domenica 20 settembre 2015

DAL 21 AL 25 SETTEMBRE 2015 - VENEZIA GRATIS - VENICE FOR FREE

21 SETTEMBRE 2015





Venezia città dell’architettura contemporanea
dal 19/09/2015 al 15/11/2015
      

Negli spazi della storica Aula Magna ai Tolentini, da poco restituita alla comunità Iuav e alla città dopo i lavori di restauro e consolidamento, Iuav inaugura la mostra “Venezia città dell’architettura contemporanea. Modelli e disegnidalle collezioni dell’Archivio Progetti Iuav”, a cura di Serena Maffioletti, Riccardo Domenichini, Teresita Scalco.
All’apertura della mostra, lunedì 21 settembre alle 12, sono presenti Guido Zucconi, delegato per le Attività culturali ed editoriali Iuav, e Serena Maffioletti, responsabile scientifico dell’Archivio Progetti.
«Apre la mostra un grande modello di Venezia su fondo oro realizzato nel 1961 che, evidenziando quanto fu costruito nei cento anni precedenti per infrastrutturare e industrializzare la città, racconta della sua dinamicità e della sua continua contemporaneità. Da quella “fotografia urbana” si snoda il filo di un racconto che attraverso modelli e disegni di opere realizzate o immaginate narra come Venezia sia un luogo e una materia inesauribile, cangiante e mobile della ricerca architettonica internazionale.
Venezia e la sua scuola di architettura si riflettono l’una nell’altra per la singolare “insularità” che le ha create. Lo Iuav, luogo della ricerca sulla forma urbana e al contempo archivio della sua conservazione, propone attraverso questi materiali un itinerario che svolge il lungo filo della riflessione tra conservazione e innovazione: da Le Corbusier e Wright ai concorsi per luoghi urbani cruciali e spesso ancora irrisolti si palesa uno spazio di riflessione che la ricchezza dell’Archivio Progetti continuerà ad alimentare.
Città dell’architettura antica e della sua conservazione, Venezia è in realtà un inesauribile cantiere di progetti, di opere costruite e immaginate, di riflessioni infinite sulla natura stessa dell’architettura, sui suoi materiali essenziali, la pietra, il legno, il mattone, ma soprattutto la luce e l’acqua, lo spazio pubblico e privato, laico e religioso, costruito e naturale. Forse nessuna città al mondo rappresenta a un così alto livello insieme la ricchezza del suo essere e del suo porsi come origine: così, dietro l’apparente conservazione, la città rinnova sempre se stessa e il suo posto di crocevia mondiale, il suo ruolo di città dell’architettura.
Tratta dall’acqua, più bella e ricca di ogni altra, si offre come un teatro senza tempo al divenire delle arti e dell’architettura.»(Serena Maffioletti)

dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
Segnale umanizzato
dal  19/09/2015 al 10/10/2015
      
                     
Mostra di Paolo Beraldo, intitolata 'Segnale umanizzato'.
L’arte di Paolo Beraldo è fatta di assemblaggi. Porta sempre con sé carta e penna per disegnare qualsiasi cosa gli passi per la mente. Disegni e schizzi che un giorno diventeranno un dipinto o una scultura. Murano e laguna di Venezia che la circonda, i cantieri navali e la meccanica, la solitudine che a volte riesce a trovare sono elementi significativi per la sua formazione. Unendo tra loro, attraverso la saldatura, rottami ferrosi ma anche vetro, alluminio, plastica, realizza sculture dove il tema principale è l'uomo. Un uomo del futuro. Succube della propria evoluzione.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 

 
 
 
 Romani Vio 1913-1984
dal 12/09/2015 al 01/11/2015
      


La mostra ospita una selezione di opere di Romano Vio, scultore nato a Venezia, città dove ha vissuto la maggior parte della sua vita.
Allievo e successivamente docente dell’Accademia di Belle Arti, Vio lavora con materiali diversi, in opere di grande respiro e spesso di grandi dimensioni, dimostrando una notevole autonomia dalle varie correnti che hanno caratterizzato l’arte in Italia nel periodo tra le due guerre mondiali e il secondo dopoguerra, e fino agli anni ’80 dello scorso secolo, ottenendo, già da giovane, importanti riconoscimenti. In molte città d’Italia realizza grandi sculture e monumenti, mentre scolpisce per il Campidoglio di Raleigh negli Stati Uniti, il Monumento a George Washington in sostituzione del marmo di Canova andato distrutto.
Pur conscio della sua abilità e del suo valore, membro anche dell’Accademia di San Luca, l’artista era piuttosto schivo e tendeva a lasciar parlare, a chi volesse e fosse capace di “vedere”, in senso di purovisibilista, le sue opere. Dai suoi lavori emerge la sua vasta cultura, gli studi, le riflessioni, le fonti di ispirazione. E diversi appaiono i modi di lavorare, caratterizzati anche da “ricorsi” stilistici, che scavalcano il tempo diventando a distanza, altri linguaggi. Nelle opere di carattere sociale o in quelle di carattere religioso, i modi diventano essenziali, quasi a voler sottolineare nella severità delle forme, la severità dei soggetti.
La selezione delle opere esposte permette al pubblico di potersi avvicinare al complesso linguaggio dello scultore. Oggi la famiglia intende generosamente creare in quel vasto ambiente dove lui stesso lavorava, una collezione permanente, che permetta a tutti di poter conoscere, quella parte delle sue opere fino ad ora solo occasionalmente esposta. (Adriana Augusti)
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Mostra sculture "Romano Vio 1913/1984" Eventi a Venezia
Costo
Ingresso gratuito


Potrebbe interessarti: http://www.veneziatoday.it/eventi/mostre/mostra-sculture-romano-vio-12-settembre-1-novembre-2015.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/VeneziaToday/252463908142196
organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
 
Cantiere Scuola
dal 08/09/2015 al 13/10/2015
 
L'esposizione apre con 'How to know: The Protocols and Pedagogy of National Abstraction' il nuovo lavoro che l'artista Pedro Lasch (New York, USA) ha realizzato in occasione del Summit che Creative Time ha dedicato al tema 'Curriculum' durante la Biennale d'Arte 2015. L'opera consiste in quarantotto bandiere ciascuna delle quali combina le bandiere di quattro paesi secondo l'ordine alfabetico, in tal modo tutti i paesi del mondo sono rappresentati.
How to know è parte di una serie più ampia di interventi sociali, composizioni visive, sbandieramenti, e opere musicali. How to know include anche una serie di collaborazioni a Venezia e al Lido dopo la conclusione del Summit di Creative Time. Intitolato 'Giochi con le frontiere', questo intervento pubblico, architettonico e sociale è stato progettato ed eseguito insieme all'associazione Officina Marinoni, l'associazione QUIeORA con il patrocinio della Municipalità del Lido e Pellestrina per il progetto Biennale Urbana. Le 49 bandiere vengono depositate e sono accessibili e visibili al Lido di Venezia presso la biblioteca Comunale Hugo Pratt.
Con 'Giochi con le frontiere' l'opera d'arte si apre al pubblico, diventa un dispositvo relazionale per incontrarsi, parlare e accogliere. Ciascuna persona potrà ospitare una o più bandiere compiendo una trasgressione della frontiera che separa tradizionalmente l'opera d'arte da chi ne usufruisce. Dopo un tempo di permanenza all'interno degli spazi intimi e della vita di tutti giorni, le bandiere convergeranno nuovamente per l'installazione finale insieme ai materiali che ne documentano il viaggio.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 




Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 



“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm







Pinocchio all'Università
dal 03/09/2015 al 20/11/2015
 
Giovedì 3 settembre nella sede centrale di Ca' Foscari viene inaugurata la mostra 'Pinocchio all'Università', con opere dell'artista Antonio Nocera.
Si tratta di tavole su carta che illustrano il racconto di Carlo Collodi, le quali saranno esposte in teche nell'atrio d'ingresso del palazzo. Nel cortile principale di Ca' Foscari, inoltre, saranno esposte alcune sculture dell'artista, sempre dedicate alle avventure del celebre burattino.
È gradita la conferma della propria partecipazione all'inaugurazione, scrivendo a eventi@unive.it. La mostrà sarà aperta dal 3 settembre al 20 novembre.
Antonio Nocera è nato a Caivano (NA) nel 1949, ha studiato presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, frequentando i corsi di pittura, scenografia e scultura, inoltre si è interessato alla lavorazione del cuoio, della ceramica e di tutte le tecniche di stampa. Alterna viaggi tra la Francia, la Svizzera e l’Inghilterra dove tiene diverse mostre e gli anni ottanta vedono consolidarsi il filone di 'Pulcinella'. A giugno del 2002 presenta a Roma il volume illustrato 'Le Avventure di Pinocchio – Storia di un burattino' presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sala Alessandrina - Palazzo s.Ivo alla Sapienza. Nel novembre dello stesso anno inaugura la mostra 'Pinocchio et la lune' presso il Comune di Parigi, poi al Parlamento Europeo a Bruxelles, con presentazione di Giorgio Napolitano.
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Biglietto: ingresso libero






Prisma - Human Rights Photo Exhibition
dal 11/09/2015 al 11/10/2015







Prisma è stato lanciato ufficialmente durante l'apertura della Biennale di Venezia con Alfredo Jaar come ospite speciale. Il tema del 2015 è 'Libertà'. Fotografi, professionisti e dilettanti, da ogni parte del mondo, hanno presentato il loro lavoro. Vengono esposte venti immagini selezionate, insieme a fotografie dell'ospite speciale la fotografa Rena Effendi, per dimostrare l'importanza della 'libertà' come diritto umano fondamentale e l'importanza di difenderla. La libertà dall'oppressione, la libertà di parola e di credo, la libertà di movimento, libertà dalla paura, libertà di pensiero e libertà di opinione.
La mostra apre le sue porte presso il Monastero di San Nicolò, nei locali del Centro interuniversitario europeo per i diritti dell'uomo e la democratizzazione (EIUC) dall'11 settembre 2015, durante il 72° Festival di Venezia. Il giorno di apertura, il monastero si trasforma in sede per i colloqui sul tema 'Libertà' e la connessione tra arte, fotografia, produzione culturale, dei media e dei diritti umani.
Una speciale giuria internazionale proclama il vincitore di 'Prisma - Human Rights Photo Exhibition'. La giuria è composta da Rena Effendi, fotografo di fama internazionale; Isabelle Gattiker,Direttore generale del Festival Internazionale del Film e del Forum sui diritti umani a Ginevra; Almir Koldzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che comprende arti creative e progetti culturali che esplorano le esperienze dei migranti e dei rifugiati; Azu Nwagbogu, direttore del Lagos Photo Festival e della Fondazione artisti africani; e Alberto Prina, fotoreporter e Fondatore del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e del Festival della Fotografia Etica.
Prisma vuole essere non solo un concorso fotografico, ma anche diventare un appuntamento annuale per la fotografia sui diritti umani nel mondo. Lo scopo di Prisma è quello di creare una rete di artisti, intellettuali e professionisti interessati a rafforzare la protezione dei diritti umani e la promozione della democrazia e della pace.
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Biglietto: ingresso libero
 
Fonte:
http://www.agendavenezia.org/it/evento-34721.htm
 
 








22 SETTEMBRE 2015



Venezia città dell’architettura contemporanea
dal 19/09/2015 al 15/11/2015
      

Negli spazi della storica Aula Magna ai Tolentini, da poco restituita alla comunità Iuav e alla città dopo i lavori di restauro e consolidamento, Iuav inaugura la mostra “Venezia città dell’architettura contemporanea. Modelli e disegnidalle collezioni dell’Archivio Progetti Iuav”, a cura di Serena Maffioletti, Riccardo Domenichini, Teresita Scalco.
All’apertura della mostra, lunedì 21 settembre alle 12, sono presenti Guido Zucconi, delegato per le Attività culturali ed editoriali Iuav, e Serena Maffioletti, responsabile scientifico dell’Archivio Progetti.
«Apre la mostra un grande modello di Venezia su fondo oro realizzato nel 1961 che, evidenziando quanto fu costruito nei cento anni precedenti per infrastrutturare e industrializzare la città, racconta della sua dinamicità e della sua continua contemporaneità. Da quella “fotografia urbana” si snoda il filo di un racconto che attraverso modelli e disegni di opere realizzate o immaginate narra come Venezia sia un luogo e una materia inesauribile, cangiante e mobile della ricerca architettonica internazionale.
Venezia e la sua scuola di architettura si riflettono l’una nell’altra per la singolare “insularità” che le ha create. Lo Iuav, luogo della ricerca sulla forma urbana e al contempo archivio della sua conservazione, propone attraverso questi materiali un itinerario che svolge il lungo filo della riflessione tra conservazione e innovazione: da Le Corbusier e Wright ai concorsi per luoghi urbani cruciali e spesso ancora irrisolti si palesa uno spazio di riflessione che la ricchezza dell’Archivio Progetti continuerà ad alimentare.
Città dell’architettura antica e della sua conservazione, Venezia è in realtà un inesauribile cantiere di progetti, di opere costruite e immaginate, di riflessioni infinite sulla natura stessa dell’architettura, sui suoi materiali essenziali, la pietra, il legno, il mattone, ma soprattutto la luce e l’acqua, lo spazio pubblico e privato, laico e religioso, costruito e naturale. Forse nessuna città al mondo rappresenta a un così alto livello insieme la ricchezza del suo essere e del suo porsi come origine: così, dietro l’apparente conservazione, la città rinnova sempre se stessa e il suo posto di crocevia mondiale, il suo ruolo di città dell’architettura.
Tratta dall’acqua, più bella e ricca di ogni altra, si offre come un teatro senza tempo al divenire delle arti e dell’architettura.»(Serena Maffioletti)

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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
Segnale umanizzato
dal  19/09/2015 al 10/10/2015
      
                     
Mostra di Paolo Beraldo, intitolata 'Segnale umanizzato'.
L’arte di Paolo Beraldo è fatta di assemblaggi. Porta sempre con sé carta e penna per disegnare qualsiasi cosa gli passi per la mente. Disegni e schizzi che un giorno diventeranno un dipinto o una scultura. Murano e laguna di Venezia che la circonda, i cantieri navali e la meccanica, la solitudine che a volte riesce a trovare sono elementi significativi per la sua formazione. Unendo tra loro, attraverso la saldatura, rottami ferrosi ma anche vetro, alluminio, plastica, realizza sculture dove il tema principale è l'uomo. Un uomo del futuro. Succube della propria evoluzione.
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Biglietto: ingresso libero
 

 

 
      
              
 
 
 
 
Cantiere Scuola
dal 08/09/2015 al 13/10/2015
 
L'esposizione apre con 'How to know: The Protocols and Pedagogy of National Abstraction' il nuovo lavoro che l'artista Pedro Lasch (New York, USA) ha realizzato in occasione del Summit che Creative Time ha dedicato al tema 'Curriculum' durante la Biennale d'Arte 2015. L'opera consiste in quarantotto bandiere ciascuna delle quali combina le bandiere di quattro paesi secondo l'ordine alfabetico, in tal modo tutti i paesi del mondo sono rappresentati.
How to know è parte di una serie più ampia di interventi sociali, composizioni visive, sbandieramenti, e opere musicali. How to know include anche una serie di collaborazioni a Venezia e al Lido dopo la conclusione del Summit di Creative Time. Intitolato 'Giochi con le frontiere', questo intervento pubblico, architettonico e sociale è stato progettato ed eseguito insieme all'associazione Officina Marinoni, l'associazione QUIeORA con il patrocinio della Municipalità del Lido e Pellestrina per il progetto Biennale Urbana. Le 49 bandiere vengono depositate e sono accessibili e visibili al Lido di Venezia presso la biblioteca Comunale Hugo Pratt.
Con 'Giochi con le frontiere' l'opera d'arte si apre al pubblico, diventa un dispositvo relazionale per incontrarsi, parlare e accogliere. Ciascuna persona potrà ospitare una o più bandiere compiendo una trasgressione della frontiera che separa tradizionalmente l'opera d'arte da chi ne usufruisce. Dopo un tempo di permanenza all'interno degli spazi intimi e della vita di tutti giorni, le bandiere convergeranno nuovamente per l'installazione finale insieme ai materiali che ne documentano il viaggio.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34761.htm
 
 
 
 
 
 
 
Gli Orizzonti del Sogno
dal 01/09/2015 al 30/09/2015
 
 
Mostra personale di Katia Scotti. Nel panorama contemporaneo la pittrice italiana Katia Scotti spicca per l’originalità delle sue opere, che spaziano tra pittura, scenografia, pittura murale e affreschi.
Nelle sue opere, l’artista Katia Scotti trasfigura la realtà in cui viviamo in una dimensione onirica e surreale mirando a trasmettere le suggestioni e le emozioni che si prova sognando ad occhi aperti. Il cielo, inteso come luogo del sogno, della magia e dell’oltre, rappresenta una costante nella produzione dell’artista: albe e tramonti dorati, blu intenso e vaporose nuvole bianche fanno da sfondo a elementi surreali come sedie sospese nel cielo, ballerine che volteggiano libere, ali di aereo che sorvolano catene innevate, mari sospesi tra le nuvole, bolle di sapone e di vetro, ponti costruiti su abissi impossibili verso mete che si stagliano misteriose all’orizzonte, altissimi grattacieli e strane strutture metalliche che riflettono realtà deformate, si trasformano in deserti, vengono travolte da altissime onde oppure racchiudono e imprigionano in gabbie di vetro suggestivi mari in tempesta. Altro elemento importante della poetica dell’artista è il sentiero, presente in molte forme diverse nei suoi quadri, come tronchi d’albero, corde, nastri, funi fatte con lenzuola, oppure strade, pontili, tubature, lastre di metallo: a volte facili da attraversare, altre volte invece stretti o difficili da scalare o da scendere, rappresentano altrettante tappe del percorso che seguiamo nella nostra vita e che poi conserverà le tracce del nostro passaggio. Con i suoi quadri ad olio, in acrilico, a tempera, a matita o a carboncino (tecniche che ha imparato a padroneggiare anche riscoprendo e valorizzando i segreti dei Maestri del passato), Katia Scotti ci invita ad accompagnarla in un fantastico viaggio nel mondo dei sogni: le sue opere rappresentano dei luoghi d’incontro tra il mondo reale e l’universo delle nostre emozioni. (Davide Da Re)
Nata a Feltre (BL) il 13/02/1979, frequenta il liceo artistico Leonardo da Vinci a Belluno, dove consegue la maturità artistica nel 1997, quindi si trasferisce a Venezia dove frequenta il corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti tenuto dagli insegnanti Mirella Brugnerotto e Eugenio Comencini. Laureatasi nel 2002, nel 2005 consegue l’abilitazione all’insegnamento di discipline pittoriche, disegno e storia dell’arte ed educazione artistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel 2009 consegue la laurea specialistica in scenografia televisiva e teatrale presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Avendo già realizzato diversi murales, dal 2013 si è specializzata in pittura ad affresco. Dal 2006 insegna disegno e storia dell’arte nelle scuole secondarie di secondo grado, senza però smettere di dedicarsi alla sua passione principale: l’arte.
La pittura contemporanea rappresenta il campo privilegiato delle sue ricerche artistiche ed espressive: negli anni ha perfezionato uno stile personale facilmente riconoscibile che l’ha portata a ottenere numerosi riconoscimenti a livello nazionale e a partecipare a esposizioni prestigiose, come il Premio Nazionale D’Arte Contemporanea SaturARTE di Genova e la collaborazione con la Fondazione Giuseppe DE Nittis di Barletta. E’ da sempre affascinata dal mondo dell’onirico, da cui trae ispirazione per molte delle sue opere, dove spesso crea spazi surreali sospesi tra le nuvole; infatti, come dice l’artista: “Dipingo nuove dimensioni e luoghi dove l’uomo può abbracciare l’infinito”.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
23 SETTEMBRE 2015
 
 
Steve McCurry - From these hands - A journey along the coffee trail
dal  23/09/2015 al 08/11/2015
 
 
Primo tra gli appuntamenti che Lavazza - partner della Fondazione Musei Civici Veneziani e di Vela - offre alla città di Venezia è la mostra 'From these hands - A journey along the coffee trail' del celebre fotografo Steve McCurry che viene allestita nella Tesa 113 all’Arsenale, spazi rinnovati e gestiti da Vela spa in collaborazione con Ufficio Arsenale del Comune di Venezia.
Le straordinarie immagini del fotoreporter statunitense nell’allestimento firmato dall’architetto Fabio Novembre, che ne ha appositamente curato l’evocativo allestimento, sono accomunate da un unico filo conduttore, il caffè rappresentato dai volti e dalle storie che ruotano intorno ad esso: 62 suggestivi scatti realizzati da McCurry nel corso di un “viaggio” durato oltre trent’anni in 12 diversi Paesi: Brasile, Myanmar, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen. Le foto sono state realizzate per la maggior parte nell’ambito del progetto “¡Tierra!”, il progetto di sostenibilità culturale che Lavazza firma dal 2002 e che da oltre dieci anni la vede collaborare con Steve McCurry, portavoce d’eccezione dei valori propri dell’Azienda.
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Biglietto: ingresso libero
 Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34836.htm







Venezia città dell’architettura contemporanea
dal 19/09/2015 al 15/11/2015
      

Negli spazi della storica Aula Magna ai Tolentini, da poco restituita alla comunità Iuav e alla città dopo i lavori di restauro e consolidamento, Iuav inaugura la mostra “Venezia città dell’architettura contemporanea. Modelli e disegnidalle collezioni dell’Archivio Progetti Iuav”, a cura di Serena Maffioletti, Riccardo Domenichini, Teresita Scalco.
All’apertura della mostra, lunedì 21 settembre alle 12, sono presenti Guido Zucconi, delegato per le Attività culturali ed editoriali Iuav, e Serena Maffioletti, responsabile scientifico dell’Archivio Progetti.
«Apre la mostra un grande modello di Venezia su fondo oro realizzato nel 1961 che, evidenziando quanto fu costruito nei cento anni precedenti per infrastrutturare e industrializzare la città, racconta della sua dinamicità e della sua continua contemporaneità. Da quella “fotografia urbana” si snoda il filo di un racconto che attraverso modelli e disegni di opere realizzate o immaginate narra come Venezia sia un luogo e una materia inesauribile, cangiante e mobile della ricerca architettonica internazionale.
Venezia e la sua scuola di architettura si riflettono l’una nell’altra per la singolare “insularità” che le ha create. Lo Iuav, luogo della ricerca sulla forma urbana e al contempo archivio della sua conservazione, propone attraverso questi materiali un itinerario che svolge il lungo filo della riflessione tra conservazione e innovazione: da Le Corbusier e Wright ai concorsi per luoghi urbani cruciali e spesso ancora irrisolti si palesa uno spazio di riflessione che la ricchezza dell’Archivio Progetti continuerà ad alimentare.
Città dell’architettura antica e della sua conservazione, Venezia è in realtà un inesauribile cantiere di progetti, di opere costruite e immaginate, di riflessioni infinite sulla natura stessa dell’architettura, sui suoi materiali essenziali, la pietra, il legno, il mattone, ma soprattutto la luce e l’acqua, lo spazio pubblico e privato, laico e religioso, costruito e naturale. Forse nessuna città al mondo rappresenta a un così alto livello insieme la ricchezza del suo essere e del suo porsi come origine: così, dietro l’apparente conservazione, la città rinnova sempre se stessa e il suo posto di crocevia mondiale, il suo ruolo di città dell’architettura.
Tratta dall’acqua, più bella e ricca di ogni altra, si offre come un teatro senza tempo al divenire delle arti e dell’architettura.»(Serena Maffioletti)

dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
Segnale umanizzato
dal  19/09/2015 al 10/10/2015
      
                     
Mostra di Paolo Beraldo, intitolata 'Segnale umanizzato'.
L’arte di Paolo Beraldo è fatta di assemblaggi. Porta sempre con sé carta e penna per disegnare qualsiasi cosa gli passi per la mente. Disegni e schizzi che un giorno diventeranno un dipinto o una scultura. Murano e laguna di Venezia che la circonda, i cantieri navali e la meccanica, la solitudine che a volte riesce a trovare sono elementi significativi per la sua formazione. Unendo tra loro, attraverso la saldatura, rottami ferrosi ma anche vetro, alluminio, plastica, realizza sculture dove il tema principale è l'uomo. Un uomo del futuro. Succube della propria evoluzione.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 

 
 
 
 Romani Vio 1913-1984
dal 12/09/2015 al 01/11/2015
      


La mostra ospita una selezione di opere di Romano Vio, scultore nato a Venezia, città dove ha vissuto la maggior parte della sua vita.
Allievo e successivamente docente dell’Accademia di Belle Arti, Vio lavora con materiali diversi, in opere di grande respiro e spesso di grandi dimensioni, dimostrando una notevole autonomia dalle varie correnti che hanno caratterizzato l’arte in Italia nel periodo tra le due guerre mondiali e il secondo dopoguerra, e fino agli anni ’80 dello scorso secolo, ottenendo, già da giovane, importanti riconoscimenti. In molte città d’Italia realizza grandi sculture e monumenti, mentre scolpisce per il Campidoglio di Raleigh negli Stati Uniti, il Monumento a George Washington in sostituzione del marmo di Canova andato distrutto.
Pur conscio della sua abilità e del suo valore, membro anche dell’Accademia di San Luca, l’artista era piuttosto schivo e tendeva a lasciar parlare, a chi volesse e fosse capace di “vedere”, in senso di purovisibilista, le sue opere. Dai suoi lavori emerge la sua vasta cultura, gli studi, le riflessioni, le fonti di ispirazione. E diversi appaiono i modi di lavorare, caratterizzati anche da “ricorsi” stilistici, che scavalcano il tempo diventando a distanza, altri linguaggi. Nelle opere di carattere sociale o in quelle di carattere religioso, i modi diventano essenziali, quasi a voler sottolineare nella severità delle forme, la severità dei soggetti.
La selezione delle opere esposte permette al pubblico di potersi avvicinare al complesso linguaggio dello scultore. Oggi la famiglia intende generosamente creare in quel vasto ambiente dove lui stesso lavorava, una collezione permanente, che permetta a tutti di poter conoscere, quella parte delle sue opere fino ad ora solo occasionalmente esposta. (Adriana Augusti)
dettagli
Mostra sculture "Romano Vio 1913/1984" Eventi a Venezia
Costo
Ingresso gratuito


Potrebbe interessarti: http://www.veneziatoday.it/eventi/mostre/mostra-sculture-romano-vio-12-settembre-1-novembre-2015.html
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organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
 
Cantiere Scuola
dal 08/09/2015 al 13/10/2015
 
L'esposizione apre con 'How to know: The Protocols and Pedagogy of National Abstraction' il nuovo lavoro che l'artista Pedro Lasch (New York, USA) ha realizzato in occasione del Summit che Creative Time ha dedicato al tema 'Curriculum' durante la Biennale d'Arte 2015. L'opera consiste in quarantotto bandiere ciascuna delle quali combina le bandiere di quattro paesi secondo l'ordine alfabetico, in tal modo tutti i paesi del mondo sono rappresentati.
How to know è parte di una serie più ampia di interventi sociali, composizioni visive, sbandieramenti, e opere musicali. How to know include anche una serie di collaborazioni a Venezia e al Lido dopo la conclusione del Summit di Creative Time. Intitolato 'Giochi con le frontiere', questo intervento pubblico, architettonico e sociale è stato progettato ed eseguito insieme all'associazione Officina Marinoni, l'associazione QUIeORA con il patrocinio della Municipalità del Lido e Pellestrina per il progetto Biennale Urbana. Le 49 bandiere vengono depositate e sono accessibili e visibili al Lido di Venezia presso la biblioteca Comunale Hugo Pratt.
Con 'Giochi con le frontiere' l'opera d'arte si apre al pubblico, diventa un dispositvo relazionale per incontrarsi, parlare e accogliere. Ciascuna persona potrà ospitare una o più bandiere compiendo una trasgressione della frontiera che separa tradizionalmente l'opera d'arte da chi ne usufruisce. Dopo un tempo di permanenza all'interno degli spazi intimi e della vita di tutti giorni, le bandiere convergeranno nuovamente per l'installazione finale insieme ai materiali che ne documentano il viaggio.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 




Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 



“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm










24 SETTEMBRE 2015
 
 
Steve McCurry - From these hands - A journey along the coffee trail
dal  23/09/2015 al 08/11/2015
 
 
Primo tra gli appuntamenti che Lavazza - partner della Fondazione Musei Civici Veneziani e di Vela - offre alla città di Venezia è la mostra 'From these hands - A journey along the coffee trail' del celebre fotografo Steve McCurry che viene allestita nella Tesa 113 all’Arsenale, spazi rinnovati e gestiti da Vela spa in collaborazione con Ufficio Arsenale del Comune di Venezia.
Le straordinarie immagini del fotoreporter statunitense nell’allestimento firmato dall’architetto Fabio Novembre, che ne ha appositamente curato l’evocativo allestimento, sono accomunate da un unico filo conduttore, il caffè rappresentato dai volti e dalle storie che ruotano intorno ad esso: 62 suggestivi scatti realizzati da McCurry nel corso di un “viaggio” durato oltre trent’anni in 12 diversi Paesi: Brasile, Myanmar, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen. Le foto sono state realizzate per la maggior parte nell’ambito del progetto “¡Tierra!”, il progetto di sostenibilità culturale che Lavazza firma dal 2002 e che da oltre dieci anni la vede collaborare con Steve McCurry, portavoce d’eccezione dei valori propri dell’Azienda.
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Biglietto: ingresso libero
 Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34836.htm







Venezia città dell’architettura contemporanea
dal 19/09/2015 al 15/11/2015
      

Negli spazi della storica Aula Magna ai Tolentini, da poco restituita alla comunità Iuav e alla città dopo i lavori di restauro e consolidamento, Iuav inaugura la mostra “Venezia città dell’architettura contemporanea. Modelli e disegnidalle collezioni dell’Archivio Progetti Iuav”, a cura di Serena Maffioletti, Riccardo Domenichini, Teresita Scalco.
All’apertura della mostra, lunedì 21 settembre alle 12, sono presenti Guido Zucconi, delegato per le Attività culturali ed editoriali Iuav, e Serena Maffioletti, responsabile scientifico dell’Archivio Progetti.
«Apre la mostra un grande modello di Venezia su fondo oro realizzato nel 1961 che, evidenziando quanto fu costruito nei cento anni precedenti per infrastrutturare e industrializzare la città, racconta della sua dinamicità e della sua continua contemporaneità. Da quella “fotografia urbana” si snoda il filo di un racconto che attraverso modelli e disegni di opere realizzate o immaginate narra come Venezia sia un luogo e una materia inesauribile, cangiante e mobile della ricerca architettonica internazionale.
Venezia e la sua scuola di architettura si riflettono l’una nell’altra per la singolare “insularità” che le ha create. Lo Iuav, luogo della ricerca sulla forma urbana e al contempo archivio della sua conservazione, propone attraverso questi materiali un itinerario che svolge il lungo filo della riflessione tra conservazione e innovazione: da Le Corbusier e Wright ai concorsi per luoghi urbani cruciali e spesso ancora irrisolti si palesa uno spazio di riflessione che la ricchezza dell’Archivio Progetti continuerà ad alimentare.
Città dell’architettura antica e della sua conservazione, Venezia è in realtà un inesauribile cantiere di progetti, di opere costruite e immaginate, di riflessioni infinite sulla natura stessa dell’architettura, sui suoi materiali essenziali, la pietra, il legno, il mattone, ma soprattutto la luce e l’acqua, lo spazio pubblico e privato, laico e religioso, costruito e naturale. Forse nessuna città al mondo rappresenta a un così alto livello insieme la ricchezza del suo essere e del suo porsi come origine: così, dietro l’apparente conservazione, la città rinnova sempre se stessa e il suo posto di crocevia mondiale, il suo ruolo di città dell’architettura.
Tratta dall’acqua, più bella e ricca di ogni altra, si offre come un teatro senza tempo al divenire delle arti e dell’architettura.»(Serena Maffioletti)

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Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
Segnale umanizzato
dal  19/09/2015 al 10/10/2015
      
                     
Mostra di Paolo Beraldo, intitolata 'Segnale umanizzato'.
L’arte di Paolo Beraldo è fatta di assemblaggi. Porta sempre con sé carta e penna per disegnare qualsiasi cosa gli passi per la mente. Disegni e schizzi che un giorno diventeranno un dipinto o una scultura. Murano e laguna di Venezia che la circonda, i cantieri navali e la meccanica, la solitudine che a volte riesce a trovare sono elementi significativi per la sua formazione. Unendo tra loro, attraverso la saldatura, rottami ferrosi ma anche vetro, alluminio, plastica, realizza sculture dove il tema principale è l'uomo. Un uomo del futuro. Succube della propria evoluzione.
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Biglietto: ingresso libero
 
 
 
 

 
 

Sorry, Not Sorry
dal 11/09/2015 al 18/10/2015
 



“Sorry, Not Sorry” consiste in 10 nuovi dipinti e una collezione di opere su carta che esplorano il tema dell’identità del singolo e dell’impatto che questa esercita sull’ambiente che lo circonda. Attraverso differenti simbologie e iconografie, prese in prestito dal background culturale dell’artista e giustapposte a quelle ispirate dalla cultura popolare e alternativa, Speak Cryptic presenta una serie di ritratti che raffigurano la sua personale visione della propria identità, che potrebbe essere definita come sfaccettata o anche composta da più strati.
Considerando che la pubblicità contemporanea ci bombarda di immagini per farci aderire a uno stile di vita di cui non abbiamo veramente bisogno, quanto controllo abbiamo sulle nostra identità? Essendo un Malese di Singapore i cui antenati provengono dall’isola di Bawean, con questa serie di opere l’artista vuole farci riflettere sulla domanda: “Quanto di noi rappresenta veramente noi?”. Esteticamente, la serie introduce anche un nuovo approccio di Speak Cryptic verso la pittura. Partendo da uno stile controllato e calcolato (proprio dell’artista), per poi procedere verso l’abbandono del controllo e la libera espressione, la serie esplora il disvelarsi dell’identità.
Con una narrazione complessa e provocatoria, Sorry, Not Sorry presenta insieme alle dieci tele un murale su larga scala che l’artista dipingerà su uno spazio esterno dell’Officina delle Zattere, visibile dal cielo, di fronte al maestoso profilo degli edifici veneziani La questione dell’identità assume un più ampio orizzonte di riferimento, città, stato, nazione e pianeta.
Informazioni sull’artista: Farizwan Fajari, in arte Speak Cryptic, è un artista visivo che lavora e vive a Singapore. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale di Singapore; ha anche esposto a Parigi, Londra, Pechino, New York. Le sue opere si occupano principalmente di questioni legate alla condizione umana. Utilizzando iconografie personali e un cast di personaggi che ha sviluppato nel corso degli anni, Speak Cryptic li introduce in diversi racconti ispirati alle sue osservazioni su temi di attualità e sull’ambiente che lo circonda.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34770.htm
 







Cantiere Scuola
dal 08/09/2015 al 13/10/2015
 
L'esposizione apre con 'How to know: The Protocols and Pedagogy of National Abstraction' il nuovo lavoro che l'artista Pedro Lasch (New York, USA) ha realizzato in occasione del Summit che Creative Time ha dedicato al tema 'Curriculum' durante la Biennale d'Arte 2015. L'opera consiste in quarantotto bandiere ciascuna delle quali combina le bandiere di quattro paesi secondo l'ordine alfabetico, in tal modo tutti i paesi del mondo sono rappresentati.
How to know è parte di una serie più ampia di interventi sociali, composizioni visive, sbandieramenti, e opere musicali. How to know include anche una serie di collaborazioni a Venezia e al Lido dopo la conclusione del Summit di Creative Time. Intitolato 'Giochi con le frontiere', questo intervento pubblico, architettonico e sociale è stato progettato ed eseguito insieme all'associazione Officina Marinoni, l'associazione QUIeORA con il patrocinio della Municipalità del Lido e Pellestrina per il progetto Biennale Urbana. Le 49 bandiere vengono depositate e sono accessibili e visibili al Lido di Venezia presso la biblioteca Comunale Hugo Pratt.
Con 'Giochi con le frontiere' l'opera d'arte si apre al pubblico, diventa un dispositvo relazionale per incontrarsi, parlare e accogliere. Ciascuna persona potrà ospitare una o più bandiere compiendo una trasgressione della frontiera che separa tradizionalmente l'opera d'arte da chi ne usufruisce. Dopo un tempo di permanenza all'interno degli spazi intimi e della vita di tutti giorni, le bandiere convergeranno nuovamente per l'installazione finale insieme ai materiali che ne documentano il viaggio.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte:

http://www.agendavenezia.org/it/evento-34761.htm











25 SETTEMBRE 2015


Matite in Viaggio - Carnets Disegni Parole
dal 25/09/2015 al 27/09/2015
 

Il Centro Culturale Candiani, Venezia-Mestre, e l’Associazione Culturale “Matite in Viaggio” organizzano la Quinta Edizione della mostra: “Matite in Viaggio - Carnets Disegni Parole”. La mostra è finalizzata a valorizzare e promuovere la cultura del viaggio e l’arte di documentarne l’esperienza attraverso il disegno e la scrittura. Articolo 3 dello statuto dell’Associazione: “Visitare paesi e luoghi, incontrare persone e comunità, conoscere civiltà antiche e contemporanee sono le premesse irrinunciabili affinchè i “taccuini di viaggio” manifestino la volontà e il sogno di riconoscersi nella libertà e nella dignità di tutti gli uomini”.
In continuità con le precedenti mostre (2011-2012-2013-2014) la Sezione Generale è riservata ai taccuini che narrano il viaggio e il viaggiare attraverso i disegni e le parole. Ogni autore invitato può partecipare con lavori realizzati in piena libertà stilistica e tecnica.
Una sezione speciale quest’anno è riservata, ai taccuini, disegni e parole, relativi al tema: 'Risorse della terra e dell'uomo'. In particolare l’acqua quale fonte di vita è il tema centrale per Venezia. I Fiumi del territorio veneto che confluiscono nell’ecosistema della Laguna e dell’Adriatico risultano fortemente connessi al tema Venezia-Acqua.
In Continuità con la mostra dell’anno 2014 una sezione speciale è riservata, anche quest’anno, ai taccuini, disegni e parole, che ripercorrono luoghi nei quali rimangono ancora oggi in Italia e in Eueopa testimonianze della guerra. Prosegue anche quest’anno l’esposizione di disegni relativi a monumenti ai caduti realizzati nel dopoguerra in Italia e in Europa.
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Biglietto: ingresso libero
Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34822.htm









Steve McCurry - From these hands - A journey along the coffee trail
dal  23/09/2015 al 08/11/2015
 
 
Primo tra gli appuntamenti che Lavazza - partner della Fondazione Musei Civici Veneziani e di Vela - offre alla città di Venezia è la mostra 'From these hands - A journey along the coffee trail' del celebre fotografo Steve McCurry che viene allestita nella Tesa 113 all’Arsenale, spazi rinnovati e gestiti da Vela spa in collaborazione con Ufficio Arsenale del Comune di Venezia.
Le straordinarie immagini del fotoreporter statunitense nell’allestimento firmato dall’architetto Fabio Novembre, che ne ha appositamente curato l’evocativo allestimento, sono accomunate da un unico filo conduttore, il caffè rappresentato dai volti e dalle storie che ruotano intorno ad esso: 62 suggestivi scatti realizzati da McCurry nel corso di un “viaggio” durato oltre trent’anni in 12 diversi Paesi: Brasile, Myanmar, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen. Le foto sono state realizzate per la maggior parte nell’ambito del progetto “¡Tierra!”, il progetto di sostenibilità culturale che Lavazza firma dal 2002 e che da oltre dieci anni la vede collaborare con Steve McCurry, portavoce d’eccezione dei valori propri dell’Azienda.
dettagli
Biglietto: ingresso libero
 Fonte: http://www.agendavenezia.org/it/evento-34836.htm







Venezia città dell’architettura contemporanea
dal 19/09/2015 al 15/11/2015
      

Negli spazi della storica Aula Magna ai Tolentini, da poco restituita alla comunità Iuav e alla città dopo i lavori di restauro e consolidamento, Iuav inaugura la mostra “Venezia città dell’architettura contemporanea. Modelli e disegnidalle collezioni dell’Archivio Progetti Iuav”, a cura di Serena Maffioletti, Riccardo Domenichini, Teresita Scalco.
All’apertura della mostra, lunedì 21 settembre alle 12, sono presenti Guido Zucconi, delegato per le Attività culturali ed editoriali Iuav, e Serena Maffioletti, responsabile scientifico dell’Archivio Progetti.
«Apre la mostra un grande modello di Venezia su fondo oro realizzato nel 1961 che, evidenziando quanto fu costruito nei cento anni precedenti per infrastrutturare e industrializzare la città, racconta della sua dinamicità e della sua continua contemporaneità. Da quella “fotografia urbana” si snoda il filo di un racconto che attraverso modelli e disegni di opere realizzate o immaginate narra come Venezia sia un luogo e una materia inesauribile, cangiante e mobile della ricerca architettonica internazionale.
Venezia e la sua scuola di architettura si riflettono l’una nell’altra per la singolare “insularità” che le ha create. Lo Iuav, luogo della ricerca sulla forma urbana e al contempo archivio della sua conservazione, propone attraverso questi materiali un itinerario che svolge il lungo filo della riflessione tra conservazione e innovazione: da Le Corbusier e Wright ai concorsi per luoghi urbani cruciali e spesso ancora irrisolti si palesa uno spazio di riflessione che la ricchezza dell’Archivio Progetti continuerà ad alimentare.
Città dell’architettura antica e della sua conservazione, Venezia è in realtà un inesauribile cantiere di progetti, di opere costruite e immaginate, di riflessioni infinite sulla natura stessa dell’architettura, sui suoi materiali essenziali, la pietra, il legno, il mattone, ma soprattutto la luce e l’acqua, lo spazio pubblico e privato, laico e religioso, costruito e naturale. Forse nessuna città al mondo rappresenta a un così alto livello insieme la ricchezza del suo essere e del suo porsi come origine: così, dietro l’apparente conservazione, la città rinnova sempre se stessa e il suo posto di crocevia mondiale, il suo ruolo di città dell’architettura.
Tratta dall’acqua, più bella e ricca di ogni altra, si offre come un teatro senza tempo al divenire delle arti e dell’architettura.»(Serena Maffioletti)

dettagli
Biglietto: ingresso libero
organizzatori
 
 
 
 
 
 
 
Segnale umanizzato
dal  19/09/2015 al 10/10/2015
      
                     
Mostra di Paolo Beraldo, intitolata 'Segnale umanizzato'.
L’arte di Paolo Beraldo è fatta di assemblaggi. Porta sempre con sé carta e penna per disegnare qualsiasi cosa gli passi per la mente. Disegni e schizzi che un giorno diventeranno un dipinto o una scultura. Murano e laguna di Venezia che la circonda, i cantieri navali e la meccanica, la solitudine che a volte riesce a trovare sono elementi significativi per la sua formazione. Unendo tra loro, attraverso la saldatura, rottami ferrosi ma anche vetro, alluminio, plastica, realizza sculture dove il tema principale è l'uomo. Un uomo del futuro. Succube della propria evoluzione.
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Biglietto: ingresso libero
 

 

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