sabato 12 settembre 2015

DAL 11 AL 15 SETTEMBRE 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE


11  SETTEMBRE 2015




Festival della Arti
dal 11/09 al 13/09 2015


Festival della Arti è nato dall’esigenza e dalla volontà di esprimere attraverso l’arte la vitalità del territorio. Intende dar voce e visibilità agli artisti, locali e non, professionisti e amatoriali, per stimolare culturalmente le isole di Giudecca e Sacca Fisola, nel rispetto della loro specificità. E’ una manifestazione no-profit e autogestita per promuovere l’arte libera. L’ingresso e la partecipazione a tutti gli eventi sono liberi e gratuiti.
Ogni anno il Festival aggiunge un nuovo sottotitolo, affrontando una tematica che diventa un pretesto per confrontarsi, uno spunto per gli artisti e per la veste grafica. Il titolo scelto per l'edizione 2015, 'Funamboli', si dimostra l'ennesima ottima intuizione di un'organizzazione capace negli anni di proporre una rassegna sempre nuova nei temi e sempre coerente nella vocazione.
Funamboli sono coloro che sfidano il vuoto con la soavità della leggerezza. Sono tutte le persone costantemente alla ricerca dell’equilibrio, artisti e poeti in cammino su un terreno incerto che regalano l’emozione di un’impresa mozzafiato. Quest’anno il tradizionale appuntamento con il Festival delle Arti percorre una formula diversa puntando tutto sull’autorganizzazione partecipata e condivisa. Sono state invitate le realtà culturali presenti sul territorio a partecipare al Festival delle Arti con iniziative proprie, raccogliendo la suggestione del viaggio ardito lungo la fune tesa tra arte, passione, creatività e competenza. Sono stati chiamati a salire su questa fune anche gli artisti di strada e tutti coloro che vorranno partecipare con un intervento artistico nello spazio pubblico o privato: teatranti, danzatori, fotografi, scultori, musici e passeggiatori di ogni sorta per sostenere e ripensare tutti insieme il Festival delle Arti. Fulcro del programma è una tavola rotonda ed un momento progettuale, sui temi che hanno guidato fin qui il festival: interrogarsi sul presente e futuro dell’isola, creare iniziative, sollecitare gli artisti alla collaborazione e allo scambio, inventare tutti insieme il Festival.
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Biglietto: consulta il sito dell'evento
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34774.htm






Ballerina Project Venice
dal 29/08/2015 al 13/09/2015

Ballerina Project Venice è un progetto, interamente ideato e realizzato dalla fotografa Giulia Candussi, che si sviluppa in un connubio tra danza e città con la partecipazione volontaria di ballerini, classici e contemporanei, che posano in location molto particolari nel territorio veneziano. Sono trascorsi 15 anni da quando il fotografo newyorkese Dane Shitag ideò il Primo Ballerina Project fotografando ballerine di famose compagnie di danza americane nelle aree più degradate della Grande Mela. Alla base del progetto, l'idea di creare immagini di forte impatto visivo per il contrasto tra la bellezza e l'eleganza delle ballerine e il degrado e lo squallore dell'area metropolitana newyorkese. Altri fotografi, prendendo ispirazione dal progetto di Shitag, hanno adattato l'idea alla loro città: tra gli altri il Ballerina Project UK del fotografo Alex Yip al quale Giulia ha potuto partecipare come ballerina nel 2009 a Londra. Nel 2014, unendo la passione per la danza, maturata in oltre 20 anni di studi, alla professione di fotografa, Giulia dà vita al Ballerina Project Venice. La scenografia è Venezia ma, nello spirito del progetto, non la Venezia da cartolina del centro storico che tutti conoscono e che il mondo ci invidia; è la Venezia delle isole più remote della laguna e della cosiddetta “Terraferma” di Mestre e Marghera. Ognuna di queste realtà ha caratteristiche ed esigenze diverse tra loro e soprattutto rispetto al centro storico di Venezia, città ricca d'arte e di storia, sono luoghi sviliti e umiliati dal degrado, dall'abbandono, dallo spopolamento. Il Ballerina Project Venice lancia un grido d'allarme e mostra la strada per un possibile recupero, una rinascita per una serie di aree urbane ancora piene di potenzialità.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34705.htm









Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 

“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm








Prisma - Human Rights Photo Exhibition dal 11/09/2015 al 11/10/2015

Prisma è stato lanciato ufficialmente durante l'apertura della Biennale di Venezia con Alfredo Jaar come ospite speciale. Il tema del 2015 è 'Libertà'. Fotografi, professionisti e dilettanti, da ogni parte del mondo, hanno presentato il loro lavoro. Vengono esposte venti immagini selezionate, insieme a fotografie dell'ospite speciale la fotografa Rena Effendi, per dimostrare l'importanza della 'libertà' come diritto umano fondamentale e l'importanza di difenderla. La libertà dall'oppressione, la libertà di parola e di credo, la libertà di movimento, libertà dalla paura, libertà di pensiero e libertà di opinione.
La mostra apre le sue porte presso il Monastero di San Nicolò, nei locali del Centro interuniversitario europeo per i diritti dell'uomo e la democratizzazione (EIUC) dall'11 settembre 2015, durante il 72° Festival di Venezia. Il giorno di apertura, il monastero si trasforma in sede per i colloqui sul tema 'Libertà' e la connessione tra arte, fotografia, produzione culturale, dei media e dei diritti umani.
Una speciale giuria internazionale proclama il vincitore di 'Prisma - Human Rights Photo Exhibition'. La giuria è composta da Rena Effendi, fotografo di fama internazionale; Isabelle Gattiker,Direttore generale del Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra; Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che comprende arti creative e progetti culturali che esplorano le esperienze dei migranti e dei rifugiati; Azu Nwagbogu, direttore del Lagos Photo Festival e della Fondazione artisti africani; e Alberto Prina, fotoreporter e Fondatore del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e del Festival della Fotografia Etica.
Prisma vuole essere non solo un concorso fotografico, ma anche diventare un appuntamento annuale per la fotografia sui diritti umani nel mondo. Lo scopo di Prisma è quello di creare una rete di artisti, intellettuali e professionisti interessati a rafforzare la protezione dei diritti umani e la promozione della democrazia e della pace.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34721.htm









12 SETTEMBRE 2015


Omaggio ai 120 anni di Gaumont
dal 12/09/2015 al 14/09/2015

In occasione dei 120 anni della fondazione della casa di produzione francese Gaumont, l'Alliance française di Venezia propone una selezione dei film più emblematici del suo catalogo.
Da sabato 12 settembre a lunedì 14 settembre si tengono al Teatrino di Palazzo Grassi proiezioni di una selezione di film che copre tutti i generi che hanno reso celebre Gaumont, dal film muto con accompagnamento musicale all'affresco storico, dal realismo poetica fino alla commedia popolare.
- Sabato 12 settembre ore 18.00:Gruppo di famiglia in un Interno (1975, 120') di Luchino Visconti
Un professore americano sessantenne decide di ritirarsi tra libri e quadri nella sua casa in un antico palazzo di Roma. Un giorno la sua quiete viene turbata dall'insistente marchesa Bianca Brumonti, che riesce a ottenere in affitto dal professore l'appartamento al piano di sopra per darlo al suo giovane amante. In versione originale italiana con sottotitoli francesi
- Sabato 12 settembre ore 21.00:Les Vampires (I Vampiri) (1915, 75') di Louis Feuillade
Il più famoso serial francese, diventato un'icona per i surrealisti. Due episodi saranno presentati con un accompagnamento musicale composto per l'occasione da Giovanni Sparano e Alvise Zambon ed eseguito dal vivo dall'Ensemble Esplorazioni Culturali dell'Associazione Pourquoi pas? In versione originale francese
- Domenica 13 settembre ore 18.00: E la nave va (1984, 126') di Federico Fellini
Luglio 1914. La nave Gloria N. lascia il porto di Napoli. I suoi passeggeri sono a bordo per eseguire le ultime volontà della grande soprano Edmea Tetua e disperdere le sue ceneri al largo dell'isola di Erimo. Il viaggio ha inizio e le varie personalità e rivalità progressivamente emergono. Nel momento in cui scoppia il conflitto mondiale e un gruppo di naufraghi serbi sale a bordo la situazione muta profondamente. In versione originale italiana con sottotitoli francesi
- Domenica 13 settembre ore 21.00:French Cancan (1954, 102') di Jean Renoir
Il primo film di Jean Renoir dopo l'esilio americano si ispira liberamente alla biografia di Charles Zidler, uno dei fondatori del Moulin Rouge, qui interpretato da Jean Gabin. Un film pittorico che 'ha segnato una data nella storia del colore nel cinema' come scrive François Truffaut. In versione originale francese
Lunedì 14 settembre ore 18.30:La Nuit de Varennes (Il mondo nuovo) (1982, 150') di Ettore Scola
Un cast internazionale (Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Hanna Schygulla, Harvey Keitel) per raccontare la tragica fuga della famiglia reale francese nella notte del 20 giugno 1791. In versione originale italiana
dettagli
Biglietto: ingresso libero fino ad esaurimento posti
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34689.htm







Ballerina Project Venice
dal 29/08/2015 al 13/09/2015

Ballerina Project Venice è un progetto, interamente ideato e realizzato dalla fotografa Giulia Candussi, che si sviluppa in un connubio tra danza e città con la partecipazione volontaria di ballerini, classici e contemporanei, che posano in location molto particolari nel territorio veneziano. Sono trascorsi 15 anni da quando il fotografo newyorkese Dane Shitag ideò il Primo Ballerina Project fotografando ballerine di famose compagnie di danza americane nelle aree più degradate della Grande Mela. Alla base del progetto, l'idea di creare immagini di forte impatto visivo per il contrasto tra la bellezza e l'eleganza delle ballerine e il degrado e lo squallore dell'area metropolitana newyorkese. Altri fotografi, prendendo ispirazione dal progetto di Shitag, hanno adattato l'idea alla loro città: tra gli altri il Ballerina Project UK del fotografo Alex Yip al quale Giulia ha potuto partecipare come ballerina nel 2009 a Londra. Nel 2014, unendo la passione per la danza, maturata in oltre 20 anni di studi, alla professione di fotografa, Giulia dà vita al Ballerina Project Venice. La scenografia è Venezia ma, nello spirito del progetto, non la Venezia da cartolina del centro storico che tutti conoscono e che il mondo ci invidia; è la Venezia delle isole più remote della laguna e della cosiddetta “Terraferma” di Mestre e Marghera. Ognuna di queste realtà ha caratteristiche ed esigenze diverse tra loro e soprattutto rispetto al centro storico di Venezia, città ricca d'arte e di storia, sono luoghi sviliti e umiliati dal degrado, dall'abbandono, dallo spopolamento. Il Ballerina Project Venice lancia un grido d'allarme e mostra la strada per un possibile recupero, una rinascita per una serie di aree urbane ancora piene di potenzialità.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34705.htm







Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 

“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm







Prisma - Human Rights Photo Exhibition dal 11/09/2015 al 11/10/2015

Prisma è stato lanciato ufficialmente durante l'apertura della Biennale di Venezia con Alfredo Jaar come ospite speciale. Il tema del 2015 è 'Libertà'. Fotografi, professionisti e dilettanti, da ogni parte del mondo, hanno presentato il loro lavoro. Vengono esposte venti immagini selezionate, insieme a fotografie dell'ospite speciale la fotografa Rena Effendi, per dimostrare l'importanza della 'libertà' come diritto umano fondamentale e l'importanza di difenderla. La libertà dall'oppressione, la libertà di parola e di credo, la libertà di movimento, libertà dalla paura, libertà di pensiero e libertà di opinione.
La mostra apre le sue porte presso il Monastero di San Nicolò, nei locali del Centro interuniversitario europeo per i diritti dell'uomo e la democratizzazione (EIUC) dall'11 settembre 2015, durante il 72° Festival di Venezia. Il giorno di apertura, il monastero si trasforma in sede per i colloqui sul tema 'Libertà' e la connessione tra arte, fotografia, produzione culturale, dei media e dei diritti umani.
Una speciale giuria internazionale proclama il vincitore di 'Prisma - Human Rights Photo Exhibition'. La giuria è composta da Rena Effendi, fotografo di fama internazionale; Isabelle Gattiker,Direttore generale del Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra; Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che comprende arti creative e progetti culturali che esplorano le esperienze dei migranti e dei rifugiati; Azu Nwagbogu, direttore del Lagos Photo Festival e della Fondazione artisti africani; e Alberto Prina, fotoreporter e Fondatore del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e del Festival della Fotografia Etica.
Prisma vuole essere non solo un concorso fotografico, ma anche diventare un appuntamento annuale per la fotografia sui diritti umani nel mondo. Lo scopo di Prisma è quello di creare una rete di artisti, intellettuali e professionisti interessati a rafforzare la protezione dei diritti umani e la promozione della democrazia e della pace.
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Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34721.htm







Pinocchio all'Università
dal 03/09/2015 al 20/11/2015


Giovedì 3 settembre nella sede centrale di Ca' Foscari viene inaugurata la mostra 'Pinocchio all'Università', con opere dell'artista Antonio Nocera.
Si tratta di tavole su carta che illustrano il racconto di Carlo Collodi, le quali saranno esposte in teche nell'atrio d'ingresso del palazzo. Nel cortile principale di Ca' Foscari, inoltre, saranno esposte alcune sculture dell'artista, sempre dedicate alle avventure del celebre burattino.
È gradita la conferma della propria partecipazione all'inaugurazione, scrivendo a eventi@unive.it. La mostrà sarà aperta dal 3 settembre al 20 novembre.
Antonio Nocera è nato a Caivano (NA) nel 1949, ha studiato presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, frequentando i corsi di pittura, scenografia e scultura, inoltre si è interessato alla lavorazione del cuoio, della ceramica e di tutte le tecniche di stampa. Alterna viaggi tra la Francia, la Svizzera e l’Inghilterra dove tiene diverse mostre e gli anni ottanta vedono consolidarsi il filone di 'Pulcinella'. A giugno del 2002 presenta a Roma il volume illustrato 'Le Avventure di Pinocchio – Storia di un burattino' presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sala Alessandrina - Palazzo s.Ivo alla Sapienza. Nel novembre dello stesso anno inaugura la mostra 'Pinocchio et la lune' presso il Comune di Parigi, poi al Parlamento Europeo a Bruxelles, con presentazione di Giorgio Napolitano.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34675.htm










13 SETTEMBRE 2015


Omaggio ai 120 anni di Gaumont
dal 12/09/2015 al 14/09/2015

In occasione dei 120 anni della fondazione della casa di produzione francese Gaumont, l'Alliance française di Venezia propone una selezione dei film più emblematici del suo catalogo.
Da sabato 12 settembre a lunedì 14 settembre si tengono al Teatrino di Palazzo Grassi proiezioni di una selezione di film che copre tutti i generi che hanno reso celebre Gaumont, dal film muto con accompagnamento musicale all'affresco storico, dal realismo poetica fino alla commedia popolare.
- Sabato 12 settembre ore 18.00:Gruppo di famiglia in un Interno (1975, 120') di Luchino Visconti
Un professore americano sessantenne decide di ritirarsi tra libri e quadri nella sua casa in un antico palazzo di Roma. Un giorno la sua quiete viene turbata dall'insistente marchesa Bianca Brumonti, che riesce a ottenere in affitto dal professore l'appartamento al piano di sopra per darlo al suo giovane amante. In versione originale italiana con sottotitoli francesi
- Sabato 12 settembre ore 21.00:Les Vampires (I Vampiri) (1915, 75') di Louis Feuillade
Il più famoso serial francese, diventato un'icona per i surrealisti. Due episodi saranno presentati con un accompagnamento musicale composto per l'occasione da Giovanni Sparano e Alvise Zambon ed eseguito dal vivo dall'Ensemble Esplorazioni Culturali dell'Associazione Pourquoi pas? In versione originale francese
- Domenica 13 settembre ore 18.00: E la nave va (1984, 126') di Federico Fellini
Luglio 1914. La nave Gloria N. lascia il porto di Napoli. I suoi passeggeri sono a bordo per eseguire le ultime volontà della grande soprano Edmea Tetua e disperdere le sue ceneri al largo dell'isola di Erimo. Il viaggio ha inizio e le varie personalità e rivalità progressivamente emergono. Nel momento in cui scoppia il conflitto mondiale e un gruppo di naufraghi serbi sale a bordo la situazione muta profondamente. In versione originale italiana con sottotitoli francesi
- Domenica 13 settembre ore 21.00:French Cancan (1954, 102') di Jean Renoir
Il primo film di Jean Renoir dopo l'esilio americano si ispira liberamente alla biografia di Charles Zidler, uno dei fondatori del Moulin Rouge, qui interpretato da Jean Gabin. Un film pittorico che 'ha segnato una data nella storia del colore nel cinema' come scrive François Truffaut. In versione originale francese
Lunedì 14 settembre ore 18.30:La Nuit de Varennes (Il mondo nuovo) (1982, 150') di Ettore Scola
Un cast internazionale (Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Hanna Schygulla, Harvey Keitel) per raccontare la tragica fuga della famiglia reale francese nella notte del 20 giugno 1791. In versione originale italiana
dettagli
Biglietto: ingresso libero fino ad esaurimento posti
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34689.htm







Ballerina Project Venice
dal 29/08/2015 al 13/09/2015

Ballerina Project Venice è un progetto, interamente ideato e realizzato dalla fotografa Giulia Candussi, che si sviluppa in un connubio tra danza e città con la partecipazione volontaria di ballerini, classici e contemporanei, che posano in location molto particolari nel territorio veneziano. Sono trascorsi 15 anni da quando il fotografo newyorkese Dane Shitag ideò il Primo Ballerina Project fotografando ballerine di famose compagnie di danza americane nelle aree più degradate della Grande Mela. Alla base del progetto, l'idea di creare immagini di forte impatto visivo per il contrasto tra la bellezza e l'eleganza delle ballerine e il degrado e lo squallore dell'area metropolitana newyorkese. Altri fotografi, prendendo ispirazione dal progetto di Shitag, hanno adattato l'idea alla loro città: tra gli altri il Ballerina Project UK del fotografo Alex Yip al quale Giulia ha potuto partecipare come ballerina nel 2009 a Londra. Nel 2014, unendo la passione per la danza, maturata in oltre 20 anni di studi, alla professione di fotografa, Giulia dà vita al Ballerina Project Venice. La scenografia è Venezia ma, nello spirito del progetto, non la Venezia da cartolina del centro storico che tutti conoscono e che il mondo ci invidia; è la Venezia delle isole più remote della laguna e della cosiddetta “Terraferma” di Mestre e Marghera. Ognuna di queste realtà ha caratteristiche ed esigenze diverse tra loro e soprattutto rispetto al centro storico di Venezia, città ricca d'arte e di storia, sono luoghi sviliti e umiliati dal degrado, dall'abbandono, dallo spopolamento. Il Ballerina Project Venice lancia un grido d'allarme e mostra la strada per un possibile recupero, una rinascita per una serie di aree urbane ancora piene di potenzialità.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34705.htm








Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 

“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm







Prisma - Human Rights Photo Exhibition
dal 11/09/2015 al 11/10/2015

Prisma è stato lanciato ufficialmente durante l'apertura della Biennale di Venezia con Alfredo Jaar come ospite speciale. Il tema del 2015 è 'Libertà'. Fotografi, professionisti e dilettanti, da ogni parte del mondo, hanno presentato il loro lavoro. Vengono esposte venti immagini selezionate, insieme a fotografie dell'ospite speciale la fotografa Rena Effendi, per dimostrare l'importanza della 'libertà' come diritto umano fondamentale e l'importanza di difenderla. La libertà dall'oppressione, la libertà di parola e di credo, la libertà di movimento, libertà dalla paura, libertà di pensiero e libertà di opinione.
La mostra apre le sue porte presso il Monastero di San Nicolò, nei locali del Centro interuniversitario europeo per i diritti dell'uomo e la democratizzazione (EIUC) dall'11 settembre 2015, durante il 72° Festival di Venezia. Il giorno di apertura, il monastero si trasforma in sede per i colloqui sul tema 'Libertà' e la connessione tra arte, fotografia, produzione culturale, dei media e dei diritti umani.
Una speciale giuria internazionale proclama il vincitore di 'Prisma - Human Rights Photo Exhibition'. La giuria è composta da Rena Effendi, fotografo di fama internazionale; Isabelle Gattiker,Direttore generale del Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra; Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che comprende arti creative e progetti culturali che esplorano le esperienze dei migranti e dei rifugiati; Azu Nwagbogu, direttore del Lagos Photo Festival e della Fondazione artisti africani; e Alberto Prina, fotoreporter e Fondatore del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e del Festival della Fotografia Etica.
Prisma vuole essere non solo un concorso fotografico, ma anche diventare un appuntamento annuale per la fotografia sui diritti umani nel mondo. Lo scopo di Prisma è quello di creare una rete di artisti, intellettuali e professionisti interessati a rafforzare la protezione dei diritti umani e la promozione della democrazia e della pace.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34721.htm








Vent’anni di Design Industriale
dal 05/09/2015 al 18/09/2015

“Vent’anni di Design Industriale” è un’ esposizione temporanea che si pone l’ambizioso obiettivo di fare il punto sui cambiamenti avvenuti nel nostro territorio partendo, come base per l’analisi, dal lavoro progettuale dello studio Arter & Citton iniziato nel 1990. L’analisi è svolta innanzitutto attraverso i progetti effettivamente realizzati senza tralasciare però i prototipi di studio, alcuni dei quali, pur non avendo avuto un seguito nella produzione effettiva, sono stati fondamentali per comprendere gli indirizzi di progetto e il mutamento delle idee che la società degli anni novanta imponeva.
L’esposizione è suddivisa in 5 sezioni che sviluppano altrettanti temi: il territorio e la tradizione, la grande distribuzione organizzata, la società multi-etnica, i nuovi materiali (l’alluminio, gli agglomerati in resina e le plastiche), la crisi e i nuovi indirizzi di progetto. L’esposizione pone in evidenza quanto avvenuto in questi anni non addentrandosi volontariamente nelle puntuali specificità, definendo piuttosto una sorta di scaletta che, cogliendo gli indirizzi, indica le tracce del quadro generale per gli anni a venire.
Il prodotto e i progetti sono oggetti-soggetti che fungono oltre che da spunto per una riflessione sul cambiamento già avvenuto nel nostro vivere quotidiano, anche da tracce, nuovi punti di riferimento per il prossimo futuro; tracce che non seguono un percorso lineare, ma che procedono a salti e che in molti casi regrediscono, com’è avvenuto a metà degli anni novanta dove già si era percepito un periodo di crisi.
Il lavoro svolto dallo studio Arter & Citton, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ha permesso di riorganizzare i materiali, di raccogliere gli oggetti e i prototipi di vent’anni di progettazione riordinandoli secondo percorsi logici, affiancandoli a quelli meno merceologici e di indirizzo più artistico eseguiti nel Laboratorio D.MOD. Il costante rapportarsi con molteplici ambiti artistici, il confronto tra sensibilità diverse, hanno permesso un diversificarsi continuo nell’attività progettuale dello studio,indispensabile per chiarire il quadro complessivo d’indagine. Il design industriale esce così dalla sua specificità operativa e prende atto di nuovi orizzonti, dalle necessità del mercato globalizzato alla sostenibilità, passando per la spinta tecnologica dei materiali e degli apparati produttivi messi in campo, ma anche ritorna nel territorio, riformulando nuove domande sia sulla propria identità che sul proprio futuro. La realtà quotidiana cambia ogni giorno e nulla è come ieri e questa realtà domina il progetto che a essa ritorna in altra forma e può così essere testimone di usi ed abitudini modificate. Una realtà non sempre comprensibile, in molti casi incoerente, ma pur sempre fondamento per elaborare i nostri pensieri.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34706.htm










14 SETTEMBRE 2015


Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 

“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm







Prisma - Human Rights Photo Exhibition
dal 11/09/2015 al 11/10/2015

Prisma è stato lanciato ufficialmente durante l'apertura della Biennale di Venezia con Alfredo Jaar come ospite speciale. Il tema del 2015 è 'Libertà'. Fotografi, professionisti e dilettanti, da ogni parte del mondo, hanno presentato il loro lavoro. Vengono esposte venti immagini selezionate, insieme a fotografie dell'ospite speciale la fotografa Rena Effendi, per dimostrare l'importanza della 'libertà' come diritto umano fondamentale e l'importanza di difenderla. La libertà dall'oppressione, la libertà di parola e di credo, la libertà di movimento, libertà dalla paura, libertà di pensiero e libertà di opinione.
La mostra apre le sue porte presso il Monastero di San Nicolò, nei locali del Centro interuniversitario europeo per i diritti dell'uomo e la democratizzazione (EIUC) dall'11 settembre 2015, durante il 72° Festival di Venezia. Il giorno di apertura, il monastero si trasforma in sede per i colloqui sul tema 'Libertà' e la connessione tra arte, fotografia, produzione culturale, dei media e dei diritti umani.
Una speciale giuria internazionale proclama il vincitore di 'Prisma - Human Rights Photo Exhibition'. La giuria è composta da Rena Effendi, fotografo di fama internazionale; Isabelle Gattiker,Direttore generale del Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra; Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che comprende arti creative e progetti culturali che esplorano le esperienze dei migranti e dei rifugiati; Azu Nwagbogu, direttore del Lagos Photo Festival e della Fondazione artisti africani; e Alberto Prina, fotoreporter e Fondatore del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e del Festival della Fotografia Etica.
Prisma vuole essere non solo un concorso fotografico, ma anche diventare un appuntamento annuale per la fotografia sui diritti umani nel mondo. Lo scopo di Prisma è quello di creare una rete di artisti, intellettuali e professionisti interessati a rafforzare la protezione dei diritti umani e la promozione della democrazia e della pace.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34721.htm






Vent’anni di Design Industriale
dal 05/09/2015 al 18/09/2015

“Vent’anni di Design Industriale” è un’ esposizione temporanea che si pone l’ambizioso obiettivo di fare il punto sui cambiamenti avvenuti nel nostro territorio partendo, come base per l’analisi, dal lavoro progettuale dello studio Arter & Citton iniziato nel 1990. L’analisi è svolta innanzitutto attraverso i progetti effettivamente realizzati senza tralasciare però i prototipi di studio, alcuni dei quali, pur non avendo avuto un seguito nella produzione effettiva, sono stati fondamentali per comprendere gli indirizzi di progetto e il mutamento delle idee che la società degli anni novanta imponeva.
L’esposizione è suddivisa in 5 sezioni che sviluppano altrettanti temi: il territorio e la tradizione, la grande distribuzione organizzata, la società multi-etnica, i nuovi materiali (l’alluminio, gli agglomerati in resina e le plastiche), la crisi e i nuovi indirizzi di progetto. L’esposizione pone in evidenza quanto avvenuto in questi anni non addentrandosi volontariamente nelle puntuali specificità, definendo piuttosto una sorta di scaletta che, cogliendo gli indirizzi, indica le tracce del quadro generale per gli anni a venire.
Il prodotto e i progetti sono oggetti-soggetti che fungono oltre che da spunto per una riflessione sul cambiamento già avvenuto nel nostro vivere quotidiano, anche da tracce, nuovi punti di riferimento per il prossimo futuro; tracce che non seguono un percorso lineare, ma che procedono a salti e che in molti casi regrediscono, com’è avvenuto a metà degli anni novanta dove già si era percepito un periodo di crisi.
Il lavoro svolto dallo studio Arter & Citton, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ha permesso di riorganizzare i materiali, di raccogliere gli oggetti e i prototipi di vent’anni di progettazione riordinandoli secondo percorsi logici, affiancandoli a quelli meno merceologici e di indirizzo più artistico eseguiti nel Laboratorio D.MOD. Il costante rapportarsi con molteplici ambiti artistici, il confronto tra sensibilità diverse, hanno permesso un diversificarsi continuo nell’attività progettuale dello studio,indispensabile per chiarire il quadro complessivo d’indagine. Il design industriale esce così dalla sua specificità operativa e prende atto di nuovi orizzonti, dalle necessità del mercato globalizzato alla sostenibilità, passando per la spinta tecnologica dei materiali e degli apparati produttivi messi in campo, ma anche ritorna nel territorio, riformulando nuove domande sia sulla propria identità che sul proprio futuro. La realtà quotidiana cambia ogni giorno e nulla è come ieri e questa realtà domina il progetto che a essa ritorna in altra forma e può così essere testimone di usi ed abitudini modificate. Una realtà non sempre comprensibile, in molti casi incoerente, ma pur sempre fondamento per elaborare i nostri pensieri.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34706.htm






Pinocchio all'Università
dal 03/09/2015 al 20/11/2015


Giovedì 3 settembre nella sede centrale di Ca' Foscari viene inaugurata la mostra 'Pinocchio all'Università', con opere dell'artista Antonio Nocera.
Si tratta di tavole su carta che illustrano il racconto di Carlo Collodi, le quali saranno esposte in teche nell'atrio d'ingresso del palazzo. Nel cortile principale di Ca' Foscari, inoltre, saranno esposte alcune sculture dell'artista, sempre dedicate alle avventure del celebre burattino.
È gradita la conferma della propria partecipazione all'inaugurazione, scrivendo a eventi@unive.it. La mostrà sarà aperta dal 3 settembre al 20 novembre.
Antonio Nocera è nato a Caivano (NA) nel 1949, ha studiato presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, frequentando i corsi di pittura, scenografia e scultura, inoltre si è interessato alla lavorazione del cuoio, della ceramica e di tutte le tecniche di stampa. Alterna viaggi tra la Francia, la Svizzera e l’Inghilterra dove tiene diverse mostre e gli anni ottanta vedono consolidarsi il filone di 'Pulcinella'. A giugno del 2002 presenta a Roma il volume illustrato 'Le Avventure di Pinocchio – Storia di un burattino' presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sala Alessandrina - Palazzo s.Ivo alla Sapienza. Nel novembre dello stesso anno inaugura la mostra 'Pinocchio et la lune' presso il Comune di Parigi, poi al Parlamento Europeo a Bruxelles, con presentazione di Giorgio Napolitano.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34675.htm









15 SETTEMBRE 2015

Cantiere Scuola
dal 08/09/2015 al 13/10/2015



L'esposizione apre con 'How to know: The Protocols and Pedagogy of National Abstraction' il nuovo lavoro che l'artista Pedro Lasch (New York, USA) ha realizzato in occasione del Summit che Creative Time ha dedicato al tema 'Curriculum' durante la Biennale d'Arte 2015. L'opera consiste in quarantotto bandiere ciascuna delle quali combina le bandiere di quattro paesi secondo l'ordine alfabetico, in tal modo tutti i paesi del mondo sono rappresentati.
How to know è parte di una serie più ampia di interventi sociali, composizioni visive, sbandieramenti, e opere musicali. How to know include anche una serie di collaborazioni a Venezia e al Lido dopo la conclusione del Summit di Creative Time. Intitolato 'Giochi con le frontiere', questo intervento pubblico, architettonico e sociale è stato progettato ed eseguito insieme all'associazione Officina Marinoni, l'associazione QUIeORA con il patrocinio della Municipalità del Lido e Pellestrina per il progetto Biennale Urbana. Le 49 bandiere vengono depositate e sono accessibili e visibili al Lido di Venezia presso la biblioteca Comunale Hugo Pratt.
Con 'Giochi con le frontiere' l'opera d'arte si apre al pubblico, diventa un dispositvo relazionale per incontrarsi, parlare e accogliere. Ciascuna persona potrà ospitare una o più bandiere compiendo una trasgressione della frontiera che separa tradizionalmente l'opera d'arte da chi ne usufruisce. Dopo un tempo di permanenza all'interno degli spazi intimi e della vita di tutti giorni, le bandiere convergeranno nuovamente per l'installazione finale insieme ai materiali che ne documentano il viaggio.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34761.htm







Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 

“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm







Prisma - Human Rights Photo Exhibition
dal 11/09/2015 al 11/10/2015

Prisma è stato lanciato ufficialmente durante l'apertura della Biennale di Venezia con Alfredo Jaar come ospite speciale. Il tema del 2015 è 'Libertà'. Fotografi, professionisti e dilettanti, da ogni parte del mondo, hanno presentato il loro lavoro. Vengono esposte venti immagini selezionate, insieme a fotografie dell'ospite speciale la fotografa Rena Effendi, per dimostrare l'importanza della 'libertà' come diritto umano fondamentale e l'importanza di difenderla. La libertà dall'oppressione, la libertà di parola e di credo, la libertà di movimento, libertà dalla paura, libertà di pensiero e libertà di opinione.
La mostra apre le sue porte presso il Monastero di San Nicolò, nei locali del Centro interuniversitario europeo per i diritti dell'uomo e la democratizzazione (EIUC) dall'11 settembre 2015, durante il 72° Festival di Venezia. Il giorno di apertura, il monastero si trasforma in sede per i colloqui sul tema 'Libertà' e la connessione tra arte, fotografia, produzione culturale, dei media e dei diritti umani.
Una speciale giuria internazionale proclama il vincitore di 'Prisma - Human Rights Photo Exhibition'. La giuria è composta da Rena Effendi, fotografo di fama internazionale; Isabelle Gattiker,Direttore generale del Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra; Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che comprende arti creative e progetti culturali che esplorano le esperienze dei migranti e dei rifugiati; Azu Nwagbogu, direttore del Lagos Photo Festival e della Fondazione artisti africani; e Alberto Prina, fotoreporter e Fondatore del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e del Festival della Fotografia Etica.
Prisma vuole essere non solo un concorso fotografico, ma anche diventare un appuntamento annuale per la fotografia sui diritti umani nel mondo. Lo scopo di Prisma è quello di creare una rete di artisti, intellettuali e professionisti interessati a rafforzare la protezione dei diritti umani e la promozione della democrazia e della pace.
dettagli
Biglietto: ingresso libero

Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34721.htm






Vent’anni di Design Industriale
dal 05/09/2015 al 18/09/2015

“Vent’anni di Design Industriale” è un’ esposizione temporanea che si pone l’ambizioso obiettivo di fare il punto sui cambiamenti avvenuti nel nostro territorio partendo, come base per l’analisi, dal lavoro progettuale dello studio Arter & Citton iniziato nel 1990. L’analisi è svolta innanzitutto attraverso i progetti effettivamente realizzati senza tralasciare però i prototipi di studio, alcuni dei quali, pur non avendo avuto un seguito nella produzione effettiva, sono stati fondamentali per comprendere gli indirizzi di progetto e il mutamento delle idee che la società degli anni novanta imponeva.
L’esposizione è suddivisa in 5 sezioni che sviluppano altrettanti temi: il territorio e la tradizione, la grande distribuzione organizzata, la società multi-etnica, i nuovi materiali (l’alluminio, gli agglomerati in resina e le plastiche), la crisi e i nuovi indirizzi di progetto. L’esposizione pone in evidenza quanto avvenuto in questi anni non addentrandosi volontariamente nelle puntuali specificità, definendo piuttosto una sorta di scaletta che, cogliendo gli indirizzi, indica le tracce del quadro generale per gli anni a venire.
Il prodotto e i progetti sono oggetti-soggetti che fungono oltre che da spunto per una riflessione sul cambiamento già avvenuto nel nostro vivere quotidiano, anche da tracce, nuovi punti di riferimento per il prossimo futuro; tracce che non seguono un percorso lineare, ma che procedono a salti e che in molti casi regrediscono, com’è avvenuto a metà degli anni novanta dove già si era percepito un periodo di crisi.
Il lavoro svolto dallo studio Arter & Citton, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, ha permesso di riorganizzare i materiali, di raccogliere gli oggetti e i prototipi di vent’anni di progettazione riordinandoli secondo percorsi logici, affiancandoli a quelli meno merceologici e di indirizzo più artistico eseguiti nel Laboratorio D.MOD. Il costante rapportarsi con molteplici ambiti artistici, il confronto tra sensibilità diverse, hanno permesso un diversificarsi continuo nell’attività progettuale dello studio,indispensabile per chiarire il quadro complessivo d’indagine. Il design industriale esce così dalla sua specificità operativa e prende atto di nuovi orizzonti, dalle necessità del mercato globalizzato alla sostenibilità, passando per la spinta tecnologica dei materiali e degli apparati produttivi messi in campo, ma anche ritorna nel territorio, riformulando nuove domande sia sulla propria identità che sul proprio futuro. La realtà quotidiana cambia ogni giorno e nulla è come ieri e questa realtà domina il progetto che a essa ritorna in altra forma e può così essere testimone di usi ed abitudini modificate. Una realtà non sempre comprensibile, in molti casi incoerente, ma pur sempre fondamento per elaborare i nostri pensieri.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34706.htm







Pinocchio all'Università
dal 03/09/2015 al 20/11/2015


Giovedì 3 settembre nella sede centrale di Ca' Foscari viene inaugurata la mostra 'Pinocchio all'Università', con opere dell'artista Antonio Nocera.
Si tratta di tavole su carta che illustrano il racconto di Carlo Collodi, le quali saranno esposte in teche nell'atrio d'ingresso del palazzo. Nel cortile principale di Ca' Foscari, inoltre, saranno esposte alcune sculture dell'artista, sempre dedicate alle avventure del celebre burattino.
È gradita la conferma della propria partecipazione all'inaugurazione, scrivendo a eventi@unive.it. La mostrà sarà aperta dal 3 settembre al 20 novembre.
Antonio Nocera è nato a Caivano (NA) nel 1949, ha studiato presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, frequentando i corsi di pittura, scenografia e scultura, inoltre si è interessato alla lavorazione del cuoio, della ceramica e di tutte le tecniche di stampa. Alterna viaggi tra la Francia, la Svizzera e l’Inghilterra dove tiene diverse mostre e gli anni ottanta vedono consolidarsi il filone di 'Pulcinella'. A giugno del 2002 presenta a Roma il volume illustrato 'Le Avventure di Pinocchio – Storia di un burattino' presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sala Alessandrina - Palazzo s.Ivo alla Sapienza. Nel novembre dello stesso anno inaugura la mostra 'Pinocchio et la lune' presso il Comune di Parigi, poi al Parlamento Europeo a Bruxelles, con presentazione di Giorgio Napolitano.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34675.htm

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