martedì 6 ottobre 2015

DAL 06 AL 10 OTTOBRE 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

06 OTTOBRE 2015

Immersion
dal 02/10/2015 al 23/10/2015


L’artista francese Raphael De Vivo presenta all’Alliance française la sua ultima creazione, di cui ci racconta la genesi: “Dopo due mesi di immersione a Venezia dedicati alla scrittura, durante una delle mie visite a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Musica di Venezia, ho consultato il catalogo della stagione 2013. Al di là della ricchezza del contenuto, sono stato particolarmente colpito dalla qualità della carta utilizzata e dalla stampa. Ho iniziato dunque a realizzare una serie di collages sminuzzando la carta e frammentandone le parole stampate. Un’attività che è diventata un’abitudine salutare del mio quotidiano. Prefissandomi, come parametro tecnico ed estetico, di utilizzare esclusivamente questo catalogo. Il contenuto musicale di questi testi non ha avuto un’influenza determinante sul lavoro formale e grafico, ma piuttosto un ruolo evocativo di una sorta di caccia al tesoro che faceva inconsciamente eco alla topografia spesso labirintica di Venezia, agli elementi architettonici o ai riflessi lagunari”.
Attualmente presidente dell’ensemble strumentale ARS NOVA, Raphael De Vivo è stato direttore del GMEM, Centre National de Création musicale di Marsiglia dal 1986 al 2011. Nel 1987 ha creato il Festival internazionale “Les Musiques”, dove erano amalgamate tutte le forme d’arte contemporanea: le arti visive, il teatro, la danza,la poesia e le nuove tecnologie elettroniche e digitali.
Il suo lavoro di artista si orienta sempre di più verso le installazioni sonore, multimediali e interattive, creando in particolare un legame tra la Musica e l’Architettura.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34983.htm






No Jacket Required
dal 04/10/2015 al 18/10/2015



La galleria Françoise Calcagno Art Studio è lieta di presentare la mostra “No Jacket Required” di Luigi Rifani. Luigi Rifani nasce nel 1940, da genitori italiani, a Leros (Grecia), vive e lavora a Venezia, Giudecca 620 (ex Convento S.S.Cosma e Damiano).
Da uno scritto dello stimato Eraldo Di Vita “Si tratta di lavori concettuali, creati dall’alchimia dell’artista, costituiti da foto, montaggi, collage, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti. Tutta la produzione che conosciamo di questo autore oscilla tra descrizione oggettiva dell’universo circostante e invenzione soggettiva del proprio mondo interiore. Sul piano formale è tutto un alternare di moduli linguistici sempre diversi e talvolta contraddittori, che sono il frutto non di uno sterile sperimentalismo fine a sé stesso, ma di una ben precisa posizione esistenziale. Rifani rappresenta un “unicum” nel panorama della fotografia italiana, uno che opera nel campo della ricerca personale, dimostrandosi attento conoscitore delle tendenze internazionali contemporanee. Rifani si accosta alla fotografia in quanto costruzione di un’immagine, piuttosto che ripresa di essa. Ordine e caos giocano entrambi un ruolo importante nelle sue creazioni e il suo lavoro ha affinità con l’espressionismo (proporzioni e spazi), con il surrealismo (luce e fotogrammi) e con il minimalismo (uso dei materiali e loro collocazione). Rifani intende forzare i parametri del mezzo fotografico per mettere in discussione il processo con cui viene creata e usata la fotografia.” (Eraldo Di Vita)
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34907.htm








Mostra personale di Stefano Cusumano
dal 03/10/2015 al 22/10/2015

Nella sua prefazione al libro fotografico “Informal Venice”, di Stefano Cusumano (Ed. Vianello – 2008), il noto scrittore veneziano Renato Pestriniero scrive: “… l’autore è arrivato al cuore della realtà-irrealtà che si chiama Venezia … è andato all’origine per catturare la sintesi-simbiosi di acqua e pietra … “, una frase che ben sintetizza lo stile espressivo di stampo pittorico e concettuale caratteristico di tutta la produzione di Cusumano. Nato a Palermo nel 1947, ma residente nel Trevigiano da una quarantina d’anni, inizia a farsi conoscere nel 2002 con una mostra congiunta di pittura e fotografia a Palazzo Piazzoni Parravicini di Vittorio veneto, frutto della lunga amicizia e frequentazione con pittore bellunese Gianpaolo Corona. Seguono vari riconoscimenti in campo fotografico: premi in concorsi nazionali e internazionali, segnalazioni FIAF, mostre personali, partecipazioni a workshop e la pubblicazione di tre volumi fotografici, “RiflesSile” (ed. Arcari – 2005), “Dimensione Istria” (ed- Punto Marte – 2012) e il già citato “Informal Venice” che, fin dalla sua presentazione presso la Biblioteca Marciana, nell’ ottobre del 2010, ha ricevuto non poche attenzioni da parte della stampa e di cui si sono occupate, con interviste all’autore, anche il GR2 e Radio3. Rassegna a cura di Andrea Zaccarelli.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34972.htm






Semerani e Tamaro architetti associati
dal 01/10/2015 al 13/11/2015
     

La mostra accompagna l’ingresso nelle collezioni dell’Archivio Progetti del fondo archivistico dello Studio Semerani e Tamaro Architetti Associati, che con sedi a Trieste e Venezia ha svolto la propria attività a partire dal 1958. Autori di importanti realizzazioni architettoniche, presenti nei concorsi che hanno rappresentato per la ricerca teorico-progettuale italiana un momento di forte tensione culturale, i due architetti, entrambi nati a Trieste, hanno affiancato al lavoro di studio una intensa quanto impegnativa attività parallela che li ha visti promuovere o creare all’interno delle diverse istituzioni dove sono stati chiamati a ricoprire incarichi di responsabilitào di insegnamento importanti momenti di dibattito, strumenti di divulgazione e educazione all’architettura.
Nella mostra che presenta una scelta orientata di materiali (fotografie, disegni, modelli e serigrafie) si è scelto di evidenziare tre tipi di lettura di un operare peraltro ancora in atto: la capacità di controllare la nuova dimensione del rapporto “architettura/città”; l'invenzione di un'immagine sovrapposta del nuovo sull'antico; l'applicazione al territorio della nozione di paesaggio.
In ogni caso si tratta di un approccio al progetto sostenuto da un principio teorico o, se si vuole, ideale tipico della generazione che ha operato in Italia tra gli anni '60 e '80.
Tornano con questa mostra a Venezia, dopo essere stati esposti in Italia e all’estero, i modelli “trasparenti” delle operazioni concettuali pensate per Venezia, quella maturata in occasione del seminario internazionale su Cannaregio promosso da Carlo Aymonino e presentato da Francesco Dal Co, quella del Ponte dell'Accademia esposta alla Biennale d'Architettura diretta da Aldo Rossi. Vengono inoltre esposte per la prima volta a Venezia le grandi serigrafie viste negli anni '70 alle Triennali di Milano.
Dall'altra parte il rapporto con la città esistente, o meglio esistita, trova una espressione concreta nel modello per la riapertura del Canal Grande, davanti al Tempio di Sant'Antonio a Trieste e nel progetto per la ricostruzione del Souk di Beirut e quello con la periferia e la campagna nel progetto per la riorganizzazione delladirettrice orientale di sviluppo di Milano.
Opportunamente la piccola esposizione sottolinea, accanto alla vocazione alla provocazione, ereditata da Giuseppe Samonà e da Ernesto N.Rogers, la capacità realizzativa dello studio di architettura Semerani e Tamaro.
Le due opere più grandi, significative non solo per essere state costruite, l'ospedale di Venezia, ai SS. Giovanni e Paolo, e quello di Trieste, a Cattinara, sono documentate principalmente con la lettura fotografica che Mario Bonfante, architettoe scrittore, ne ha realizzato e da alcuni dei molti modelli prodotti in fase di progetto.
L'intento è quello di far intuire, con i disegni ed i modelli scelti, la natura processuale di una progettazione sperimentale, fatta a più mani e a cui concorrono conoscenze diverse, in cui è meglio godere di uno stato d'animo aperto all'imprevisto.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34948.htm








Arthur Duff - Things with endings
dal 27/09/2015 al 16/01/2016

 

La mostra è costituita da una nuova serie di lavori realizzati appositamente per gli spazi di Marignana Arte dall’artista Arthur Duff, artista di origine americana nato a Wiesbaden nel 1973 (che vive a Vicenza e Marghera). L’elemento luminoso come veicolo di informazione verbale e flusso di energia conoscitiva, già da anni al centro della riflessione creativa dell’artista, viene interpretato da queste nuove opere secondo coordinate inedite, che segnano inedite direzioni di indagine.
La luce di Duff non è quella di una vibrazione atmosferica o esteriore, ma una luce pensata come spazio complesso di un processo vitale continuo e mutevole, che si muove tra cosmiche regioni interstellari, profondità telluriche e alluse virtualità digitali. Uno dei lavori realizzati per questa occasione, Things with beginnings, rende emblematica questa esplicitata dimensione di “primordio” della sua attuale ricerca: è infatti costituito da pietra vulcanica nera combinata con una luce laser verde, che proietta elementi verbali sulla superficie di questo materiale ancestrale. La pietra che ha emesso una luce deflagrante torna a riassorbire luce, dando vita a uno spazio scultoreo complesso, tra fisicità e virtualità. L’opera che da il titolo alla mostra, Things with endings, utilizza in maniera inconsueta un altro materiale luminoso, la luce al neon, che viene filtrata sia da una copertura cromatica sia da un rivestimento a tramatura elastica, e diviene una proiezione fisicamente determinata delle sue stesse lettere, ad espandere espressivamente lo spazio neutro del’informazione linguistica.
Completano il percorso alcuni lavori a parete: un camouflage a ricamo e un lavoro in carta forata, che si concentrano sull’interferenza fisica e percettiva di diversi piani e punti di vista, a creare una visione di profondità e virtualità, e alcuni inediti caratteristici lavori a nodi dell’artista. Sono nodi stratificati e spazializzati, le cui configurazioni reciproche riprendono e rendono interferenti alcuni frammenti di ammassi stellari riportati nel settecentesco catalogo astronomico di Charles Messier, lavorando sulla contrapposizione tra microcosmo e macrocosmo, dove l’insinuarsi dei colori verde e arancio nel prevalere della superficie nera, in una sorta di pulsazione residuale di energia, si declina nelle due varianti della densità e della rarefazione.
Si tratta di lavori che riprendono in chiave rinnovata alcuni recenti realizzazioni dell’artista: al MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma (2009), a Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo (2012), a Castevecchio a Verona (2012), a Palazzo Malipiero a Venezia (2013), sino all’opera Black Stars realizzata per la mostra “Proportio” attualmente in corso a Palazzo Fortuny a Venezia.
Nelle proiezioni al laser, fondate sulla combinazione di luminoso artificiale e linguaggio spazializzato, così come nelle stratificazioni annodate di allusi frammenti stellari, la luce è per Duff la possibilità metaforica prima di un transito, di un viaggio, nell’universo dell’informazione come materiale fisico e dinamico potenzialmente infinito. L’opera di Duff si è infatti da sempre concentrata nella creazione di spazi complessi di esperienza, visiva e fisica insieme, che utilizzano la proiezione laser o la pulsazione dell’immagine (sia essa luminosa, o ottenuta attraverso pattern e ricami) per dare vita a configurazioni sempre sorprendenti, in dialogo con le coordinate spaziali e conoscitive di un presente ormai quasi interamente costruito da esperienze di realtà digitale e virtuale. In questi ultimi lavori, la sua ricerca pare avere assunto la forma di un viaggio nel futuro, in paesaggi primordiali di una materia senza umanità, dove l’unico segnale umano resta proprio il connettivo luminoso del linguaggio.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34762.htm











07 OTTOBRE 2015

Immersion
dal 02/10/2015 al 23/10/2015


L’artista francese Raphael De Vivo presenta all’Alliance française la sua ultima creazione, di cui ci racconta la genesi: “Dopo due mesi di immersione a Venezia dedicati alla scrittura, durante una delle mie visite a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Musica di Venezia, ho consultato il catalogo della stagione 2013. Al di là della ricchezza del contenuto, sono stato particolarmente colpito dalla qualità della carta utilizzata e dalla stampa. Ho iniziato dunque a realizzare una serie di collages sminuzzando la carta e frammentandone le parole stampate. Un’attività che è diventata un’abitudine salutare del mio quotidiano. Prefissandomi, come parametro tecnico ed estetico, di utilizzare esclusivamente questo catalogo. Il contenuto musicale di questi testi non ha avuto un’influenza determinante sul lavoro formale e grafico, ma piuttosto un ruolo evocativo di una sorta di caccia al tesoro che faceva inconsciamente eco alla topografia spesso labirintica di Venezia, agli elementi architettonici o ai riflessi lagunari”.
Attualmente presidente dell’ensemble strumentale ARS NOVA, Raphael De Vivo è stato direttore del GMEM, Centre National de Création musicale di Marsiglia dal 1986 al 2011. Nel 1987 ha creato il Festival internazionale “Les Musiques”, dove erano amalgamate tutte le forme d’arte contemporanea: le arti visive, il teatro, la danza,la poesia e le nuove tecnologie elettroniche e digitali.
Il suo lavoro di artista si orienta sempre di più verso le installazioni sonore, multimediali e interattive, creando in particolare un legame tra la Musica e l’Architettura.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34983.htm








Steve McCurry - From these hands - A journey along the coffee trail
dal  23/09/2015 al 08/11/2015
 
Primo tra gli appuntamenti che Lavazza - partner della Fondazione Musei Civici Veneziani e di Vela - offre alla città di Venezia è la mostra 'From these hands - A journey along the coffee trail' del celebre fotografo Steve McCurry che viene allestita nella Tesa 113 all’Arsenale, spazi rinnovati e gestiti da Vela spa in collaborazione con Ufficio Arsenale del Comune di Venezia.
Le straordinarie immagini del fotoreporter statunitense nell’allestimento firmato dall’architetto Fabio Novembre, che ne ha appositamente curato l’evocativo allestimento, sono accomunate da un unico filo conduttore, il caffè rappresentato dai volti e dalle storie che ruotano intorno ad esso: 62 suggestivi scatti realizzati da McCurry nel corso di un “viaggio” durato oltre trent’anni in 12 diversi Paesi: Brasile, Myanmar, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen. Le foto sono state realizzate per la maggior parte nell’ambito del progetto “¡Tierra!”, il progetto di sostenibilità culturale che Lavazza firma dal 2002 e che da oltre dieci anni la vede collaborare con Steve McCurry, portavoce d’eccezione dei valori propri dell’Azienda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero









08 OTTOBRE 2015

Paesaggi dell'assoluto
dal 08/10/2015 al 20/10/2015


      
Motra intitolata 'Paesaggi dell'assoluto. Il mondo di Toni Fontanella tra barene e terraferma, a cent'anni dalla nascita' la mostra che vuole testimoniare il percorso artistico di Toni Fontanella, pittore veneziano nato nel 1915 e considerato tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali.
La mostra antologica vuole essere una testimonianza del percorso artistico del pittore veneziano nato nel 1915. Sarà così possibile cogliere il valore di un artista tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali. Grazie alla collaborazione di alcuni tra i più apprezzati critici del Contemporaneo, tra cui Toni Toniato, Stefano Cecchetto e Giulio Gasparotti, la mostra sarà anche occasione per un inedito studio sui protagonisti della pittura veneziana e mestrina degli ultimi 40 anni del '900 con una sezione di opere dei più significativi artisti della cosiddetta “Scuola di Burano”, il gruppo più organico e qualificato della pittura novecentesca tra laguna e terraferma.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34951.htm








Immersion
dal 02/10/2015 al 23/10/2015


L’artista francese Raphael De Vivo presenta all’Alliance française la sua ultima creazione, di cui ci racconta la genesi: “Dopo due mesi di immersione a Venezia dedicati alla scrittura, durante una delle mie visite a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Musica di Venezia, ho consultato il catalogo della stagione 2013. Al di là della ricchezza del contenuto, sono stato particolarmente colpito dalla qualità della carta utilizzata e dalla stampa. Ho iniziato dunque a realizzare una serie di collages sminuzzando la carta e frammentandone le parole stampate. Un’attività che è diventata un’abitudine salutare del mio quotidiano. Prefissandomi, come parametro tecnico ed estetico, di utilizzare esclusivamente questo catalogo. Il contenuto musicale di questi testi non ha avuto un’influenza determinante sul lavoro formale e grafico, ma piuttosto un ruolo evocativo di una sorta di caccia al tesoro che faceva inconsciamente eco alla topografia spesso labirintica di Venezia, agli elementi architettonici o ai riflessi lagunari”.
Attualmente presidente dell’ensemble strumentale ARS NOVA, Raphael De Vivo è stato direttore del GMEM, Centre National de Création musicale di Marsiglia dal 1986 al 2011. Nel 1987 ha creato il Festival internazionale “Les Musiques”, dove erano amalgamate tutte le forme d’arte contemporanea: le arti visive, il teatro, la danza,la poesia e le nuove tecnologie elettroniche e digitali.
Il suo lavoro di artista si orienta sempre di più verso le installazioni sonore, multimediali e interattive, creando in particolare un legame tra la Musica e l’Architettura.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34983.htm







Mostra personale di Stefano Cusumano
dal 03/10/2015 al 22/10/2015


Nella sua prefazione al libro fotografico “Informal Venice”, di Stefano Cusumano (Ed. Vianello – 2008), il noto scrittore veneziano Renato Pestriniero scrive: “… l’autore è arrivato al cuore della realtà-irrealtà che si chiama Venezia … è andato all’origine per catturare la sintesi-simbiosi di acqua e pietra … “, una frase che ben sintetizza lo stile espressivo di stampo pittorico e concettuale caratteristico di tutta la produzione di Cusumano. Nato a Palermo nel 1947, ma residente nel Trevigiano da una quarantina d’anni, inizia a farsi conoscere nel 2002 con una mostra congiunta di pittura e fotografia a Palazzo Piazzoni Parravicini di Vittorio veneto, frutto della lunga amicizia e frequentazione con pittore bellunese Gianpaolo Corona. Seguono vari riconoscimenti in campo fotografico: premi in concorsi nazionali e internazionali, segnalazioni FIAF, mostre personali, partecipazioni a workshop e la pubblicazione di tre volumi fotografici, “RiflesSile” (ed. Arcari – 2005), “Dimensione Istria” (ed- Punto Marte – 2012) e il già citato “Informal Venice” che, fin dalla sua presentazione presso la Biblioteca Marciana, nell’ ottobre del 2010, ha ricevuto non poche attenzioni da parte della stampa e di cui si sono occupate, con interviste all’autore, anche il GR2 e Radio3. Rassegna a cura di Andrea Zaccarelli.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34972.htm








No Jacket Required
dal 04/10/2015 al 18/10/2015


La galleria Françoise Calcagno Art Studio è lieta di presentare la mostra “No Jacket Required” di Luigi Rifani. Luigi Rifani nasce nel 1940, da genitori italiani, a Leros (Grecia), vive e lavora a Venezia, Giudecca 620 (ex Convento S.S.Cosma e Damiano).
Da uno scritto dello stimato Eraldo Di Vita “Si tratta di lavori concettuali, creati dall’alchimia dell’artista, costituiti da foto, montaggi, collage, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti. Tutta la produzione che conosciamo di questo autore oscilla tra descrizione oggettiva dell’universo circostante e invenzione soggettiva del proprio mondo interiore. Sul piano formale è tutto un alternare di moduli linguistici sempre diversi e talvolta contraddittori, che sono il frutto non di uno sterile sperimentalismo fine a sé stesso, ma di una ben precisa posizione esistenziale. Rifani rappresenta un “unicum” nel panorama della fotografia italiana, uno che opera nel campo della ricerca personale, dimostrandosi attento conoscitore delle tendenze internazionali contemporanee. Rifani si accosta alla fotografia in quanto costruzione di un’immagine, piuttosto che ripresa di essa. Ordine e caos giocano entrambi un ruolo importante nelle sue creazioni e il suo lavoro ha affinità con l’espressionismo (proporzioni e spazi), con il surrealismo (luce e fotogrammi) e con il minimalismo (uso dei materiali e loro collocazione). Rifani intende forzare i parametri del mezzo fotografico per mettere in discussione il processo con cui viene creata e usata la fotografia.” (Eraldo Di Vita)
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34907.htm









09 OTTOBRE 2015

Paesaggi dell'assoluto
dal 08/10/2015 al 20/10/2015



      
Motra intitolata 'Paesaggi dell'assoluto. Il mondo di Toni Fontanella tra barene e terraferma, a cent'anni dalla nascita' la mostra che vuole testimoniare il percorso artistico di Toni Fontanella, pittore veneziano nato nel 1915 e considerato tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali.
La mostra antologica vuole essere una testimonianza del percorso artistico del pittore veneziano nato nel 1915. Sarà così possibile cogliere il valore di un artista tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali. Grazie alla collaborazione di alcuni tra i più apprezzati critici del Contemporaneo, tra cui Toni Toniato, Stefano Cecchetto e Giulio Gasparotti, la mostra sarà anche occasione per un inedito studio sui protagonisti della pittura veneziana e mestrina degli ultimi 40 anni del '900 con una sezione di opere dei più significativi artisti della cosiddetta “Scuola di Burano”, il gruppo più organico e qualificato della pittura novecentesca tra laguna e terraferma.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34951.htm








Immersion
dal 02/10/2015 al 23/10/2015


L’artista francese Raphael De Vivo presenta all’Alliance française la sua ultima creazione, di cui ci racconta la genesi: “Dopo due mesi di immersione a Venezia dedicati alla scrittura, durante una delle mie visite a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Musica di Venezia, ho consultato il catalogo della stagione 2013. Al di là della ricchezza del contenuto, sono stato particolarmente colpito dalla qualità della carta utilizzata e dalla stampa. Ho iniziato dunque a realizzare una serie di collages sminuzzando la carta e frammentandone le parole stampate. Un’attività che è diventata un’abitudine salutare del mio quotidiano. Prefissandomi, come parametro tecnico ed estetico, di utilizzare esclusivamente questo catalogo. Il contenuto musicale di questi testi non ha avuto un’influenza determinante sul lavoro formale e grafico, ma piuttosto un ruolo evocativo di una sorta di caccia al tesoro che faceva inconsciamente eco alla topografia spesso labirintica di Venezia, agli elementi architettonici o ai riflessi lagunari”.
Attualmente presidente dell’ensemble strumentale ARS NOVA, Raphael De Vivo è stato direttore del GMEM, Centre National de Création musicale di Marsiglia dal 1986 al 2011. Nel 1987 ha creato il Festival internazionale “Les Musiques”, dove erano amalgamate tutte le forme d’arte contemporanea: le arti visive, il teatro, la danza,la poesia e le nuove tecnologie elettroniche e digitali.
Il suo lavoro di artista si orienta sempre di più verso le installazioni sonore, multimediali e interattive, creando in particolare un legame tra la Musica e l’Architettura.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34983.htm







Mostra personale di Stefano Cusumano
dal 03/10/2015 al 22/10/2015


Nella sua prefazione al libro fotografico “Informal Venice”, di Stefano Cusumano (Ed. Vianello – 2008), il noto scrittore veneziano Renato Pestriniero scrive: “… l’autore è arrivato al cuore della realtà-irrealtà che si chiama Venezia … è andato all’origine per catturare la sintesi-simbiosi di acqua e pietra … “, una frase che ben sintetizza lo stile espressivo di stampo pittorico e concettuale caratteristico di tutta la produzione di Cusumano. Nato a Palermo nel 1947, ma residente nel Trevigiano da una quarantina d’anni, inizia a farsi conoscere nel 2002 con una mostra congiunta di pittura e fotografia a Palazzo Piazzoni Parravicini di Vittorio veneto, frutto della lunga amicizia e frequentazione con pittore bellunese Gianpaolo Corona. Seguono vari riconoscimenti in campo fotografico: premi in concorsi nazionali e internazionali, segnalazioni FIAF, mostre personali, partecipazioni a workshop e la pubblicazione di tre volumi fotografici, “RiflesSile” (ed. Arcari – 2005), “Dimensione Istria” (ed- Punto Marte – 2012) e il già citato “Informal Venice” che, fin dalla sua presentazione presso la Biblioteca Marciana, nell’ ottobre del 2010, ha ricevuto non poche attenzioni da parte della stampa e di cui si sono occupate, con interviste all’autore, anche il GR2 e Radio3. Rassegna a cura di Andrea Zaccarelli.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34972.htm








No Jacket Required
dal 04/10/2015 al 18/10/2015


La galleria Françoise Calcagno Art Studio è lieta di presentare la mostra “No Jacket Required” di Luigi Rifani. Luigi Rifani nasce nel 1940, da genitori italiani, a Leros (Grecia), vive e lavora a Venezia, Giudecca 620 (ex Convento S.S.Cosma e Damiano).
Da uno scritto dello stimato Eraldo Di Vita “Si tratta di lavori concettuali, creati dall’alchimia dell’artista, costituiti da foto, montaggi, collage, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti. Tutta la produzione che conosciamo di questo autore oscilla tra descrizione oggettiva dell’universo circostante e invenzione soggettiva del proprio mondo interiore. Sul piano formale è tutto un alternare di moduli linguistici sempre diversi e talvolta contraddittori, che sono il frutto non di uno sterile sperimentalismo fine a sé stesso, ma di una ben precisa posizione esistenziale. Rifani rappresenta un “unicum” nel panorama della fotografia italiana, uno che opera nel campo della ricerca personale, dimostrandosi attento conoscitore delle tendenze internazionali contemporanee. Rifani si accosta alla fotografia in quanto costruzione di un’immagine, piuttosto che ripresa di essa. Ordine e caos giocano entrambi un ruolo importante nelle sue creazioni e il suo lavoro ha affinità con l’espressionismo (proporzioni e spazi), con il surrealismo (luce e fotogrammi) e con il minimalismo (uso dei materiali e loro collocazione). Rifani intende forzare i parametri del mezzo fotografico per mettere in discussione il processo con cui viene creata e usata la fotografia.” (Eraldo Di Vita)
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34907.htm








Un ideale . . . manifesto!
dal 30/09/2015 al 31/10/2015 

     

La Storia si ripropone, in questo momento di disagio sociale internazionale, con la tematica delle popolazioni oppresse che cercano all’estero una via di salvezza. Profughi che hanno riportato alla ribalta la solidarietà internazionale, la solidarietà che spetta, innanzitutto, alla politica!
Il tema di questa mostra “iconografica” ci riconduce agli anni ’70, quando il tema della politica solidale era un fondamento!
Da una idea di Nuria Schoenberg Nono, l’Associazione Culturale Silos Arte Musica Architettura è riuscita a promuovere e realizzare questa straordinaria esposizione che per la prima volta offre al pubblico l’occasione per coinvolgersi in una retrospettiva politica degli anni ’70 attraverso i quasi 100 manifesti raccolti dal maestro Luigi Nono nel suo ruolo, non solo di grande compositore, ma anche di profondo intellettuale partecipe alle problematiche politiche e sociali internazionali.
Una “raccolta” che spazia dall’Europa all’Asia, al Medio Oriente, all’America Latina e dove il fascino delle grafiche e del soggetto stesso di queste opere si fonde in un nuovamente attuale scenario umano, sociale e politico. La testimonianza di un passato recente e ancora riconoscibile, purtroppo!
All’epoca, il manifesto era quasi l’unico mezzo di comunicazione di massa, un mezzo che raggiungeva e coinvolgeva tutte le fasce sociali grazie a quella potenza espressiva e a quella inventiva capaci di far risaltare ed emergere temi, idee, propositi e ideologie, argomenti che attraversavano il dibattito politico internazionale.
La freschezza del segno, la varietà del tipo di stampa e di supporto cartaceo, la creatività nell’uso del colore o del bianco/nero fanno sì che questi soggetti ci appaiano come vere opere d’arte.
A cura di Massimo Donà, Gerhard Krammer, Nuria Schoenberg Nono e Giulio Zannier.
L'inaugurazione martedì 29 settembre , ore 18.30 con presenti il Presidente Regione Burgenland (Austria) Christian Illedits, Nicola Pellicani (Fondazione Gianni Pellicani), Massimo Donà, Massimo Cacciari.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34890.htm











10 OTTOBRE 2015

Paesaggi dell'assoluto
dal 08/10/2015 al 20/10/2015



      
Motra intitolata 'Paesaggi dell'assoluto. Il mondo di Toni Fontanella tra barene e terraferma, a cent'anni dalla nascita' la mostra che vuole testimoniare il percorso artistico di Toni Fontanella, pittore veneziano nato nel 1915 e considerato tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali.
La mostra antologica vuole essere una testimonianza del percorso artistico del pittore veneziano nato nel 1915. Sarà così possibile cogliere il valore di un artista tra i migliori interpreti della tradizione paesaggistica veneziana, apprezzato dalla critica e dal collezionismo locali. Grazie alla collaborazione di alcuni tra i più apprezzati critici del Contemporaneo, tra cui Toni Toniato, Stefano Cecchetto e Giulio Gasparotti, la mostra sarà anche occasione per un inedito studio sui protagonisti della pittura veneziana e mestrina degli ultimi 40 anni del '900 con una sezione di opere dei più significativi artisti della cosiddetta “Scuola di Burano”, il gruppo più organico e qualificato della pittura novecentesca tra laguna e terraferma.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34951.htm








Immersion
dal 02/10/2015 al 23/10/2015


L’artista francese Raphael De Vivo presenta all’Alliance française la sua ultima creazione, di cui ci racconta la genesi: “Dopo due mesi di immersione a Venezia dedicati alla scrittura, durante una delle mie visite a Palazzo Pisani, sede del Conservatorio di Musica di Venezia, ho consultato il catalogo della stagione 2013. Al di là della ricchezza del contenuto, sono stato particolarmente colpito dalla qualità della carta utilizzata e dalla stampa. Ho iniziato dunque a realizzare una serie di collages sminuzzando la carta e frammentandone le parole stampate. Un’attività che è diventata un’abitudine salutare del mio quotidiano. Prefissandomi, come parametro tecnico ed estetico, di utilizzare esclusivamente questo catalogo. Il contenuto musicale di questi testi non ha avuto un’influenza determinante sul lavoro formale e grafico, ma piuttosto un ruolo evocativo di una sorta di caccia al tesoro che faceva inconsciamente eco alla topografia spesso labirintica di Venezia, agli elementi architettonici o ai riflessi lagunari”.
Attualmente presidente dell’ensemble strumentale ARS NOVA, Raphael De Vivo è stato direttore del GMEM, Centre National de Création musicale di Marsiglia dal 1986 al 2011. Nel 1987 ha creato il Festival internazionale “Les Musiques”, dove erano amalgamate tutte le forme d’arte contemporanea: le arti visive, il teatro, la danza,la poesia e le nuove tecnologie elettroniche e digitali.
Il suo lavoro di artista si orienta sempre di più verso le installazioni sonore, multimediali e interattive, creando in particolare un legame tra la Musica e l’Architettura.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34983.htm







Mostra personale di Stefano Cusumano
dal 03/10/2015 al 22/10/2015


Nella sua prefazione al libro fotografico “Informal Venice”, di Stefano Cusumano (Ed. Vianello – 2008), il noto scrittore veneziano Renato Pestriniero scrive: “… l’autore è arrivato al cuore della realtà-irrealtà che si chiama Venezia … è andato all’origine per catturare la sintesi-simbiosi di acqua e pietra … “, una frase che ben sintetizza lo stile espressivo di stampo pittorico e concettuale caratteristico di tutta la produzione di Cusumano. Nato a Palermo nel 1947, ma residente nel Trevigiano da una quarantina d’anni, inizia a farsi conoscere nel 2002 con una mostra congiunta di pittura e fotografia a Palazzo Piazzoni Parravicini di Vittorio veneto, frutto della lunga amicizia e frequentazione con pittore bellunese Gianpaolo Corona. Seguono vari riconoscimenti in campo fotografico: premi in concorsi nazionali e internazionali, segnalazioni FIAF, mostre personali, partecipazioni a workshop e la pubblicazione di tre volumi fotografici, “RiflesSile” (ed. Arcari – 2005), “Dimensione Istria” (ed- Punto Marte – 2012) e il già citato “Informal Venice” che, fin dalla sua presentazione presso la Biblioteca Marciana, nell’ ottobre del 2010, ha ricevuto non poche attenzioni da parte della stampa e di cui si sono occupate, con interviste all’autore, anche il GR2 e Radio3. Rassegna a cura di Andrea Zaccarelli.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34972.htm








No Jacket Required
dal 04/10/2015 al 18/10/2015


La galleria Françoise Calcagno Art Studio è lieta di presentare la mostra “No Jacket Required” di Luigi Rifani. Luigi Rifani nasce nel 1940, da genitori italiani, a Leros (Grecia), vive e lavora a Venezia, Giudecca 620 (ex Convento S.S.Cosma e Damiano).
Da uno scritto dello stimato Eraldo Di Vita “Si tratta di lavori concettuali, creati dall’alchimia dell’artista, costituiti da foto, montaggi, collage, eseguiti con grande vivacità e fantasia, estro e creatività, da un operatore come Luigi Rifani, un po’ visionario e un po’ folle come tutti i veri artisti. Tutta la produzione che conosciamo di questo autore oscilla tra descrizione oggettiva dell’universo circostante e invenzione soggettiva del proprio mondo interiore. Sul piano formale è tutto un alternare di moduli linguistici sempre diversi e talvolta contraddittori, che sono il frutto non di uno sterile sperimentalismo fine a sé stesso, ma di una ben precisa posizione esistenziale. Rifani rappresenta un “unicum” nel panorama della fotografia italiana, uno che opera nel campo della ricerca personale, dimostrandosi attento conoscitore delle tendenze internazionali contemporanee. Rifani si accosta alla fotografia in quanto costruzione di un’immagine, piuttosto che ripresa di essa. Ordine e caos giocano entrambi un ruolo importante nelle sue creazioni e il suo lavoro ha affinità con l’espressionismo (proporzioni e spazi), con il surrealismo (luce e fotogrammi) e con il minimalismo (uso dei materiali e loro collocazione). Rifani intende forzare i parametri del mezzo fotografico per mettere in discussione il processo con cui viene creata e usata la fotografia.” (Eraldo Di Vita)
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34907.htm








Un ideale . . . manifesto!
dal 30/09/2015 al 31/10/2015 

     

La Storia si ripropone, in questo momento di disagio sociale internazionale, con la tematica delle popolazioni oppresse che cercano all’estero una via di salvezza. Profughi che hanno riportato alla ribalta la solidarietà internazionale, la solidarietà che spetta, innanzitutto, alla politica!
Il tema di questa mostra “iconografica” ci riconduce agli anni ’70, quando il tema della politica solidale era un fondamento!
Da una idea di Nuria Schoenberg Nono, l’Associazione Culturale Silos Arte Musica Architettura è riuscita a promuovere e realizzare questa straordinaria esposizione che per la prima volta offre al pubblico l’occasione per coinvolgersi in una retrospettiva politica degli anni ’70 attraverso i quasi 100 manifesti raccolti dal maestro Luigi Nono nel suo ruolo, non solo di grande compositore, ma anche di profondo intellettuale partecipe alle problematiche politiche e sociali internazionali.
Una “raccolta” che spazia dall’Europa all’Asia, al Medio Oriente, all’America Latina e dove il fascino delle grafiche e del soggetto stesso di queste opere si fonde in un nuovamente attuale scenario umano, sociale e politico. La testimonianza di un passato recente e ancora riconoscibile, purtroppo!
All’epoca, il manifesto era quasi l’unico mezzo di comunicazione di massa, un mezzo che raggiungeva e coinvolgeva tutte le fasce sociali grazie a quella potenza espressiva e a quella inventiva capaci di far risaltare ed emergere temi, idee, propositi e ideologie, argomenti che attraversavano il dibattito politico internazionale.
La freschezza del segno, la varietà del tipo di stampa e di supporto cartaceo, la creatività nell’uso del colore o del bianco/nero fanno sì che questi soggetti ci appaiano come vere opere d’arte.
A cura di Massimo Donà, Gerhard Krammer, Nuria Schoenberg Nono e Giulio Zannier.
L'inaugurazione martedì 29 settembre , ore 18.30 con presenti il Presidente Regione Burgenland (Austria) Christian Illedits, Nicola Pellicani (Fondazione Gianni Pellicani), Massimo Donà, Massimo Cacciari.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34890.htm


Nessun commento:

Posta un commento