una capitale assira tra passato e presente
dal 08/07/2015 al 31/10/2015
 
 
 
Una mostra fotografica dedicata alle straordinarie testimonianze di Ninive, per riflettere sul patrimonio storico e artistico da tutelare per le generazioni future, nell'aula Colonne di San Sebastiano.
La mostra è curata da Stefano de Martino e Carlo Lippolis del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia e da Lucio Milano del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Nei pressi della città di Mossul, tra il 1847 e il 1849, l'archeologo britannico Austen Henry Layard riporta alla luce sulla collina di Kuyunjikil palazzo del re assiro Sennacherib: un edificio monumentale le cui sale erano decorate da lastre scolpite in alabastro con magnifici bassorilievi. Inaugurato nel 704 a.C., lo stesso sovrano volle chiamarlo 'Palazzo senza uguali'.
I più noti tra questi bassorilievi sono conservati al British Museum, ma alcune delle lastre che decoravano gli appartamenti reali si trovano ancora sul posto, sui supporti murari originali. Si tratta di una preziosa testimonianza scultorea che una missione di archeologi del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino riporta all'attenzione del mondo scientifico attraverso immagini fotografiche ad alta definizione, che mettono in luce particolari inediti di una produzione e di una tecnica artistica di straordinario livello.
Assieme ai disegni originali di Layard, questa documentazione fotografica invita lo spettatore contemporaneo a riflettere sul valore di un patrimonio storico e artistico di eccezionale valore, che merita attenzione, partecipazione e responsabilità di tutela per le generazioni future.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra
dal 17/06/2015 al 10/09/2015
   
Mostra fotografica “Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra. La collezione Camozzo”.
Recuperato pochi anni fa in modo del tutto fortunoso, il fondo Luigi Camozzo, formato da 75 lastre fotografiche negative di vari formati, è stato donato dagli eredi all'Archivio Storico del Circolo La Gondola nel novembre del 2011.
La mostra si compone di 28 fotografie, scelte dall’insieme delle lastre che sono state catalogate e messe in sicurezza per far parte dell’archivio del Circolo. Le fotografie di Camozzo, nella sua attività tra l’amateur e il professionista, hanno la veste di un reportage ante litteram e ci raccontano la Venezia dei primi del ‘900, nella sua ufficialità, nella fervida vita artistica e culturale e nella poesia del suo vivere quotidiano.
Le stampe in mostra sono frutto di un lunghissimo e accurato restauro digitale sulle immagini positive, data la cattiva condizione in cui si trovano le lastre. Il restauro è stato compiuto da Emilio Zangiacomi Pompanin, socio del Circolo, e ha consentito il recupero quasi totale dell'originaria integrità.
Nella fase storica che precede il primo conflitto mondiale, Venezia vive anni cruciali. Se si avvertono ancora i segni della lunga dominazione austriaca, qualche positivo segnale si intravvede grazie all'avvio di imprese industriali di rilievo; prendono nuovo vigore l'Arsenale e il Porto nonché le attività tradizionali legate al vetro e al merletto. Insomma, si respira un'aria nuova cui non è estraneo l'assetto politico nazionale che fa capo a Giovanni Giolitti. Ma è tutta l'Europa a vivere questo straordinario momento credendo di poter contare su un futuro di pace e progresso grazie alle conquiste scientifiche e tecnologiche di fine '800. Di lì a pochi anni il catastrofico primo conflitto mondiale porrà fine alle illusioni e alle speranze. Comunque sia, Venezia vive al meglio questa fase storica, che non a caso sarà chiamata “Belle Epoque”, grazie anche al recuperato ruolo culturale e artistico – come l'istituzione nel 1893 dell'Esposizione Internazionale d'Arte - che ne fa un riferimento per l'intera Europa e vede convergere sulla laguna artisti, poeti, intellettuali e più in generale la crème del bel mondo internazionale.
In questo fervore si aggira con il suo apparecchio a lastre Luigi Camozzo che arrotonda lo stipendio di contabile fotografando eventi e personaggi che punteggiano la vita cittadina. Non può essere definito un amateur ma un semiprofessionista vero e proprio; grazie alla fotografia egli riesce mantiene decorosamente una numerosa famiglia che lo ricambia fornendo spesso indispensabile ausilio in camera oscura e addirittura, la moglie, proponendosi quale agente di vendita.
Le sue fotografie non possono rivaleggiare con le classiche vedute degli ancora floridi ateliers ma assumono la veste di un reportage ante litteram in cui le non indifferenti doti del Camozzo hanno modo di porsi in evidenza. Principi e regnanti, dignitari e politici, impettiti ufficiali e dame dalle vaporose crinoline, turbinano dinanzi all'obiettivo; è l'immagine di un mondo gaudente e inconsapevole della tragedia che di lì a poco lo travolgerà. Ma l'obiettivo di Camozzo guarda anche alla vita quotidiana, all'ambito domestico registrando matrimoni, gruppi familiari e qualche scorcio cittadino intriso di autentica poesia. Un'osservazione mai banale e frettolosa, ma assai accurata e con un senso estetico davvero rilevante. Il recupero, miracoloso, di una piccola ma significativa parte della produzione di questo Autore ci permette di approfondire, a distanza di un secolo, aspetti di un'epoca cui guardiamo ancora con curiosità e, talvolta, un senso di malcelata nostalgia.
Luigi Camozzo (Venezia?1874 - 1943) era impiegato contabile presso la cartiera Marsoni, importante azienda operante nel centro storico veneziano sino agli anni '60 del '900. Animato sin da giovane da una grande passione per la fotografia allestì una camera oscura nella soffitta dell'appartamento all'ultimo piano di palazzo Erizzo, al 4002 di Castello, dove abitava con la numerosa famiglia (moglie e otto figli). Ben presto la passione si tramutò in piccola attività commerciale che trovò sbocco grazie anche all'intraprendenza della moglie Ida Casonato che fungeva da agente venditore. I soggetti dell'attività fotografica furono i più vari: la Venezia minore ma anche cerimonie pubbliche ed eventi importanti ai quali il Camozzo era immancabile. L'attività fotografica si estese probabilmente in un arco di tempo che va dai primissimi del '900 agli anni '20.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 

29 AGOSTO 2015



Noale Estate: concerti di fine agosto

Presso Rocca dei tempesta di Noale Dal 25/08/2015 Al 31/08/2015

La programmazione di Noale Estate prosegue anche a fine agosto con dei concerti, alcuni dei quali non sono indicati nel volantino in quanto organizzati successivamente alla sua stampa. In particolare, e per ricordarvi gli appuntamenti in programma, ecco quali sono i concerti previsti per questi ultimi scampoli di agosto: si parte con martedì 25 agosto alle ore 21.00 con il concerto di Renzo Biondi che si terrà presso la Rocca dei Tempesta. L’ingresso è libero e l’eventuale ricavato andrà a favore dell'AVIS "Insieme per l'AVIS". Si prosegue con il concerto di Nicola Congiu che si terrà sabato 29 agosto 2015 alle ore 21.00 presso Piazza Castello. Chiuderà il mese di agosto il concerto di Max Pianta e gli Oltre Laura (cover band di Laura Pausini) che si terrà lunedì 31 agosto presso la Rocca dei Tempesta alle ore 21.00.

Fonte: http://www.veneziatoday.it/eventi/concerti/noale-estate-concerti-di-fine-agosto.html







mostre

Sebastião Salgado: Profumo di sogno

dal  06/05/2015 al 26/09/2015

Per la prima volta la mostra di Sebastião Salgado per illy, dal titolo 'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè', sarà proposta alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La mostra è a cura di Lélia Wanick Salgado.
La mostra, allestita negli spazi di Piazza San Marco, si compone di una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro insieme a illy per omaggiare gli uomini e le donne del caffè: una storia di persone, di paesaggi, di rapporto armonioso con la terra raccontata attraverso immagini in bianco e nero dal forte impatto espressivo, evocativo ed emozionale.
'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè' si propone così come il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Dal 2003 ad oggi Salgado ha documentato negli anni dieci Paesi da cui illy acquista il caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.
Brasiliano di origine, narratore del mondo per passione, Sebastião Salgado conosce bene la vita dei coltivatori di caffè, avendoli osservati fin dall'infanzia: nato nel 1944 in una numerosa famiglia dello Stato interno del Minas Gerais in Brasile, luogo da cui suo padre trasportava il caffè verso i porti lungo la costa, in seguito economista alla International Coffee Organization, ha scelto negli anni di farsi testimone dello sviluppo sostenibile del pianeta.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 

 

Global Village

dal 19/08/2015 al 30/08/2015
      
            
“Global Village” è un progetto espositivo organizzato dalla Luxarte srl, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2015. In linea con la tematica ufficiale della Biennale, dal titolo “Mondi”, Global Village è una mostra dal taglio internazionale, dove ogni artista si fa interprete della sua visione del mondo come un villaggio globale, trasformando lo spazio espositivo in una sorta di rappresentazione planetaria priva di frontiere, distanze, conflitti politici e territoriali e discriminazioni razziali. L’intento, cioè, è quello che ogni opera esposta offra uno spunto o una metafora dell’idea di globalizzazione terrestre incentivata dai canali di comunicazione mediatica e dal sogno di unificazione mondiale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto i maestri italiani con quelli stranieri in una sorta d’incontro internazionale dove gli artisti comunicano attraverso il linguaggio dell’arte facendosi interpreti di questa tematica a seconda della propria cifra stilistica.
Opere di: Evita Andujar, Mario Bagordo, Claudio Burei, Luigi B. Greogrio, Santo Cagliotti, Francesco Cecere, Luciano Costantini,Raf Croce, Francesco Paolo Delle Noci, Bella Dora, Haidy Fosli, Patricia Glauser, Martino Giorno, Marco Lodola, Uttam Kumar Karkamer, Dagmar Jihlavcona, Ruben Dario Martinez, Isabella Monari, Eugenio Morganti, Tania Peli, Giacomo Ponzi, Vito Rotolo, Massimo Zavoli.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Miscellanee
dal 09/07/2015 al 03/10/2015
 
 
In questa nuova esposizione collettiva fanno il loro debutto due nuovi artisti del gruppo: Carla Bagno, già protagonista di una mostra personale presso la galleria, e Nicole Voicu. L’esposizione viene completata, inoltre, dai nuovi lavori di tutti gli altri artisti che presentano le loro ultime opere.
Elvezia Allari crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. I suoi materiali d’elezione sono il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta, impiegati in modo inconsueto. In questa occasione espone due abiti realizzati in carta con filo di ferro, cristalli, fiori e corredati da un ombrellino in pendant.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Silvia Battisti realizza opere di dimensione ridotta dove l'intensità del colore, la scrittura dei segni, le linee metalliche compongono equilibri spaziali e formali a volte drammatici.
Françoise Calcagno gioca con immagini di Venezia e non solo, che inserisce nelle tele; la fotografia si unisce alla pittura astratta, ridando vita a ricordi ed atmosfere senza una vera collocazione temporale. Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
L’ultimo lavoro di Hélène Galante facente parte del ciclo Eclosions è caratterizzato dall’uso di elementi vegetali e semi che proiettano e includono sulla carta l’imprevedibile casualità della natura.
Angela Grazia Galletto, entrata da poco nel gruppo BOILER, espone un quadro di grandi dimensioni che rappresenta a tutt'oggi l'essenzialità del suo sentire: la meraviglia del colore , il bisogno di leggerezza, la necessità delle piccole cose.
Le B’estes di Concetta Nasone, create in collaborazione con Eugenia Pinna, sono oggetti scultura che rappresentano tre animali tipici della fauna sarda. Interamente realizzati a mano intrecciando la lana su una sagoma di legno pressato.
Di Gabriele Perissinotto, scrive Gianni Boato: 'Guardando alcuni dei suoi quadri, si ha l'impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali ed artistiche, che mai si fermano in una certezza definitiva in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge (…)'.
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
L' argentina Agustina Ponce presenta opere astratte di piccole dimensioni dipinte su carta con l’esclusivo uso di bianchi e neri.
Dell’artista Luigi Rifani dice invece E. Di Vita “… vediamo dei lavori concettuali, tautologici, creati dall’alchimia dell’artista, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti”. Katia Scotti prosegue invece la sua ricerca artistica nell'ambito del surreale fantastico dipingendo delle tele ad acrilico su tela. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino, l'artista ci invita a esplorare il nostro inconscio in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Ninive. Una capitale assira tra passato e presente
dal 08/07/2015 al 31/10/2015
 
 
 
Una mostra fotografica dedicata alle straordinarie testimonianze di Ninive, per riflettere sul patrimonio storico e artistico da tutelare per le generazioni future, nell'aula Colonne di San Sebastiano.
La mostra è curata da Stefano de Martino e Carlo Lippolis del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia e da Lucio Milano del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Nei pressi della città di Mossul, tra il 1847 e il 1849, l'archeologo britannico Austen Henry Layard riporta alla luce sulla collina di Kuyunjikil palazzo del re assiro Sennacherib: un edificio monumentale le cui sale erano decorate da lastre scolpite in alabastro con magnifici bassorilievi. Inaugurato nel 704 a.C., lo stesso sovrano volle chiamarlo 'Palazzo senza uguali'.
I più noti tra questi bassorilievi sono conservati al British Museum, ma alcune delle lastre che decoravano gli appartamenti reali si trovano ancora sul posto, sui supporti murari originali. Si tratta di una preziosa testimonianza scultorea che una missione di archeologi del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino riporta all'attenzione del mondo scientifico attraverso immagini fotografiche ad alta definizione, che mettono in luce particolari inediti di una produzione e di una tecnica artistica di straordinario livello.
Assieme ai disegni originali di Layard, questa documentazione fotografica invita lo spettatore contemporaneo a riflettere sul valore di un patrimonio storico e artistico di eccezionale valore, che merita attenzione, partecipazione e responsabilità di tutela per le generazioni future.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra
dal 17/06/2015 al 10/09/2015
   
Mostra fotografica “Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra. La collezione Camozzo”.
Recuperato pochi anni fa in modo del tutto fortunoso, il fondo Luigi Camozzo, formato da 75 lastre fotografiche negative di vari formati, è stato donato dagli eredi all'Archivio Storico del Circolo La Gondola nel novembre del 2011.
La mostra si compone di 28 fotografie, scelte dall’insieme delle lastre che sono state catalogate e messe in sicurezza per far parte dell’archivio del Circolo. Le fotografie di Camozzo, nella sua attività tra l’amateur e il professionista, hanno la veste di un reportage ante litteram e ci raccontano la Venezia dei primi del ‘900, nella sua ufficialità, nella fervida vita artistica e culturale e nella poesia del suo vivere quotidiano.
Le stampe in mostra sono frutto di un lunghissimo e accurato restauro digitale sulle immagini positive, data la cattiva condizione in cui si trovano le lastre. Il restauro è stato compiuto da Emilio Zangiacomi Pompanin, socio del Circolo, e ha consentito il recupero quasi totale dell'originaria integrità.
Nella fase storica che precede il primo conflitto mondiale, Venezia vive anni cruciali. Se si avvertono ancora i segni della lunga dominazione austriaca, qualche positivo segnale si intravvede grazie all'avvio di imprese industriali di rilievo; prendono nuovo vigore l'Arsenale e il Porto nonché le attività tradizionali legate al vetro e al merletto. Insomma, si respira un'aria nuova cui non è estraneo l'assetto politico nazionale che fa capo a Giovanni Giolitti. Ma è tutta l'Europa a vivere questo straordinario momento credendo di poter contare su un futuro di pace e progresso grazie alle conquiste scientifiche e tecnologiche di fine '800. Di lì a pochi anni il catastrofico primo conflitto mondiale porrà fine alle illusioni e alle speranze. Comunque sia, Venezia vive al meglio questa fase storica, che non a caso sarà chiamata “Belle Epoque”, grazie anche al recuperato ruolo culturale e artistico – come l'istituzione nel 1893 dell'Esposizione Internazionale d'Arte - che ne fa un riferimento per l'intera Europa e vede convergere sulla laguna artisti, poeti, intellettuali e più in generale la crème del bel mondo internazionale.
In questo fervore si aggira con il suo apparecchio a lastre Luigi Camozzo che arrotonda lo stipendio di contabile fotografando eventi e personaggi che punteggiano la vita cittadina. Non può essere definito un amateur ma un semiprofessionista vero e proprio; grazie alla fotografia egli riesce mantiene decorosamente una numerosa famiglia che lo ricambia fornendo spesso indispensabile ausilio in camera oscura e addirittura, la moglie, proponendosi quale agente di vendita.
Le sue fotografie non possono rivaleggiare con le classiche vedute degli ancora floridi ateliers ma assumono la veste di un reportage ante litteram in cui le non indifferenti doti del Camozzo hanno modo di porsi in evidenza. Principi e regnanti, dignitari e politici, impettiti ufficiali e dame dalle vaporose crinoline, turbinano dinanzi all'obiettivo; è l'immagine di un mondo gaudente e inconsapevole della tragedia che di lì a poco lo travolgerà. Ma l'obiettivo di Camozzo guarda anche alla vita quotidiana, all'ambito domestico registrando matrimoni, gruppi familiari e qualche scorcio cittadino intriso di autentica poesia. Un'osservazione mai banale e frettolosa, ma assai accurata e con un senso estetico davvero rilevante. Il recupero, miracoloso, di una piccola ma significativa parte della produzione di questo Autore ci permette di approfondire, a distanza di un secolo, aspetti di un'epoca cui guardiamo ancora con curiosità e, talvolta, un senso di malcelata nostalgia.
Luigi Camozzo (Venezia?1874 - 1943) era impiegato contabile presso la cartiera Marsoni, importante azienda operante nel centro storico veneziano sino agli anni '60 del '900. Animato sin da giovane da una grande passione per la fotografia allestì una camera oscura nella soffitta dell'appartamento all'ultimo piano di palazzo Erizzo, al 4002 di Castello, dove abitava con la numerosa famiglia (moglie e otto figli). Ben presto la passione si tramutò in piccola attività commerciale che trovò sbocco grazie anche all'intraprendenza della moglie Ida Casonato che fungeva da agente venditore. I soggetti dell'attività fotografica furono i più vari: la Venezia minore ma anche cerimonie pubbliche ed eventi importanti ai quali il Camozzo era immancabile. L'attività fotografica si estese probabilmente in un arco di tempo che va dai primissimi del '900 agli anni '20.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 

30 AGOSTO 2015



Enej Gala - The Stable
dal 13/06/2015 al 20/09/2015
      

Il giovane artista sloveno Enej Gala presenta negli spazi della A plus A un progetto ideato e pensato esclusivamente per la galleria dal titolo The Stable, parola che rimanda ad alcuni aspetti tradizionali del suo paese e che nella sua semantica connota anche il significato di stabilità e continuità.
La stalla è infatti intesa come metafora dell’eredità culturale di una nazione legata alla terra e alla tradizione contadina.
In galleria Enej Gala ha progettato un’installazione ambientale, dove disegni, tele e sculture si collegano con la poesia contemporanea di Aleš Šteger alludendo cosi al processo in cui la cultura fu tramandata attraverso le immagini insediate dalla poesia nella coscienza degli abitanti. Le opere sono accompagnate da una serie di oggetti ed elementi, che contribuiscono a ricostruire quell’ambiente rurale che per secoli è stato alla base della cultura contadina del suo Paese. Una cultura spesso rinnegata, ma che rappresenta invece un grande punto di forza, un aspetto che l’artista ha acutamente intuito potenziandone le caratteristiche fino a farle diventare delle ironiche rappresentazioni della realtà. La maestria di Enej Gala consiste nello sfruttare i linguaggi sia contemporanei che tradizionali, manifestando le diverse sfumature che si celano dietro ogni realtà attraverso il filtro dell’ironia che gli permette di mantenere una distanza consapevole. Le forme fantasiose che l’artista realizza con una logica molto precisa racchiudono in sé la capacità di rivelare forme imprevedibili svelando i segnali inconsci e sottili.
Enej Gala attraverso la sua pittura, scultura e installazioni ambientali cerca di stimolare una presa di coscienza della propria identità, nel contesto rurale della gente comune per mostrare alcuni miti legati alla loro esistenza. Un processo che porta all’esaltazione di una concezione del “passato beffardo” elevandolo a un ricco piano iconografico. Un linguaggio che attinge nella tradizione delle sue origini e che Gala trasforma e stravolge. L’intento però non è quello di ridicolizzare o sminuire le proprie radici culturali, ma è piuttosto un’azione autoironica che gli permette di superare preconcetti radicati nell’immaginario collettivo in cui le stesse debolezze diventano dei punti di forza. La consapevolezza del valore di una tradizione contadina è la chiave, per poter concepire una visione più ampia del nostro presente, come conseguenza delle azioni passate. La mostra si svilupperà attraverso una serie di dipinti ad olio su tela di varie dimensioni e sculture, partendo dalle miniature fino a giungere ad opere a grandezza d’uomo, come per esempio un’enorme mangiatoia riempita di fieno a forma di abaco. L’allestimento è stato ideato per lo spazio della galleria e le opere saranno collocate in un contesto che a tratti riprenderà la tipica ambientazione campestre.
Enej Gala è nato a Lubiana nel 1990 e lavora a Venezia. Nel 2013 consegue la laurea triennale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, specializzandosi in Pittura. Trascorre un periodo di studi all’estero presso la Williem De Kooning Academy of Fine Arts a Rotterdam. Nel 2015 si laurea al biennio presso la stessa Accademia di Venezia, sempre in Pittura. Partecipa a diverse mostre collettive e personali in Slovenia, Italia, Montenegro, Croazia, Albania, Senegal, Paesi Bassi e Portogallo. Dal 2010 partecipa ai workshop di Disegno e Pittura Atelier F a cura di Carlo di Raco, a Forte Marghera. Nel 2012 vince la borsa di studio della 96a collettiva giovani artisti della Fondazione Bevilacqua la Masa. Membro del collettivo Fondazione Malutta. Nel corso della 56° Biennale d’arte è invitato a partecipare al Rob Pruitt’s Flea Market in Venice.
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Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34112.htm





mostre

Sebastião Salgado: Profumo di sogno

dal  06/05/2015 al 26/09/2015

Per la prima volta la mostra di Sebastião Salgado per illy, dal titolo 'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè', sarà proposta alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La mostra è a cura di Lélia Wanick Salgado.
La mostra, allestita negli spazi di Piazza San Marco, si compone di una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro insieme a illy per omaggiare gli uomini e le donne del caffè: una storia di persone, di paesaggi, di rapporto armonioso con la terra raccontata attraverso immagini in bianco e nero dal forte impatto espressivo, evocativo ed emozionale.
'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè' si propone così come il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Dal 2003 ad oggi Salgado ha documentato negli anni dieci Paesi da cui illy acquista il caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.
Brasiliano di origine, narratore del mondo per passione, Sebastião Salgado conosce bene la vita dei coltivatori di caffè, avendoli osservati fin dall'infanzia: nato nel 1944 in una numerosa famiglia dello Stato interno del Minas Gerais in Brasile, luogo da cui suo padre trasportava il caffè verso i porti lungo la costa, in seguito economista alla International Coffee Organization, ha scelto negli anni di farsi testimone dello sviluppo sostenibile del pianeta.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 

 

Global Village

dal 19/08/2015 al 30/08/2015
      
            
“Global Village” è un progetto espositivo organizzato dalla Luxarte srl, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2015. In linea con la tematica ufficiale della Biennale, dal titolo “Mondi”, Global Village è una mostra dal taglio internazionale, dove ogni artista si fa interprete della sua visione del mondo come un villaggio globale, trasformando lo spazio espositivo in una sorta di rappresentazione planetaria priva di frontiere, distanze, conflitti politici e territoriali e discriminazioni razziali. L’intento, cioè, è quello che ogni opera esposta offra uno spunto o una metafora dell’idea di globalizzazione terrestre incentivata dai canali di comunicazione mediatica e dal sogno di unificazione mondiale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto i maestri italiani con quelli stranieri in una sorta d’incontro internazionale dove gli artisti comunicano attraverso il linguaggio dell’arte facendosi interpreti di questa tematica a seconda della propria cifra stilistica.
Opere di: Evita Andujar, Mario Bagordo, Claudio Burei, Luigi B. Greogrio, Santo Cagliotti, Francesco Cecere, Luciano Costantini,Raf Croce, Francesco Paolo Delle Noci, Bella Dora, Haidy Fosli, Patricia Glauser, Martino Giorno, Marco Lodola, Uttam Kumar Karkamer, Dagmar Jihlavcona, Ruben Dario Martinez, Isabella Monari, Eugenio Morganti, Tania Peli, Giacomo Ponzi, Vito Rotolo, Massimo Zavoli.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Miscellanee
dal 09/07/2015 al 03/10/2015
 
 
In questa nuova esposizione collettiva fanno il loro debutto due nuovi artisti del gruppo: Carla Bagno, già protagonista di una mostra personale presso la galleria, e Nicole Voicu. L’esposizione viene completata, inoltre, dai nuovi lavori di tutti gli altri artisti che presentano le loro ultime opere.
Elvezia Allari crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. I suoi materiali d’elezione sono il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta, impiegati in modo inconsueto. In questa occasione espone due abiti realizzati in carta con filo di ferro, cristalli, fiori e corredati da un ombrellino in pendant.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Silvia Battisti realizza opere di dimensione ridotta dove l'intensità del colore, la scrittura dei segni, le linee metalliche compongono equilibri spaziali e formali a volte drammatici.
Françoise Calcagno gioca con immagini di Venezia e non solo, che inserisce nelle tele; la fotografia si unisce alla pittura astratta, ridando vita a ricordi ed atmosfere senza una vera collocazione temporale. Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
L’ultimo lavoro di Hélène Galante facente parte del ciclo Eclosions è caratterizzato dall’uso di elementi vegetali e semi che proiettano e includono sulla carta l’imprevedibile casualità della natura.
Angela Grazia Galletto, entrata da poco nel gruppo BOILER, espone un quadro di grandi dimensioni che rappresenta a tutt'oggi l'essenzialità del suo sentire: la meraviglia del colore , il bisogno di leggerezza, la necessità delle piccole cose.
Le B’estes di Concetta Nasone, create in collaborazione con Eugenia Pinna, sono oggetti scultura che rappresentano tre animali tipici della fauna sarda. Interamente realizzati a mano intrecciando la lana su una sagoma di legno pressato.
Di Gabriele Perissinotto, scrive Gianni Boato: 'Guardando alcuni dei suoi quadri, si ha l'impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali ed artistiche, che mai si fermano in una certezza definitiva in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge (…)'.
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
L' argentina Agustina Ponce presenta opere astratte di piccole dimensioni dipinte su carta con l’esclusivo uso di bianchi e neri.
Dell’artista Luigi Rifani dice invece E. Di Vita “… vediamo dei lavori concettuali, tautologici, creati dall’alchimia dell’artista, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti”. Katia Scotti prosegue invece la sua ricerca artistica nell'ambito del surreale fantastico dipingendo delle tele ad acrilico su tela. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino, l'artista ci invita a esplorare il nostro inconscio in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Ninive. Una capitale assira tra passato e presente
dal 08/07/2015 al 31/10/2015
 
 
 
Una mostra fotografica dedicata alle straordinarie testimonianze di Ninive, per riflettere sul patrimonio storico e artistico da tutelare per le generazioni future, nell'aula Colonne di San Sebastiano.
La mostra è curata da Stefano de Martino e Carlo Lippolis del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia e da Lucio Milano del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Nei pressi della città di Mossul, tra il 1847 e il 1849, l'archeologo britannico Austen Henry Layard riporta alla luce sulla collina di Kuyunjikil palazzo del re assiro Sennacherib: un edificio monumentale le cui sale erano decorate da lastre scolpite in alabastro con magnifici bassorilievi. Inaugurato nel 704 a.C., lo stesso sovrano volle chiamarlo 'Palazzo senza uguali'.
I più noti tra questi bassorilievi sono conservati al British Museum, ma alcune delle lastre che decoravano gli appartamenti reali si trovano ancora sul posto, sui supporti murari originali. Si tratta di una preziosa testimonianza scultorea che una missione di archeologi del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino riporta all'attenzione del mondo scientifico attraverso immagini fotografiche ad alta definizione, che mettono in luce particolari inediti di una produzione e di una tecnica artistica di straordinario livello.
Assieme ai disegni originali di Layard, questa documentazione fotografica invita lo spettatore contemporaneo a riflettere sul valore di un patrimonio storico e artistico di eccezionale valore, che merita attenzione, partecipazione e responsabilità di tutela per le generazioni future.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra
dal 17/06/2015 al 10/09/2015
   
Mostra fotografica “Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra. La collezione Camozzo”.
Recuperato pochi anni fa in modo del tutto fortunoso, il fondo Luigi Camozzo, formato da 75 lastre fotografiche negative di vari formati, è stato donato dagli eredi all'Archivio Storico del Circolo La Gondola nel novembre del 2011.
La mostra si compone di 28 fotografie, scelte dall’insieme delle lastre che sono state catalogate e messe in sicurezza per far parte dell’archivio del Circolo. Le fotografie di Camozzo, nella sua attività tra l’amateur e il professionista, hanno la veste di un reportage ante litteram e ci raccontano la Venezia dei primi del ‘900, nella sua ufficialità, nella fervida vita artistica e culturale e nella poesia del suo vivere quotidiano.
Le stampe in mostra sono frutto di un lunghissimo e accurato restauro digitale sulle immagini positive, data la cattiva condizione in cui si trovano le lastre. Il restauro è stato compiuto da Emilio Zangiacomi Pompanin, socio del Circolo, e ha consentito il recupero quasi totale dell'originaria integrità.
Nella fase storica che precede il primo conflitto mondiale, Venezia vive anni cruciali. Se si avvertono ancora i segni della lunga dominazione austriaca, qualche positivo segnale si intravvede grazie all'avvio di imprese industriali di rilievo; prendono nuovo vigore l'Arsenale e il Porto nonché le attività tradizionali legate al vetro e al merletto. Insomma, si respira un'aria nuova cui non è estraneo l'assetto politico nazionale che fa capo a Giovanni Giolitti. Ma è tutta l'Europa a vivere questo straordinario momento credendo di poter contare su un futuro di pace e progresso grazie alle conquiste scientifiche e tecnologiche di fine '800. Di lì a pochi anni il catastrofico primo conflitto mondiale porrà fine alle illusioni e alle speranze. Comunque sia, Venezia vive al meglio questa fase storica, che non a caso sarà chiamata “Belle Epoque”, grazie anche al recuperato ruolo culturale e artistico – come l'istituzione nel 1893 dell'Esposizione Internazionale d'Arte - che ne fa un riferimento per l'intera Europa e vede convergere sulla laguna artisti, poeti, intellettuali e più in generale la crème del bel mondo internazionale.
In questo fervore si aggira con il suo apparecchio a lastre Luigi Camozzo che arrotonda lo stipendio di contabile fotografando eventi e personaggi che punteggiano la vita cittadina. Non può essere definito un amateur ma un semiprofessionista vero e proprio; grazie alla fotografia egli riesce mantiene decorosamente una numerosa famiglia che lo ricambia fornendo spesso indispensabile ausilio in camera oscura e addirittura, la moglie, proponendosi quale agente di vendita.
Le sue fotografie non possono rivaleggiare con le classiche vedute degli ancora floridi ateliers ma assumono la veste di un reportage ante litteram in cui le non indifferenti doti del Camozzo hanno modo di porsi in evidenza. Principi e regnanti, dignitari e politici, impettiti ufficiali e dame dalle vaporose crinoline, turbinano dinanzi all'obiettivo; è l'immagine di un mondo gaudente e inconsapevole della tragedia che di lì a poco lo travolgerà. Ma l'obiettivo di Camozzo guarda anche alla vita quotidiana, all'ambito domestico registrando matrimoni, gruppi familiari e qualche scorcio cittadino intriso di autentica poesia. Un'osservazione mai banale e frettolosa, ma assai accurata e con un senso estetico davvero rilevante. Il recupero, miracoloso, di una piccola ma significativa parte della produzione di questo Autore ci permette di approfondire, a distanza di un secolo, aspetti di un'epoca cui guardiamo ancora con curiosità e, talvolta, un senso di malcelata nostalgia.
Luigi Camozzo (Venezia?1874 - 1943) era impiegato contabile presso la cartiera Marsoni, importante azienda operante nel centro storico veneziano sino agli anni '60 del '900. Animato sin da giovane da una grande passione per la fotografia allestì una camera oscura nella soffitta dell'appartamento all'ultimo piano di palazzo Erizzo, al 4002 di Castello, dove abitava con la numerosa famiglia (moglie e otto figli). Ben presto la passione si tramutò in piccola attività commerciale che trovò sbocco grazie anche all'intraprendenza della moglie Ida Casonato che fungeva da agente venditore. I soggetti dell'attività fotografica furono i più vari: la Venezia minore ma anche cerimonie pubbliche ed eventi importanti ai quali il Camozzo era immancabile. L'attività fotografica si estese probabilmente in un arco di tempo che va dai primissimi del '900 agli anni '20.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 

31 AGOSTO 2015

Noale Estate: concerti di fine agosto

Presso Rocca dei tempesta di Noale Dal 25/08/2015 Al 31/08/2015

La programmazione di Noale Estate prosegue anche a fine agosto con dei concerti, alcuni dei quali non sono indicati nel volantino in quanto organizzati successivamente alla sua stampa. In particolare, e per ricordarvi gli appuntamenti in programma, ecco quali sono i concerti previsti per questi ultimi scampoli di agosto: si parte con martedì 25 agosto alle ore 21.00 con il concerto di Renzo Biondi che si terrà presso la Rocca dei Tempesta. L’ingresso è libero e l’eventuale ricavato andrà a favore dell'AVIS "Insieme per l'AVIS". Si prosegue con il concerto di Nicola Congiu che si terrà sabato 29 agosto 2015 alle ore 21.00 presso Piazza Castello. Chiuderà il mese di agosto il concerto di Max Pianta e gli Oltre Laura (cover band di Laura Pausini) che si terrà lunedì 31 agosto presso la Rocca dei Tempesta alle ore 21.00.

Fonte: http://www.veneziatoday.it/eventi/concerti/noale-estate-concerti-di-fine-agosto.html







mostre

Sebastião Salgado: Profumo di sogno

dal  06/05/2015 al 26/09/2015

Per la prima volta la mostra di Sebastião Salgado per illy, dal titolo 'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè', sarà proposta alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. La mostra è a cura di Lélia Wanick Salgado.
La mostra, allestita negli spazi di Piazza San Marco, si compone di una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro insieme a illy per omaggiare gli uomini e le donne del caffè: una storia di persone, di paesaggi, di rapporto armonioso con la terra raccontata attraverso immagini in bianco e nero dal forte impatto espressivo, evocativo ed emozionale.
'Profumo di sogno. Viaggio nel mondo del Caffè' si propone così come il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Dal 2003 ad oggi Salgado ha documentato negli anni dieci Paesi da cui illy acquista il caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.
Brasiliano di origine, narratore del mondo per passione, Sebastião Salgado conosce bene la vita dei coltivatori di caffè, avendoli osservati fin dall'infanzia: nato nel 1944 in una numerosa famiglia dello Stato interno del Minas Gerais in Brasile, luogo da cui suo padre trasportava il caffè verso i porti lungo la costa, in seguito economista alla International Coffee Organization, ha scelto negli anni di farsi testimone dello sviluppo sostenibile del pianeta.
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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 

 

Global Village

dal 19/08/2015 al 30/08/2015
      
            
“Global Village” è un progetto espositivo organizzato dalla Luxarte srl, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2015. In linea con la tematica ufficiale della Biennale, dal titolo “Mondi”, Global Village è una mostra dal taglio internazionale, dove ogni artista si fa interprete della sua visione del mondo come un villaggio globale, trasformando lo spazio espositivo in una sorta di rappresentazione planetaria priva di frontiere, distanze, conflitti politici e territoriali e discriminazioni razziali. L’intento, cioè, è quello che ogni opera esposta offra uno spunto o una metafora dell’idea di globalizzazione terrestre incentivata dai canali di comunicazione mediatica e dal sogno di unificazione mondiale. Questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere a confronto i maestri italiani con quelli stranieri in una sorta d’incontro internazionale dove gli artisti comunicano attraverso il linguaggio dell’arte facendosi interpreti di questa tematica a seconda della propria cifra stilistica.
Opere di: Evita Andujar, Mario Bagordo, Claudio Burei, Luigi B. Greogrio, Santo Cagliotti, Francesco Cecere, Luciano Costantini,Raf Croce, Francesco Paolo Delle Noci, Bella Dora, Haidy Fosli, Patricia Glauser, Martino Giorno, Marco Lodola, Uttam Kumar Karkamer, Dagmar Jihlavcona, Ruben Dario Martinez, Isabella Monari, Eugenio Morganti, Tania Peli, Giacomo Ponzi, Vito Rotolo, Massimo Zavoli.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
Miscellanee
dal 09/07/2015 al 03/10/2015
 
 
In questa nuova esposizione collettiva fanno il loro debutto due nuovi artisti del gruppo: Carla Bagno, già protagonista di una mostra personale presso la galleria, e Nicole Voicu. L’esposizione viene completata, inoltre, dai nuovi lavori di tutti gli altri artisti che presentano le loro ultime opere.
Elvezia Allari crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. I suoi materiali d’elezione sono il silicone, i polimeri a caldo, il filo di ferro cotto, la carta, impiegati in modo inconsueto. In questa occasione espone due abiti realizzati in carta con filo di ferro, cristalli, fiori e corredati da un ombrellino in pendant.
Carla Bagno pittrice, è artisticamente figlia della grande tradizione veneziana e da questa ha ereditato la magia del comporre la sua pittura direttamente con il colore ritraendo prevalentemente paesaggi e scene di vita quotidiana di Venezia.
Silvia Battisti realizza opere di dimensione ridotta dove l'intensità del colore, la scrittura dei segni, le linee metalliche compongono equilibri spaziali e formali a volte drammatici.
Françoise Calcagno gioca con immagini di Venezia e non solo, che inserisce nelle tele; la fotografia si unisce alla pittura astratta, ridando vita a ricordi ed atmosfere senza una vera collocazione temporale. Cristina Cortese presenta qui gli studi di corpi colorati su carta; colori e carte da sempre occupano molto spazio nella ricerca dell'artista.
I quadri di Mario Esposito colpiscono per la varianza e la brillantezza delle forme e dei colori, creando un microcosmo in cui si esprime la sensibilità dell’artista, che trova nell’originale piccolo formato il proprio mezzo di comunicazione.
L’ultimo lavoro di Hélène Galante facente parte del ciclo Eclosions è caratterizzato dall’uso di elementi vegetali e semi che proiettano e includono sulla carta l’imprevedibile casualità della natura.
Angela Grazia Galletto, entrata da poco nel gruppo BOILER, espone un quadro di grandi dimensioni che rappresenta a tutt'oggi l'essenzialità del suo sentire: la meraviglia del colore , il bisogno di leggerezza, la necessità delle piccole cose.
Le B’estes di Concetta Nasone, create in collaborazione con Eugenia Pinna, sono oggetti scultura che rappresentano tre animali tipici della fauna sarda. Interamente realizzati a mano intrecciando la lana su una sagoma di legno pressato.
Di Gabriele Perissinotto, scrive Gianni Boato: 'Guardando alcuni dei suoi quadri, si ha l'impressione di vedere apparire dal nulla le diverse forme naturali ed artistiche, che mai si fermano in una certezza definitiva in una consistenza invulnerabile, ma vibrando combattono il nulla che le avvolge (…)'.
Rossella Pavan, a proposito del suo lavoro cita Gustave Flaubert: “Ho voglia di volare, di nuotare, d'abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l'acqua... penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia - essere materia!” (da La tentazione di sant’Antonio )
L' argentina Agustina Ponce presenta opere astratte di piccole dimensioni dipinte su carta con l’esclusivo uso di bianchi e neri.
Dell’artista Luigi Rifani dice invece E. Di Vita “… vediamo dei lavori concettuali, tautologici, creati dall’alchimia dell’artista, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti”. Katia Scotti prosegue invece la sua ricerca artistica nell'ambito del surreale fantastico dipingendo delle tele ad acrilico su tela. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino, l'artista ci invita a esplorare il nostro inconscio in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni.
Nicole Voicu è pittrice e scultrice, una caratteristica della sua arte è l’attenzione verso la resa pittorica della luce, pur nel variare dei soggetti cerca infatti di dare autonomia alla luce, rappresentandola non come un riflesso delle cose, ma come autonoma entità atmosferica, per questo usa liberamente il colore e le immagini che ne derivano hanno un aspetto astratto, appena sfiorate da un bagliore del ricordo.
Paola Volpato, artista multimediale, lavora ad installazioni, video, libri d'arte. Qui presenta lavori su carta in tecnica mista raffiguranti delle fanciulle.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Ninive. Una capitale assira tra passato e presente
dal 08/07/2015 al 31/10/2015
 
 
 
Una mostra fotografica dedicata alle straordinarie testimonianze di Ninive, per riflettere sul patrimonio storico e artistico da tutelare per le generazioni future, nell'aula Colonne di San Sebastiano.
La mostra è curata da Stefano de Martino e Carlo Lippolis del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l'Asia e da Lucio Milano del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia.
Nei pressi della città di Mossul, tra il 1847 e il 1849, l'archeologo britannico Austen Henry Layard riporta alla luce sulla collina di Kuyunjikil palazzo del re assiro Sennacherib: un edificio monumentale le cui sale erano decorate da lastre scolpite in alabastro con magnifici bassorilievi. Inaugurato nel 704 a.C., lo stesso sovrano volle chiamarlo 'Palazzo senza uguali'.
I più noti tra questi bassorilievi sono conservati al British Museum, ma alcune delle lastre che decoravano gli appartamenti reali si trovano ancora sul posto, sui supporti murari originali. Si tratta di una preziosa testimonianza scultorea che una missione di archeologi del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino riporta all'attenzione del mondo scientifico attraverso immagini fotografiche ad alta definizione, che mettono in luce particolari inediti di una produzione e di una tecnica artistica di straordinario livello.
Assieme ai disegni originali di Layard, questa documentazione fotografica invita lo spettatore contemporaneo a riflettere sul valore di un patrimonio storico e artistico di eccezionale valore, che merita attenzione, partecipazione e responsabilità di tutela per le generazioni future.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra
dal 17/06/2015 al 10/09/2015
   
Mostra fotografica “Venezia tra Belle Epoque e bagliori di guerra. La collezione Camozzo”.
Recuperato pochi anni fa in modo del tutto fortunoso, il fondo Luigi Camozzo, formato da 75 lastre fotografiche negative di vari formati, è stato donato dagli eredi all'Archivio Storico del Circolo La Gondola nel novembre del 2011.
La mostra si compone di 28 fotografie, scelte dall’insieme delle lastre che sono state catalogate e messe in sicurezza per far parte dell’archivio del Circolo. Le fotografie di Camozzo, nella sua attività tra l’amateur e il professionista, hanno la veste di un reportage ante litteram e ci raccontano la Venezia dei primi del ‘900, nella sua ufficialità, nella fervida vita artistica e culturale e nella poesia del suo vivere quotidiano.
Le stampe in mostra sono frutto di un lunghissimo e accurato restauro digitale sulle immagini positive, data la cattiva condizione in cui si trovano le lastre. Il restauro è stato compiuto da Emilio Zangiacomi Pompanin, socio del Circolo, e ha consentito il recupero quasi totale dell'originaria integrità.
Nella fase storica che precede il primo conflitto mondiale, Venezia vive anni cruciali. Se si avvertono ancora i segni della lunga dominazione austriaca, qualche positivo segnale si intravvede grazie all'avvio di imprese industriali di rilievo; prendono nuovo vigore l'Arsenale e il Porto nonché le attività tradizionali legate al vetro e al merletto. Insomma, si respira un'aria nuova cui non è estraneo l'assetto politico nazionale che fa capo a Giovanni Giolitti. Ma è tutta l'Europa a vivere questo straordinario momento credendo di poter contare su un futuro di pace e progresso grazie alle conquiste scientifiche e tecnologiche di fine '800. Di lì a pochi anni il catastrofico primo conflitto mondiale porrà fine alle illusioni e alle speranze. Comunque sia, Venezia vive al meglio questa fase storica, che non a caso sarà chiamata “Belle Epoque”, grazie anche al recuperato ruolo culturale e artistico – come l'istituzione nel 1893 dell'Esposizione Internazionale d'Arte - che ne fa un riferimento per l'intera Europa e vede convergere sulla laguna artisti, poeti, intellettuali e più in generale la crème del bel mondo internazionale.
In questo fervore si aggira con il suo apparecchio a lastre Luigi Camozzo che arrotonda lo stipendio di contabile fotografando eventi e personaggi che punteggiano la vita cittadina. Non può essere definito un amateur ma un semiprofessionista vero e proprio; grazie alla fotografia egli riesce mantiene decorosamente una numerosa famiglia che lo ricambia fornendo spesso indispensabile ausilio in camera oscura e addirittura, la moglie, proponendosi quale agente di vendita.
Le sue fotografie non possono rivaleggiare con le classiche vedute degli ancora floridi ateliers ma assumono la veste di un reportage ante litteram in cui le non indifferenti doti del Camozzo hanno modo di porsi in evidenza. Principi e regnanti, dignitari e politici, impettiti ufficiali e dame dalle vaporose crinoline, turbinano dinanzi all'obiettivo; è l'immagine di un mondo gaudente e inconsapevole della tragedia che di lì a poco lo travolgerà. Ma l'obiettivo di Camozzo guarda anche alla vita quotidiana, all'ambito domestico registrando matrimoni, gruppi familiari e qualche scorcio cittadino intriso di autentica poesia. Un'osservazione mai banale e frettolosa, ma assai accurata e con un senso estetico davvero rilevante. Il recupero, miracoloso, di una piccola ma significativa parte della produzione di questo Autore ci permette di approfondire, a distanza di un secolo, aspetti di un'epoca cui guardiamo ancora con curiosità e, talvolta, un senso di malcelata nostalgia.
Luigi Camozzo (Venezia?1874 - 1943) era impiegato contabile presso la cartiera Marsoni, importante azienda operante nel centro storico veneziano sino agli anni '60 del '900. Animato sin da giovane da una grande passione per la fotografia allestì una camera oscura nella soffitta dell'appartamento all'ultimo piano di palazzo Erizzo, al 4002 di Castello, dove abitava con la numerosa famiglia (moglie e otto figli). Ben presto la passione si tramutò in piccola attività commerciale che trovò sbocco grazie anche all'intraprendenza della moglie Ida Casonato che fungeva da agente venditore. I soggetti dell'attività fotografica furono i più vari: la Venezia minore ma anche cerimonie pubbliche ed eventi importanti ai quali il Camozzo era immancabile. L'attività fotografica si estese probabilmente in un arco di tempo che va dai primissimi del '900 agli anni '20.
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Biglietto: ingresso libero